La Lega che cresce si ritrova a Udine, invocando “normalità e radici”
“Non ho mai sentito la vicinanza di così tante persone. Sono tante le difficoltà che dobbiamo superare, giorno per giorno, ma le superiamo grazie a voi e al vostro sostegno…” Esordisce così, con un abbraccio ideale al popolo della Lega che è lì ad assistere stipando il teatro Palamostre di Udine, l’esponente della Lega Massimiliano Fedriga, venuto ad accogliere i sostenitori in verde assieme a Matteo Salvini (che ha scelto anche Udine per il suo Tour di Comizi) Pietro Fontanini e altri nomi della Lega friulana. Dopo aver affermato estemporaneamente che si percepisce la progressiva decadenza complessiva di una città come Udine, l’esponente leghista giuliano ha tuonato: “Alle elezioni abbiamo avuto la maggioranza e ci devono permettere di lavorare andando avanti con il nostro programma. Si capisce che ciò che agli altri fa paura di noi è la nostra indipendenza ed il fatto che non siamo in vendita… Questo fa paura.” Fondamentale per il successo leghista secondo Fedriga è stato l’apporto in campagna elettorale di Salvini: “Matteo ha conquistato la gente ed il suo voto ascoltandola, andando direttamente per le vostre strade… . Anche per questo dobbiamo rimarcare che non possiamo morire renziani ma dobbiamo avere un futuro con il nostro Leader…” Dopo la proiezione di un breve video con le immagini di un’intera campagna elettorale in mezzo alla sua gente, è toccato a Salvini portare il “Grazie” della Lega alla rappresentanza di “popolo leghista” presente nel Teatro cittadino. “Peraltro ho incontrato molta gente in questi giorni di campagna elettorale e capito molte cose. Gli alloggi popolari devono andare agli italiani e non agli immigrati. Gli italiani prima di tutto, così come il lavoro che ha perso la dignità che aveva. Quello che abbiamo oggi non è lavoro come si deve, e non permette di programmare al meglio il futuro”. Parla più marcatamente di programmi poi, Salvini, che garantisce: “Spero di andare al Governo e di cancellare subito la legge Fornero, oltre a iniziare un percorso che porti a garantire la certezza della pena per quanto riguarda la giustizia. Al governo ci andiamo noi però, io al governo con Renzi e la Seracchiani non ci vado neanche per un anno solo o anche meno…!”. Punta a difendere “con le unghie e con i denti” il territorio e l’autenticità dei suoi frutti, oltreché le tipicità, Matteo Salvini, che sottolinea: “Dobbiamo difendere oltreché il pianeta lavoro anche quello della salute, ma per iniziare a lavorare al meglio dobbiamo ripartire dal centrodestra, dalla nostra coalizione e basta. Farò tutto quello che è umanamente possibile per strappare la gestione della Regione FVG al Centrosinistra.” E intanto la folla inizia ad acclamare vibratamente “Fedriga, Fedriga…!” e lo farà in totale in due momenti principali, ricomprendendo pure una standing ovation. Di tutta risposta Salvini per ringraziare garantisce: “Attendete ancora per qualche ora e faremo nostro il controllo della situazione, ad ogni livello.” Promette pure di bandire spesometri e redditometro, Salvini, che vaticina l’istituzione di un vero e proprio ministero dedicato alla disabilità, allorquando in sala sono presenti pure portatori di handicap in numero cospicuo. “I medici che certificano i falsi invalidi dovrebbero vergognarsi per questo” sbotta Salvini, che afferma pure: “Il PD ha dimostrato di considerare in misura ridotta la costituzione italiana ed i valori che la sorreggono. Quando noi vinciamo invece vinciamo di squadra, e sono certo che qualsiasi ruolo Fedriga ricoprirà lo farà al meglio possibile…” “In Italia si deve ripristinare il rispetto dei valori e degli standard tradizionali, oltreché della famiglia. Le manifestazioni antifasciste sono state del tutto fuori luogo perché i fascisti li vedevano solo gli altri in corso di campagna elettorale. La lega ha pure un parlamentare che è nero e questo si sa, non si sorprenda di questo Mario Balotelli…” Conclude l’assunto Salvini che ci tiene a sottolineare come “i veri razzisti in realtà stanno a sinistra…”. Ora il pensiero di Salvini va a su quali basi la Lega potrà iniziare a trattare con Bruxelles, su quali valori ci potrà essere un’intesa, mentre sottolinea “riprendiamo il nostro Paese tenendo a debita distanza gli arbitrati internazionali”. La parola chiave per Salvini è “Normalità”, per quanto attiene ad ogni capitolo della vita, mentre il leader leghista chiosa infine sottolineando: “Dobbiamo fare un programma concreto e vicino alla gente, come ci insegnate voi a Udine. La scommessa sarà di immaginare il futuro rimanendo con le radici ben salde sul passato. Non è comprensibile per esempio chi possa risultare offeso da un rosario donato da un monaco ed esibito su una pubblica piazza…!”. E la festa leghista si conclude così, tra gli applausi grati di una folla acclamante. La Lega è cresciuta eccome. Questo lo sentenziano i numeri ed i fatti…