Bollino nero al vino, preoccupazione anche nelle “Città del Vino” del Fvg
Parlamento europeo al lavoro sul Cancer Plan, piano anti tumori che sta valutando se inserire il vino in una lista di prodotti nocivi segnalati con un bollino nero: una decisione che desta grande preoccupazione anche nell’associazione nazionale Città del Vino, con il presidente Angelo Radica che ha sottoscritto una lettera agli europarlamentari italiani insieme a Movimento Turismo del Vino, Unione Italiana Vini, Federazione italiana delle strade del Vino dell’Olio e dei Sapori, Città dell’Olio e Movimento turismo dell’Olio (ovvero tutte le sigle aderenti al Patto di Spello).
“Il piano europeo contro il cancro – hanno dichiarato i firmatari -, iniziativa alla quale attribuiamo una forte valenza sociale e che nei suoi principi generali non può che essere condivisa, se verrà applicato così come previsto, penalizzerà fortemente, insieme al mondo del vino, anche altri prodotti tipici italiani e persino la possibilità di fare promozione enoturistica. Chiediamo venga fatta distinzione tra l’abuso ed il consumo moderato di alcol, due approcci culturalmente ben differenti e che si consideri – come affermato da decine di studi scientifici – che un calice di vino a pasto, tanto più se vino rosso, riduce il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari grazie ai polifenoli e al resveratrolo”.
“Decisioni – ha sottolineato il coordinatore delle Città del vino del Friuli Venezia Giulia Tiziano Venturini, che è membro della giunta nazionale dell’associazione – le quali colpirebbero anche le nostre realtà regionali, dalle cantine ai consorzi, quando invece esse da tempo promuovono un consumo consapevole del vino e lo valorizzano come elemento di promozione territoriale, oltre a essere sempre più orientate verso una produzione sostenibile a livello ambientale, economico e sociale”.