L’anemia, come riconoscerla
Contrariamente a quanto si crede l’anemia non è definita dal numero dei globuli rossi (GR), ma dalla quantità di emoglobina (Hb) che i GR trasportano. Infatti è l’Hb, attraverso il ferro che contiene, che lega l’ossigeno che noi respiriamo e lo porta a tutte le cellule dell’organismo.
L’uomo ha valori di Hb circolante pari a 15,2 ± 0,9 g/dl mentre la donna leggermente inferiori pari a 13,3 ± 0,9 g/dl. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità si definisce anemia un valore di Hb inferiore a 13.0 g/dl nell’uomo e inferiore a 12.0 g/dl nella donna.
L’anemia può essere scoperta per caso facendo un esame del sangue o può essere sospettata per la presenza di sintomi; i sintomi principali sono la stanchezza (astenia) e la facile affaticabilità. L’anemia può peggiorare uno scompenso cardiaco, causare l’insorgenza di crisi di angina o finache di infarto del miocardio e può causare dispnea (difficoltà di respirazione). Cefalea, capogiro, mani e piedi freddi, pallore sono sintomi e segni comuni. Vi sono inoltre sintomi specifici che appartengono al singolo tipo di anemia; nell’anemia da carenza di ferro per es, sono tipiche la fragilità delle unghie e dei capelli o il bruciore in gola, mentre in quella da carenza di vitamina B12 è tipico il colorito giallastro della cute ed il coinvolgimento dei nervi periferici.
L’anemia non è una malattia di per sé, ma è espressione di qualche malattia che va quindi sempre ricercata e individuata.
CAUSE
Le anemie si possono grossolanamente distinguere in 2 grandi gruppi: quelle con i GR piccoli (meno di 80 fL), dette microcitiche, e quelle con i GR normali (fino a 100 fL) o grandi (> di 100 fL), dette normomacrocitiche.
1) Anemie microcitiche. A questo gruppo appartengono 2 anemie: l’anemia da carenza di ferro o sideropenica e l’anemia mediterranea o microcitemia o talassemia. L’anemia sideropenica è la più frequente in assoluto (circa il 50% delle anemie nel mondo) ed è più frequente nelle donne poiché col ciclo mestruale viene perso più ferro di quanto non se ne assorba con l’alimentazione. Nelle donne oltre la menopausa e negli uomini di qualunque età la causa principale è invece rappresentata dalle malattie, benigne o maligne, del tubo digerente. La microcitemia è invece una malattia genetica, ereditaria, familiare, molto diffusa al sud Italia e nelle isole. Ma anche in Veneto ed in Friuli se ne trovano molti casi.
2) Anemie normomacrocitiche.Si tratta di un gruppo molto grande ed eterogeneo di anemie che include anemie da insufficenza renale cronica, da ipotiroidismo, da carenza di Vitamina B12 e/o Acido Folico, da malattie croniche di fegato, da malattia cronica (sostenuta da flogosi cioè infiammazione), da malattie primitive del sangue (neoplasie ematologiche ed in particolare mielodisplasie), da malattia emolitica.
DIAGNOSI
- A) emocromo: esame essenziale. Oltre ai livelli di Hb, fornisce informazioni sugli altri parametri, in particolare volume (MCV) e numero dei GR, e sulle altre cellule del sangue, globuli bianche e piastrine, le cui alterazioni numeriche possono aiutare a comprendere la causa dell’anemia.
- B) bilancio marziale (ferro, transferrina, ferritina): è lo studio della quantità di ferro presente nell’organismo, distribuito fra sangue circolante e depositi (midollo osseo, fegato, milza). E’ uno studio fondamentale da fare in tutte le anemie.
- C) dosaggio della Vitamina B12 e dell’ Acido Folico. Insieme con il ferro, si tratta degli elementi necessari per fabbricare il sangue.
- D) dosaggio della Creatinina ed eventuale dosaggio della eritropoietina (EPO): il rene produce un ormone, l’EPO, che stimola il midollo osseo a produrre il sangue. Se il rene è malfunzionante e non produce EPO si genera anemia.
- E) proteina C reattiva (PCR): indica uno stato infiammatorio ed è perciò utile a formulare la diagnosi di anemia da malattia cronica.
- F) esami da richiedere su indicazione: dosaggio degli ormoni della tiroide; dosaggio di latticodeidrogenasi (LDH), aptoglobina, reticolociti e test di Coombs Diretto; elettroforesi dell’Hb; biopsia osteo-midollare.
- G) ricerca del sangue occulto nelle feci. Si esegue quando manca ferro. E’ l’esame che ci permette di identificare perdite occulte, non visibili a occhio nudo, di sangue con le feci. Se positivo può essere seguito da gastroscopia e/o colonscopia.
Per fare la diagnosi differenziale di un’anemia è molto importante l’anamnesi del paziente: una giovane donna con una anemia microcitica sarà molto probabilmente affetta da anemia da carenza di ferro causata da ciclo mestruale abbondante; ed in questo caso un emocromo e lo studio del bilancio marziale sono in genere sufficenti. Viceversa un anziano con una anemia normocitica e molte patologie sarà probabilmente affetto da una anemia da malattia cronica isolata o accompagnata da altre cause (anemia multifattoriale), per cui la diagnostica può essere complessa e richiede che vengano effettuti più o meno tutti gli esami indicati nei punti da A a G. Solo in rari casi (tra cui le mielodisplasie) è necessario procedere alla biopsia midollare per definire la diagnosi di anemia.
TERAPIA
Per prima cosa vanno corretti i deficit nutrizionali (ferro, Vitamina B12 e Acido folico); poi va somministrata EPO laddove ve ne sia la necessità e va curata l’eventuale patologia che causa l’anemia.
In conclusione: l’anemia è molto frequente in tutte le età della vita ed è molto invalidante. La raccomandazione è quella di sottoporsi ad una diagnostica precisa e approfondita per individuare le cause curabili di anemia ed eventuali patologie, anche gravi, che vengono scoperte grazie alla comparsa di anemia.
a cura del dott. Federico Silvestri
Specialista in Endocrinologia ed in Ematologia
federico.silvestri@policlinicoudine.it
federico.silvestri@coram.it
Da IL PAîS Gente della nostra terra edizione cartacea _aprile ’22
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