Il Presepio di mosaico
A Spilimbergo, quest’anno 16 nuove figure
Il presepio di mosaico esposto dal 27 novembre 2022 al 5 febbraio 2023 sul prato in piazza Duomo a Spilimbergo, presenta quest’anno ben 16 nuove figure in mosaico fronte retro, a rappresentare tre gruppi tematici di fondamentale importanza per il cristianesimo, che si aggiungono alle raffigurazioni dei tre arcangeli Gabriele il messaggero, Michele il difensore, Raffaele il guaritore; delle tre virtù teologali Fede, Speranza e Carità; e delle cinque donne con i doni rappresentanti dei cinque continenti, cioè dell’universalità umana che rende omaggio al Dio che si fa uomo. Nuovo gruppo che trova posto sono gli annunciatori del Messia e Salvatore, della sua nascita a Betleem, del suo ritorno dall’Egitto a Nazaret, in particolare 3 profeti: Michea, Isaia e Geremia, rappresentati con i rotoli dell’Antico Testamento, in mosaico romano/bizantino quale texture più antica, di smalti con colori tenui in tre gamme differenti di blu. Ad essi si aggiungono i 4 evangelisti, quali testimoni della divinità e della pienezza di umanità di Gesù, che raccontano l’evento della venuta di Gesù nel mondo e sono raffigurati con libro in mano e il loro simbolo identitario stilizzato sulla copertina del libro e presentano ciascuno due gamme di smalti a colori forti, come forte è il loro messaggio. Poi ci sono i 9 angeli musicanti, ciascuno con diverso strumento o a corda o a fiato o a percussione, di stile rinascimentale. Essi sottolineano la pienezza della gloria celeste celebrata da tutte le nove schiere angeliche, e sono raffigurati quasi danzanti con una texture musiva particolarmente luminosa, di ori colorati e smalti trasparenti. Una sfida anche tecnica farli stare sospesi a diversi metri di altezza, in piena sicurezza, ma vale pensare a quanto scrive Luca evangelista: “E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio”. Dunque, in alto, la festa per la salvezza e la gloria paradisiaca sono pensabili come musica bellissima, danzata, cantata e suonata da tutte le schiere angeliche, poichè la loro attività principale è la liturgia celeste del Paradiso, e parteciparvi è oggetto della speranza dataci dal Natale di Gesù. Messaggeri e servitori di Dio, sono riflesso della sapienza divina.
Questo presepio è diventato emblema di un’eccellenza identitaria della “città del mosaico”, offre un’incantevole risultato di offerta estetica, culturale, turistica, e si afferma come una proposta di arte che riprende nuovamente il dialogo tra mosaico e cultura religiosa. Un’opera unica, di meritevole spessore valoriale e di straordinario impatto scenografico nel verde prato di piazza Duomo, con il Duomo e il castello a fare da quinte, certo inusuale rispetto alla tradizione popolare. Il mosaico trova modo di esaltare le raffigurazioni con varietà di texture, di colori, di trasparenze ed effetti luminosi che le rendono affascinanti in ogni momento. Le figure esposte con preciso criterio ed illuminate anche di notte mostrano con maestria esecutiva la grande possibilità del mosaico di inseguire la bellezza di tessera in tessera. Nuovo è il mosaico che si fa scultura, nuovo è il mosaico trasparente che vive in modo incantevole di luce cangiante, nuovo è un mosaico sospeso in aria, nuovo è il modo offerto di partecipare all’evento ed entrare materialmente e spiritualmente nel presepio.
Il PRESEPIO DI MOSAICO di Spilimbergo si propone in modo particolare come un’opera corale e ampiamente comunitaria, con il “vivo apprezzamento” della Regione Friuli Venezia Giulia, con ampio sostegno e collaborazione di enti pubblici e privati, imprese sponsor e singoli benefattori, che hanno consentito di sostenere il costo delle realizzazioni musive. Dall’inizio del progetto nel 2019 sono già 32 i mosaicisti impegnati, tra cui una decina di giovani dei quali metà alla prima esperienza lavorativa; sono 38 le imprese che hanno collaborato, 20 i patrocini e 20 gli sponsor, 20 i media partner, 65 i benefattori, a riprova della validità e apprezzamento del progetto, che già conta sicuramente un milione di persone raggiunte grazie al web. L’associazione italiana Città dei Presepi ha voluto patrocinare quest’opera corale, l’Associazione Internazionale dei Mosaicisti Contemporanei ci ha impegnati lo scorso ottobre come relatori a presentare il progetto de IL PRESEPIO DI MOSAICO a Ravenna al suo XVII congresso, durante la Biennale del Mosaico ed è stato un successo. Mentre un relatore esaltava l’astrattismo e affermava che il figurativo nell’arte era ormai finito, abbiamo dimostrato che l’arte figurativa può ancora dire molto, soprattutto deve essere proposta nell’arte sacra cristiana che è fondamentalmente religione dell’immagine, basti pensare a tutte le scene nelle parabole raccontate dagli evangelisti.
Sul sito www.ilpresepiodimosaico.it ci sono video che mostrano alcune fasi di lavorazione, anche se in realtà le fasi sono molte e l’opera è assai complessa e laboriosa, già per la definizione del fronte-retro nei cartoni esecutivi. Ci sono immagini dell’esposizione che nutrono di luce occhi e mente, ma certamente merita recarsi di persona per guardare sia di giorno che la sera le singole figure e la straordinaria scena natalizia di piazza Duomo a Spilimbergo.
Alessandro Serena