Udine guarda avanti
Superare la crisi con progetti, investimenti e iniziative
Del presente e del futuro della città di Udine ne abbiamo parlato con il Sindaco Pietro Fontanini
Udine cresce, compete, sa tenere la ribalta della concorrenza. Nonostante la pandemia abbia forzatamente rallentato i progetti, la città guarda al futuro con grande fiducia, convinta di aver imboccato la strada giusta. L’obiettivo posto dall’Amministrazione è quello di tornare a recitare un ruolo di primo piano non solo all’interno della regione, dove il dualismo con Trieste è sempre vivo, ma in tutta l’area del Triveneto. Come? Continuando a migliorare e ad abbellire non solo il centro ma anche la periferia, puntando su innovazione e sviluppo, esibendo una elevata produzione di eventi in grado di attirare investimenti e turisti. Una Udine sempre più moderna, internazionale, aperta alla gente. Del presente e del futuro della città e abbiamo parlato con il Sindaco Pietro Fontanini.
Le Grandi Mostre saranno il leitmotiv per la nostra città. Il brand di Udine sta crescendo in Italia e all’estero. Adesso che finalmente con un investimento di 1,3 milioni di euro Casa Cavazzini può ospitare mostre di caratura internazionale possiamo continuare a proporre eventi artistici di alto livello. La mostra “La Forma dell’Infinito” è stata un successo e per dicembre la direzione artistica ha già pensato a un nuovo importante evento. Continueremo ad investire su progetti di questo tipo. Abbiamo confermato la kermesse di Udinese Estate, con i concerti in Castello e in piazza Libertà, un programma che è stato molto apprezzati dal pubblico. Ripeteremo anche Ein Prosit, appuntamento che ha portato i città grandi chef internazionali e che ci permetterà di valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio. Vogliamo una città viva, ricca di eventi, di possibilità, una città che si apre alla gente.
Stiamo attraversando un momento assai delicato. Stiamo facendo ancora i conti con la pandemia, ora lo spettro anche della guerra. L’economia ne risente, come aiuterete gli imprenditori e i cittadini in difficoltà?
“Vogliamo continuare a dare una mano alle imprese. Concederemo gratuitamente a ristoranti e bar gli spazi pubblici all’aperto. Quasi tutti i locali hanno apprezzato questa iniziativa, che permette di poter ampliare i locali e rispettare in maniera più agevole le norme anti covid. Il Comune si prepara anche a distribuire i contributi per abbattere gli affitti ai cittadini che si trovano in difficoltà.
Il bando sarà pubblicato sul sito del Comune. Questa misura è destinata a chi abita in affitto e non riesce a fronteggiare i costi del canone di locazione perché penalizzato dalla pandemia”.
Quali sono, invece, i progetti di sviluppo che state portando avanti?
“Con il restauro di piazzetta Marconi si completerà il restyling di un’area tra le più belle della nostra città. Via Mercatovecchio è diventata un salotto a cielo aperto. C’è poi il progetto dell’ex acciaieria Bertoli, dove verranno realizzati non solo nuovi insediamenti commerciali ma anche aree dedicate interamente ai servizi e soprattutto un grande parco che coprirà gran parte dell’area. Con Arbolia, società benefit nata per sviluppare nuove aree verdi in Italia, abbiamo poi realizzato un nuovo bosco urbano di oltre 1.300 piante, un nuova cintura verde è situata nella periferia est del Comune di Udine. Ora dobbiamo demolire l’ex caserma Piave per realizzare un altro polmone verde. L’ex Odeon diventerà non solo la Casa dei Basaldella, ma un punto di incontro per i giovani, che a Udine manca.
Si potranno organizzare incontri musicali e culturali. Le cose da fare sono ancora tante”.
Quale impatto avrà il Pnrr?
“Abbiamo già 50 milioni di euro di investimenti assicurati e stiamo partecipando anche ad altri bandi per recepire ulteriori fondi. 10 milioni verranno investiti per recuperare l’ex Frigorifero in piazzale Cella, una mega ristrutturazione che porterà l’immobile ad entrare nel circuito espositivo dell’attiguo Museo di Storia Naturale. Altri 5 milioni sono destinati alla nuova sede della Procura in via Crispi e alla realizzazione di un palazzetto polifunzionale nella caserma Osoppo. Nell’ex caserma Duodo, un progetto per accogliere 350 studenti. Una spesa complessiva di circa 11 milioni di euro, attinti sempre dai fondi del Pnrr. Riqualificare un’area abbandonata da vent’anni e mettere in sicurezza gli edifici. Una destinazione possibile è che l’ex caserma divenga la sede dell’Uccellis, alla luce degli ampi spazi a disposizione e della posizione. 15 milioni, invece, verranno investiti nel quartiere di San Domenico. Poi abbiamo in mente tutta una serie di interventi, che vanno dal recupero dei parchi cittadini al potenziamento della rete ciclabile”.
Come immagina la Udine del futuro?
“Una città votata al turismo. Siamo convinti che essendo baricentrica possa intercettare il flusso turistico proveniente da, soprattutto il cicloturismo dall’Austria. Per questo motivo è nostra intenzione continuare a migliorare l’offerta. Udine è la capitale del Friuli, perciò vogliamo valorizzare la nostra identità e le nostre eccellenze. Abbiamo chiesto un finanziamento di 4 milioni per recuperare l’ex villa Toppani che è di proprietà del Comune e diventerà la Casa dei friulani, un museo dedicato interamente all’identità, alla lingua e alle tradizioni del Friuli”.
Quale sarà, invece, il suo futuro?
“La mia volontà è quella di completare i lavori e progetti che stiamo portando avanti. Ci sono ancora tante cose da fare e quindi mi ricandiderò per il secondo mandato”.
Udine sta affrontando anche l’emergenza provocata dal conflitto tra Russia e Ucraina. “Vogliamo dare un contributo concreto mettendo a disposizione ai profughi che scappano dalla guerra degli appartamenti del Comune. Sosteniamo, poi, tutte le iniziative delle associazioni e della Protezione Civile. In piazzetta Belloni siamo stati presenti con un banchetto per la raccolta di cibo, ciotole, guinzagli e tutto ciò che serve per aiutare gli animali portati in salvo dai bombardamenti russi”.
La città è stata resa anche più sicura.
“La situazione è sicuramente migliorata, la sede della Polizia Municipale in via Leopardi ha fatto sicuramente da deterrente in una zona difficile della città. Abbiamo dato un contributo importante. Udine si è dotata anche di un nucleo cinofilo composto da due cani antidroga con i rispettivi conduttori addestrati allo scopo di contrastare il traffico di stupefacenti ed eventuali aggressioni sul suo territorio. Siamo presenti e vicini ai cittadini”.
Intervista a cura di Stefano Pontoni
Da IL PAîS Gente della nostra terra edizione cartacea _marzo ’22
Lo potete sfogliare qui https://bit.ly/3woToSv