Majano, il parroco suona le campane e viene indagato: “Disturbano le occupazioni e il riposo delle persone”
Il parroco di Majano, Don Emmanuel Runditse è stato accusato dalla Procura di Udine di “disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”. Scatto quindi l’inchiesta penale per il 60enne nato in Burundi, in funzione nella chiesa del paese friulano dal marzo 2015.
A denunciarlo è stato un gruppo di majanesi, che mal tolleravano il suono delle campane. “Volumi altissimi che avrebbero superato la soglia di normale tollerabilità, nonchè i limiti rumorosità prescritti dal Dm 16 marzo 1998″, questo il capo d’imputazione formualto da pm Elena Torresin. Nonostante da mesi Don Emmanuel stia cercando una soluzione per risolvere questo problema acustico, dimezzando anche il numero e la durata delle suonate, due settimane fa gli è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
“Abbiamo sempre rispettato le leggi del Comune – ha spiegato il suo avvocato, Massimo Cescutti – e non è vero che le campane suonano anche per otto minuti consecutivi. Il tempo di suonata è regolato da un computer gestito direttamente da una ditta specializzata e non dal parroco stesso. Appare quantomeno singolare che le lamentele siano cominciate soltanto con l’arrivo di don Emmanuel. Tra l’altro, molti dei sottoscrittori della petizione abitano in vie non adiacenti al campanile”.
Che ci possa essere quindi una questione razziale alla base di questa denuncia?