2mila tonnellate di rifiuti in eccesso all’anno a Udine
In un anno, i cittadini residenti nei comuni limitrofi ad Udine, gettano più di 2’000 tonnellate di rifiuti nei 12’000 cassonetti sparsi su tutto il territorio della città. Questo fenomeno che già era stato segnalato e denunciato dal comune di Pagnacco, non solo crea disagio per via della limitata capienza dei cassonetti, in tal modo violata, ma anche per il più costante bisogno di svuotarli che comporta necessariamente una spesa al Comune.
La denuncia viene da NET Spa, società pubblica che gestisce il servizio di igiene urbana a Udine.
«Ci troviamo davanti ad una situazione quasi kafkiana: gli sforzi fatti per cercare di aumentare la differenziazione dei rifiuti, quindi avere una maggior tutela ambientale e puntare ad un abbassamento delle tariffe, sono in parte vanificati dai conferimenti dei non residenti; supponiamo che siano cittadini residenti in uno dei Comuni dove è stato adottato il sistema di raccolta porta a porta», osserva Massimo Fuccaro, direttore generale di Net Spa. «Abbiamo stimato che ogni giorno vengano conferiti nei cassonetti di Udine da cittadini non residenti circa sette tonnellate di rifiuti. Riportando il valore sull’anno, ci troviamo a gestire su Udine più di 2.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati non prodotti però dagli udinesi».
Un ipotesi di quelle che potrebbero rappresentare le motivazioni di questa tendenza, sono le modalità di raccolta adottate nei Comuni udinesi: il potenziamento del porta a porta.
Questo probabilmente perché alcuni cittadini, per paura di un aggravio sui costi, decidono di non lasciare i propri rifiuti fuori dalla rispettiva abitazione per il ritiro, ma portano i sacchi con se, magari andando al lavoro, per poi scaricarli a Udine.
Come sostiene il “Rapporto sullo stato dell’Ambiente 2018” dell’Arpa Fvg non vi è una diminuzione dei rifiuti prodotti procapite, ma solamente il conferimento di questi altrove. Aggiunge Fuccaro: «I rifiuti non “spariscono” introducendo nuove modalità di raccolta, semplicemente una fascia di popolazione li conferisce abusivamente nei Comuni dove ci sono i cassonetti».
Spiega il presidente di Net Spa Alessandro Cucchini: «L’incremento dei rifiuti che ci siamo trovati a gestire e la necessità di provvedere con una cadenza più frequente allo svuotamento dei cassonetti hanno come inevitabile conseguenza l’innalzamento dei costi di igiene ambientale per i cittadini di Udine». Prosegue: «Anche quando si parla di ambiente occorre che ognuno si assuma le sue responsabilità e tenga un comportamento coerente. Questa non è solo maleducazione, ma mancanza di rispetto. Stiamo valutando le azioni da mettere in campo per poter contenere il fenomeno certi che l’informazione e la formazione dei cittadini in merito al tema dei rifiuti sono alla base di un maggiore senso civico per l’ambiente e la comunità. E su questo tema Net è fortemente impegnata».