Giovani e storia, assegnato il premio della Fondazione Friuli
Vincono la quinta edizione del concorso Matteo Di Benedetto e Fabrizio Giusto dell’Istituto ‘Stringher’ e Simone Galfano del Liceo ‘Sello’ di Udine. Riuscito con successo il coinvolgimento in via sperimentale anche delle scuole medie
Il Premio Fondazione Friuli Scuole, giunto alla quinta edizione, è stato assegnato per la categoria ‘elaborato storico’ a Matteo Di Benedetto e Fabrizio Giusto dell’Istituto ‘Stringher’ di Udine e per la categoria ‘lavoro artistico’ a Simone Galfano del Liceo ‘Sello’ della stessa città. Al centro dell’edizione 2022, sempre organizzata in collaborazione con l’associazione Friuli Storia, è stato il tema ‘Il Friuli nei secoli e nel mondo’: ai ragazzi è stato chiesto infatti di studiare la storia della nostra regione inserendola all’interno del più ampio contesto internazionale. Di Benedetto e Giusto, che frequentano la 2D indirizzata alla ristorazione, hanno realizzato una originale ricerca sui prodotti alimentari locali, dal titolo “Dalla terra al piatto. Le parole dell’enogastronomia friulana”. Il lavoro ripercorre i principali ingredienti base, dai cereali ai legumi, alle carni, analizzando sia l’etimologia dei nomi in marilenghe sia i vari utilizzi in cucina. Il video “Il Friuli nei secoli e nel mondo” firmato da Galfano è, invece, un viaggio nei luoghi simbolo della regione: dal fontanone di Goriuda in val Raccolana, al sacrario di Redipuglia, ai luoghi del terremoto del ’76 alla stazione ferroviaria di Trieste.
La cerimonia di premiazione si è svolta a Udine al cinema Visionario, dove sono intervenuti, moderati dal direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini, l’assessore comunale Fabrizio Cigolot e il presidente della giuria Andrea Zannini, docente di Storia moderna all’Università di Udine.
“Questo concorso, giunto al quinto anno, ideato e realizzato grazie alla collaborazione con l’associazione Friuli Storia – ha detto Morandini – ha una valenza particolare, perché intende coniugare lo studio del passato del nostro territorio con le nuove tecnologie. Infatti, per affrontare la complessità del reale, dobbiamo unire le competenze umanistiche a quelle tecniche e al tempo stesso avere ben chiare le nostre radici. È un messaggio che rivolgo in particolare ai giovani e non a caso oltre la metà degli interventi della Fondazione Friuli, nei più svariati settori, sono indirizzati proprio a loro”.
“I ragazzi – ha spiegato Zannini – hanno interpretato il tema del concorso in modo originale, sottolineando i legami della storia del Friuli e dei friulani con la storia più generale e prestando molta attenzione alla storia intesa come trasmissione di esperienze tra le generazioni. Molti lavori hanno dimostrato una predisposizione per uno studio creativo, non passivo della storia”.
Un’importante novità di quest’anno è il coinvolgimento nell’iniziativa, per la prima volta e in via sperimentale, anche tre scuole secondarie di primo grado udinesi. Gli studenti dell’istituto salesiano Bearzi hanno ideato due pagine Facebook immaginarie, attraverso le quali hanno fatto raccontare a nonni e genitori alcuni eventi significativi della loro vita lungo gli eventi più significativi del ‘900. Quelli della scuola media Bellavitis, invece, hanno realizzato un video con la storia delle portatrici carniche durante la Prima guerra mondiale, narrata dagli stessi ragazzi. Gli studenti l’educandato statale Uccellis, poi, hanno preparato un questionario rivolto a nonni, genitori e a loro stessi, per poi raccontare come è cambiata la vita attraverso tre generazioni selezionando 5 aspetti della vita quotidiana: elettrodomestici, vacanze, alimentazione, mezzi di trasporto e mezzi di comunicazione.
Visto l’ottimo riscontro, la Fondazione sta valutando l’opportunità di dedicare dal prossimo anno alle scuole medie un apposito premio del concorso.