Lo strano destino di Tondo e Riccardi: prima sedotti e poi abbandonati
Se il Fedriga è il vincitore, Tondo e Riccardi sono invece gli sconfitti. Berlusconi ha dovuto cedere per ottenere la presidenza del Senato. Un gioco politico che rischia di mandare in frantumi ogni equilibrio locale
Il più triste non può che essere il carnico, sedotto e poi abbandonato, annunciato ufficialmente ma poi resosi conto di essere un candidato che nessun friulano vuole più. In cuor suo sperava di poter prendersi una rivincita, cullava quel sogno di tornare presidente dopo la bruciante sconfitta del 2013. Così invece non sarà. Una sconfitta personale alla quale però ha reagito con compostezza e soprattutto senso di responsabilità. Autonomia Responsabile resta fedele al centrodestra e sosterrà Fedriga: “La mia lealtà è tale che me ne faccio una ragione, sono serenissimo” ha affermato, confermando la sua posizione di sostegno nonostante la sensazione di essere stato ancora una volta usato. “Sono stato avvisato da Brunetta. Mi ha chiamato lui esprimendomi il suo dispiacere. Gli ho risposto: Mi avete usato anche questa volta, come 15 anni fa con Guerra. Ha replicato che non è così e che mi spiegherà tutto. Forse erano convinti che fossi davvero io la soluzione, ma anche a livello locale mi sono sentito usato”.
Veramente delusi e arrabbiati sono invece i forzisti che hanno dovuto cedere di fronte alla forza leghista, perdendo così quel ruolo predominante conservato per tempo in regione. Riccardi è costretto a leccarsi le ferite. Per mesi il candidato presidente per essere poi sul più bello scaricato, come se la sua candidatura non fosse mai veramente stata presa in considerazione. La speranza per lui resta quella, in caso di vittoria finale, di diventare vice. Un ticket per dimostrare all’elettorato che Forza Italia è sì ferito ma ancora vivo.
“Riccardi resta il nostro leader. Per lui speriamo nel ticket” ha auspicato il coordinatore provinciale Ferruccio Anzit, unica voce dopo la riunione tra i vertici avvenuta ieri sera – “Credo il ticket sia un modo per dire alla nostra gente che noi ci siamo. Ci siamo e contiamo di fare una grande campagna elettorale. Fi c’è e vanta in questa tornata elettorale una lista molto competitiva. Ci misureremo sugli uomini. Alcune decisioni sono passate al di sopra di quello
che noi avremmo voluto, la scelta è venuta da un tavolo nazionale, dove sono pesate logiche diverse da quelle territoriali. Prendiamo atto che la Lega ha vinto e che Fedriga è il candidato più forte oggi sulla carta”.