Cia Fvg: Clementin eletto presidente regionale
Ripartiamo dal territorio, dalla difesa del reddito degli agricoltori e dalla sfida green e digitale, ha detto il neopresidente
Franco Clementin è il nuovo presidente regionale di Cia – Agricoltori italiani. Lo ha eletto, all’unanimità, l’Assemblea dei delegati del sindacato agricolo friulano riunitosi a Palmanova. Clementin, 63 anni, è un imprenditore vitivinicolo di Aquileia e, in quanto tale, per un mandato ha anche ricoperto la carica di presidente del Consorzio di tutela dei vini della Doc Friuli Aquileia.
Il suo intervento programmatico ha evidenziato la necessità che la nuova agricoltura regionale accolga e affronti le sfide della digitalizzazione, dell’innovazione e della modernizzazione in senso lato. Le produzioni di qualità dovranno essere al centro delle politiche di valorizzazione e della lotta ai cambiamenti climatici, integrandosi con il turismo e le reti territoriali connesse con l’artigianato, la ristorazione, l’ospitalità e la ricerca. Intervenendo sulle tematiche più attuali, Clementin ha sottolineato la contrarietà di Cia Fvg all’agrovoltaico a terra che produce un non più tollerabile consumo di suolo. «In questo senso – ha spiegato -, la transizione energetica deve indirizzarsi prioritariamente verso l’utilizzo a fini energetici delle coperture, anche industriali, e delle aree dismesse».
«Questa assemblea – ha detto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier – crea i presupposti per vedere lavorare il mondo agricolo in maniera unita nella soluzione dei problemi. Uno dei principali è legato alla costante richiesta di sburocratizzazione del settore della quale siamo consapevoli, ma ci troviamo di fronte un’Europa che, sul tema, manda segnali contrastanti».
Secondo il presidente nazionale di Cia – Agricoltori Italiani, Dino Scanavino: «La nostra indipendenza organizzativa ci rende autorevoli nel confronto delle istituzioni, così pure le nostre idee e visioni programmatiche. La sfida della transizione ecologica va trasformata in valore, dagli agricoltori, modificando i propri comportamenti produttivi in sintonia con le richieste dei consumatori, e facendoseli pagare».