Serracchiani chiude il suo ciclo in Regione
Interviene per l’ultima volta in Consiglio regionale la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che è stata eletta parlamentare, dimissionaria entro il prossimo 23 marzo, data della prima seduta della Camera dei Deputati.
“Un ringraziamento a tutti i dipendenti della Regione, a tutti i consiglieri regionali, alla Giunta, per il lavoro che abbiamo fatto in questi anni. Questo luogo è il luogo più alto dove si fa la politica nella nostra Regione, in cui si prendono le decisioni più importanti e profonde per questa Regione. Il Consiglio è stato protagonista di una stagione di riformismo molto profonda su cui possiamo avere opinioni diverse: sulle necessità, sul modo, sui luoghi e sui tempi in cui abbiamo fatto le cose. Credo però che vada riconosciuto a noi tutti, quindi non solo alla Giunta ma anche all’intero Consiglio Regionale, la capacità di leggere la necessità di un cambiamento. Sono state l’esercizio dell’autonomia e della specialità che hanno imposto una stagione riformista. Autonomia e specialità che abbiamo coltivato in questi anni non soltanto nella tenuta dei conti ma anche nelle scelte d’indirizzo che abbiamo fatto nell’interesse dei nostri cittadini”. Queste le sue parole che proseguono poi ribadendo alcuni punti come ad esempio: “la Giunta aveva obiettivi molto chiari nel suo programma elettorale”, e che “quel percorso in larghissima parte si è compiuto”.
Ha poi sottolineato Serracchiani che: “questo lavoro ha dato lustro, importanza ad anni nei quali abbiamo deciso di non star fermi, abbiamo deciso di guardare in faccia la crisi e abbiamo anche deciso di fare delle scelte di campo importanti. La politica può averci diviso, molte volte, tuttavia credo che tutti abbiamo operato, ciascuno nel proprio ruolo, ciascuno nel proprio campo, ciascuno in base alla propria provenienza, alla propria storia personale, nell’interesse della nostra Regione, nell’interesse dei nostri cittadini”.
Dopo aver ricapitolato l’attivita’ svolta, Serracchiani ha precisato: “credo che abbiamo programmato gli anni a venire di questa regione. Certamente l’abbiamo fatto con la nostra sensibilità perché è giusto così: chi vince, governa. Lo abbiamo fatto però nell’interesse di tutti i cittadini, non soltanto di quelli che han votato la maggioranza, ma anche quelli che han votato diversamente o anche rispetto a quelli che il voto han deciso di non darlo, perché non ritengono di sentirsi rappresentati da nessuno di noi”. La presidente uscente ha concluso ringraziando ancora “per l’onore” di aver ricoperto il ruolo in regione e esprimendo la sua riconoscenza alla stampa.