L’appello dei truffati del Superbonus è diventato un emendamento
All’inizio di maggio Consumerismo no Profit e Consumatori Attivi hanno lanciato un appello al legislatore al fine di intervenire con urgenza in tutela dei molti cittadini vittime delle c.d. truffe superbonus. Centinaia sono le segnalazioni ricevute da Consumerismo e Consumatori Attivi da cittadini di tutti i territori d’Italia che hanno sottoscritto contratti d’appalto con il Consorzio di Sgai di Napoli per effettuare i lavori previsti dal Decreto Rilancio per usufruire del superbonus 110%, ma non hanno mai visto iniziare le opere, salvo trovare l’amara sorpresa nel proprio cassetto fiscale dell’avvenuta cessione del credito a favore dello stesso Consorzio a loro totale insaputa.
In altri casi, vi è stato un principio di inizio lavori, rivelatosi disastroso a causa della negligenza nell’esecuzione e dalla scarsa qualità dei materiali utilizzati. Una truffa milionaria che vede attualmente coinvolte diverse procure italiane, le quali hanno già disposto sequestri dei conti della società partenopea. Il rischio per coloro che si sono visti privati dei loro crediti fiscali senza aver beneficiato di alcun intervento di efficientamento dei loro immobili è di subire un’azione di recupero da parte del Fisco. Un doppio ingente danno, quindi, che potrebbe rovinare economicamente intere famiglie. L’appello delle associazioni è stato raccolto da diversi gruppi parlamentari e ad oggi si è tradotto in un emendamento, a prima firma dell’onorevole Roberto Novelli di Forza Italia, all’art. 121 del Decreto Rilancio, norma che, dal luglio 2020, nel mentre è stata modificata 15 volte.
Evidentemente soddisfatte le associazioni promotrici che con la vicepresidente di Consumerismo No Profit, avv. Barbara Puschiasis, e la referente di Consumatori Attivi in materia di superbonus, avv. Ester Soramel, si sono fatte portavoce delle preoccupazioni dei tanti cittadini che hanno a loro denunciato i casi chiedendone la giusta tutela e che confidano nell’accoglimento da parte del legislatore “al fine di assicurare che il Decreto Rilancio, nato per diventare volano per l’economia, non si trasformarsi in disgrazia per molti cittadini”. Si confida dunque che il percorso dell’emendamento possa essere condiviso anche dalle altre forze politiche superando poi il vaglio dell’aula e dando quindi una via d’uscita ai cittadini coinvolti, loro malgrado, in una truffa disastrosa.