Un album di fotografie per i cento anni della Scuola Mosaicisti del Friuli
Una mostra ripercorre la storia della Scuola attraverso fotografie d’archivio.
Sabato 9 aprile 2022 inaugura a Palazzo Tadea, a Spilimbergo, alle ore 11.00 la mostra Un album di fotografie per cento anni di Scuola che ripercorre la storia della Scuola Mosaicisti del Friuli attraverso immagini tratte dal suo vasto archivio. Realizzata in collaborazione con il CRAF-Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia, l’esposizione racconta le origini, i momenti più significativi, l’attualità e le opere che hanno reso la Scuola famosa in tutto il mondo ed è rilevante che a questo progetto espositivo abbia dato il suo contributo un’altra realtà d’eccellenza di Spilimbergo, il CRAF, garantendo la qualità della stampa e della resa delle immagini, alcune addirittura precedenti alla nascita della Scuola.
La mostra è organizzata per temi ed è stata realizzata grazie al materiale conservato negli Archivi della Scuola, i quali si compongono, come evidenzia il direttore Gian Piero Brovedani, di lastre fotografiche, stampe, diapositive, ma anche di disegni, bozzetti, cartoni e lucidi per mosaico.
Si inizia dalle origini, dal motivo per cui venne avviato un istituto per la formazione di mosaicisti e terrazzieri, nel Friuli occidentale, a Spilimbergo: la presenza della materia prima, di quei sassi che caratterizzano le grave del Tagliamento, del Meduna, del Cellina, e un sapere artigianale tramandato in botteghe familiari e diventato famoso all’estero con i lavori di terrazzo e mosaico realizzati dagli emigranti friulani, da Parigi a San Pietroburgo, da Colonia a Copenaghen, da Budapest a Marsiglia, e poi oltreoceano a Washington, a Buenos Aires…
Una sezione è dedicata alla nascita della Scuola Mosaicisti del Friuli che aprì le sue porte il 22 gennaio del 1922. L’istituzione doveva preparare maestranze specializzate, in grado di emergere all’interno dei cantieri per le loro competenze così particolari, ma anche di intraprendere attività in proprio come dimostra il caso particolare delle numerose imprese di terrazzo e mosaico fiorite negli Stati Uniti per opera di friulani. Furono loro, uniti nella National Terrazzo and Mosaic Contractors’ Association, a finanziare negli anni Trenta la costruzione di una nuova sede per la Scuola Mosaicisti del Friuli, quell’edificio in via Corridoni che ancora adesso accoglie allievi da tutto il mondo. La Scuola prima, grazie alla volontà dell’allora sindaco di Spilimbergo Ezio Cantarutti, era ospitata in alcune stanze di una ex caserma, la Bevilacqua. Vi giungevano ragazzi che avevano tra i 14 e i 18 anni e provenivano da località vicine, ma anche da Ragogna, Pinzano e Maniago, per lo più a piedi o in bicicletta. Conclusero il primo anno in 46, numero che aumentò ben oltre il centinaio negli anni Trenta. A questo periodo corrisponde la grande impresa decorativa del Foro Italico a Roma dove il laboratorio della Scuola si fece notare non solo per la quantità di superfici musive realizzate, ma anche per la qualità e il rispetto delle tempistiche (quando gli scambi, le richieste e le decisioni avvenivano principalmente via lettera!). Scorrendo i decenni attraverso le fotografie esposte si arriva al presente dove la Scuola è centro multiculturale e artistico, modello di integrazione e scambio: giovani vi arrivano spinti dalla passione per un’arte che non conosce età e che qui ha saputo rinnovarsi e stare al passo con la contemporaneità senza tradire il sapere ereditato dai maestri friulani del passato. Più della metà degli allievi proviene da fuori regione e più di un terzo è straniero: raggiungono Spilimbergo partendo da tutta Europa e poi da Stati Uniti, Brasile, Messico, Colombia, Venezuela, e da oriente Russia, Kazakistan, Corea del Sud. Oggi, come ieri, alla Scuola Mosaicisti del Friuli si insegna un mestiere di origine antica e gli allievi del nuovo millennio rispetto ai predecessori affrontano maggiori distanze pur di frequentarla.
Stefano Lovison e Davide De Lucia, presidenti rispettivamente della Scuola Mosaicisti del Friuli e del CRAF apriranno con il loro saluto la mostra che parla di un’arte senza tempo, di una scuola centenaria, di un territorio, quello regionale, e del mondo rappresentato dagli allievi che sono il cuore della Scuola Mosaicisti del Friuli.
La mostra Un album di fotografie per cento anni di Scuola che rientra nell’ambito degli eventi organizzati per i cento anni della Scuola Mosaicisti del Friuli, è visitabile a Palazzo Tadea, piazza Castello – Spilimbergo, dal mercoledì alla domenica dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. La mostra sarà aperta anche nelle giornate festive di Pasqua, del lunedì di Pasqua e del 25 aprile e del 1 maggio 2022.
la Scuola oggi, lo scalone storico con allievi
la Scuola oggi, allievo in laboratorio di mosaico
Foto anteprima: Allievi della Scuola Mosaicisti, anni Sessanta