Le Signore dei libri in Friuli dal ‘700 al ‘900
Mostra virtuale dal 7 dicembre sulle figure e letture femminili nella Biblioteca Florio dell’Università di Udine
“Le Signore dei libri. Figure e letture femminili dal Settecento al Novecento nella Biblioteca Florio”. È il titolo della mostra virtuale organizzata dall’Università di Udine che sarà disponibile online da mercoledì 7 dicembre al link http://teche.uniud.it/mostre. L’esposizione, in quattro sezioni, esplora le tracce delle presenze femminili legate alla biblioteca Florio, custodita nel Palazzo Florio dell’Ateneo friulano. L’intento è far conoscere meglio la nobile famiglia, tra le protagoniste della vita sociale e culturale di Udine dal Settecento al Novecento.
Le sezioni in cui si suddivide la mostra toccano gli aspetti della storia e della quotidianità dei Florio. La prima riguarda le donne più importanti della famiglia sotto il profilo culturale. La seconda prende in esame le probabili letture femminili dall’analisi del patrimonio librario. La successiva sezione è dedicata alle vere e proprie tracce lasciate da mano femminile e comprende note di possesso, lettere, ricette, dediche. L’ultima sezione analizza la presenza di autrici femminili (anche locali) nelle raccolte della biblioteca.
In un tempo e relativamente a un ambito in cui predominano la presenza e il pensiero soprattutto maschile, troviamo in Friuli donne colte e lettrici sensibili. «Da Vittoria Valvason di Maniago – spiega il delegato per Biblioteche e banche dati dell’Ateneo, Andrea Tilatti –, sposa di Daniele Florio, e in certo modo ispiratrice della biblioteca fondata da lui e dal fratello Francesco, a Lavinia, figlia di Daniele e Vittoria, che nella casa del marito Dragoni dà vita a un vivace salotto letterario e poi via via tra letture, ex libris, santini, romanzi, ricette, manuali di francese e giornali di moda parigina, fino alla contessa Giuliana Canciani Florio che quella biblioteca salva da dispersione e da un palazzo bisognoso di restauri, trasferendo il patrimonio a Persereano da dove, grazie al professor Attilio Maseri, dal 2013 a quel palazzo ha fatto ritorno».
La mostra, ideata e curata dall’Area Biblioteche dell’Ateneo, è la seconda in formato digitale dopo quella di un anno fa sulle memorie della presenza di Napoleone Bonaparte in Friuli.