All’Ateneo di Udine la mostra sulla storia e la memoria dei campi di concentramento fascisti
Si intitola “Qui si parla italiano, qui si saluta romanamente…” la mostra dedicata alla storia e alla memoria dei campi di concentramento fascisti in Italia (Gonars e Visco) e Croazia (Arbe) allestita nel Velario del Palazzo di Toppo Wassemann a Udine (via Gemona 92). Organizzata dall’Università di Udine, ha lo scopo di aiutare a mantenere vivi i ricordi delle discriminazioni nel passato grazie all’esposizione di espressioni artistiche quali fotografie e fumetti. La mostra è visitabile fino al 17 giugno, nei giorni lavorativi, dalle 14 alle 18.
L’iniziativa – curata da Nataša Mataušić, Saša Kralj e Alice Straniero – rientra nel progetto europeo “Meeting Memories: learning from the past to confront dehumanization today”, partecipato anche dall’Ateneo friulano. La mostra comprende un’introduzione storica, sul tema dei campi fascisti, e la sezione che espone i lavori dei partecipanti al progetto svolti durante i vari laboratori tematici.
«Il progetto – spiegano le coordinatrici per l’Università di Udine, Natka Badurina ed Elisa Copetti, del Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società – ha inteso far conoscere storia e memorie delle persecuzioni degli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, per contribuire a sviluppare la consapevolezza dei meccanismi di discriminazione, possibili anche nelle società odierne».