Ha deciso Roma: non ci si scandalizzi se sarà ancora una volta una minestra riscaldata
Renzo Tondo è il candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali del 29 aprile. Ormai è deciso, ormai è ufficiale. Dopo undici giorni deliranti, nei quali sono stati fatti praticamente tutti i nomi possibili ed immaginabili, Roma ha deciso. Sì, perchè questa partita non si è decisa in Friuli ma sui tavoli romani, dove Berlusconi e Salvini, si sono spartiti le poltrone. Inutile negarlo, ancora una volta la decisione è stata presa dai leader nazionali, seguendo logiche che con il futuro della nostra regione hanno ben poco a che vedere.
Alla fine fine quindi la Lega, che forte del voto del 4 marzo ha cercato fino all’ultimo di imporre Fedriga, per mantenere gli equilibri interni della coalizione ha dovuto scendere a compromessi. Un tentativo di forza, con la minaccia di correre da soli, è stato fatto. Troppo grandi però gli interessi per tirare così tanto una corda che rischiava davvero di spezzarsi. Cedere il Friuli per far sì che la coalizione, in un momento delicato come questo in cui si sta provando a mettere in piedi un Governo, regga.
E al Carroccio va bene così, perché il sacrificio friulano ci può stare se in cambio si può ottenere qualcosa che, agli occhi di chi sta a Roma, e non a Udine o a Trieste, è cosa molto più importante.
Non ci si scandalizzi quindi se sarà ancora una volta una minestra riscaldata. Una minestra, che va bene a tutti i partner politici, e che risponde al nome di Renzo Tondo. Uno che il Fvg lo ha già a lungo governato, uno che una partita poi la ha anche persa nel 2013 contro Debora Serracchiani. Basterà la sua voglia di rivalsa a convincere gli elettori? Alle urne l’ardua sentenza.