Opa Sparkasse, il Cda di Civibank: intempestiva e prematura
Il Cda di Civibank, riunitosi questa mattina, ha preso posizione rispetto all’Opa avviata da Sparkasse ritenendo la stessa intempestiva e prematura, perché attuata all’inizio di un percorso di crescita particolarmente promettente, che vedrà l’Istituto raccogliere i suoi frutti nel contesto di un modello di gestione stand alone.
L’offerta pubblica di acquisto lanciata da Sparkasse non è coerente con le iniziali interlocuzioni avviate nel 2021, che prevedevano l’avvio di una partnership commerciale e strategica nell’ottica del mantenimento dell’indipendenza e dell’autonomia delle due realtà, con l’intento tra l’altro di supportare e accelerare la crescita della banca stessa.
Ad oggi il Cda di Civibank non ha ricevuto da Sparkasse informazioni ritenute sufficienti che assicurino nel prossimo futuro un’autonomia nella governance dell’Istituto. Allo stesso modo, non è stata fornita alcuna garanzia sul fatto che l’assetto previsto da Sparkasse consenta di prestare la dovuta attenzione al territorio in cui opera Civibank e che si estende in 8 province nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto.
La crescita di Civibank, la cui previsione è supportata dagli ottimi risultati 2021, potrà consentire una distribuzione costante di dividendi remunerativi e una valorizzazione dell’azienda nei prossimi due anni.
Successivamente alla pubblicazione del Documento di Offerta, il CdA di Civibank ne effettuerà una valutazione complessiva ai sensi dell’articolo 103 del TUF, trasposta in apposito comunicato prima dell’inizio del periodo di adesione.
Il Cda ha infine proposto un aggiornamento nell’assetto del Consiglio con l’avvicendamento di tre membri e l’entrata della docente universitaria specializzata in climate finance Irene Monasterolo e degli imprenditori veneti Francesco Fracasso e Simone Cason. Le nomine saranno ora sottoposte all’approvazione dell’Assemblea che si riunirà in prima convocazione il 29 aprile e in seconda convocazione, ove occorresse, il 25 maggio.