Donato un simulatore per la micro-chirurgia oculare all’Ospedale di Udine
Gabriele Calvani, 87 anni, ha donato all’ospedale di Udine un’apparecchiatura da 257 mila euro. Un simulatore per la micro-chirurgia oculare sul quale potranno esercitarsi medici italiani, ma anche sloveni e austriaci. Una decisione la sua maturata dopo la morte della moglie, Maria Masieri. Uniti in matrimonio dal 1967 fino a due anni fa, in un legame profondo. Lui si innamorò di quella ragazza di Villa Santina, così legata alle sue montagne, e la sposò portandosela in città. Durante la sua carriera, che lo vide diventare caposettore, Maria gli fu sempre accanto. Una vita piena la loro, malgrado la mancanza di figli, sconvolta, otto anni fa, dall’insorgenza della maculopatia, una nebbia sottile che offuscò gli occhi di Maria fino a ottenebrarli, rendendola completamente cieca. Gabriele si prese cura di lei e le rimase accanto fino alla sua morte.
Dopo aver elaborato il lutto, Gabriele chiamò a raccolta i nipoti per metterli al corrente della propria decisione. «Se voi siete d’accordo per onorare la memoria di vostra zia vorrei lasciare qualcosa alla comunità e aiutare a trovare una cura per chi ha problemi di vista, formando degli specialisti e preparandoli a intervenire sui pazienti in maniera rapida ed efficace». La risposta è stata unanime. «Abbiamo sostenuto la sua decisione e lo abbiamo aiutato» commenta Roberto Calvani, presidente dell’Ordine degli psicologi del Friuli Venezia Giulia, uno dei cinque nipoti. Gabriele ha voluto spogliarsi di gran parte dei suoi beni, per massimizare la propria offerta alla comunità. «Abbiamo contattato il professor Paolo Lanzetta, direttore della clinica di Oculistica all’Asuiud per verificare come avremmo potuto impiegare quei soldi e dare un contributo alla sanità pubblica ci è stata segnalata l’opportunità di acquistare un simulatore, il secondo in Italia, per creare un centro di formazione dedicato ai giovani medici».
Il senato accademico ha dato il proprio assenso e il macchinario è arrivato a ottobre. Il simulatore sarà collocato in un’area dismessa per le attività sanitarie nel seminterrato del padiglione 3 che dovrà essere debitamente attrezzato, il Centro di simulazione oftalmico sarà inaugurato il 12 aprile. Potrà contare su uno strumento che offre un ambiente realistico in cui fare pratica e permettere allo studente, o al professionista in addestramento, di sviluppare le corrette capacità motorie necessarie per effettuare qualsiasi intervento. Il futuro chirurgo, avvalendosi di questo tipo di tecnologia, potrà effettuare un numero sufficiente di interventi virtuali prima di accedere in sala e operare sul paziente, una volta raggiunto un elevato livello di competenza. Dopo alcuni lavori di riqualificazione dei locali, sarà possibile sviluppare ulteriormente l’attività didattica, formativa e di addestramento vero e proprio anche in alcuni settori delle chirurgie specialistiche.