Economia circolare, ciclo integrato dei rifiuti: in arrivo il nuovo master interateneo
Rivolto a dirigenti e tecnici operativi nella gestione dei rifiuti urbani, sarà avviato in aprile
Coinvolte le Università di Udine e Trieste, in collaborazione con Regione, Comune e Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia, aziende del settore
Nuovo anno, nuovo master interateneo di I livello in “Economia circolare. Ciclo integrato dei rifiuti”. L’avvio della prima edizione, che vede coinvolte le Università di Udine e Trieste, è previsto in aprile, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Gorizia, il Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia, e varie aziende operanti nel settore della gestione del servizio integrato rifiuti urbani.
Il corso è stato presentato stamane, mercoledì 18 gennaio, nel capoluogo isontino, nella Sala Dora Bassi. Tra i presenti anche il sindaco Rodolfo Ziberna e la vicesindaca Chiara Gatta; il presidente del Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia, Sergio Orzan; l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro; il delegato per la Sostenibilità all’Università di Trieste, Gianluigi Gallenti (coordinatore del master), e, per l’Ateneo friulano, il referente per i Master, Rocco Lobianco, e il direttore del nuovo corso, Antonio Massarutto. Presente, inoltre, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Alberto Bergamin.
Il master, part time, prevede, nell’arco di un anno, 320 ore di attività didattiche – nelle sedi di Gorizia delle Università di Udine e Trieste – più stage/project work. Si rivolge a dirigenti, tecnici e quadri delle imprese impegnate nel settore, con l’obiettivo di renderli in grado di misurarsi con il nuovo contesto dell’economia circolare e della transizione energetica, caratterizzato da una crescente complessità dell’apparato di regolazione economica e da una sempre più ampia apertura al mercato. Offre conoscenze aggiornate e approfondite non solo del quadro giuridico e tecnico, ma anche delle caratteristiche economiche, dell’organizzazione industriale, delle dinamiche di mercato e della regolazione economica di riferimento.
Sette i moduli didattici: Economia aziendale; Economia dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile; Economia della gestione dei rifiuti ed economia circolare; Diritto ambientale; Progettazione e affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti e ambientali; Analisi e valutazione dei rischi connessi alla gestione dei rifiuti; Tecnologie per la gestione dei rifiuti.
Le aziende partner sono: AcegasApsAmga, Bioman, Calcina Iniziative Ambientali, Friul Julia Appalti, GEA, Isontina Ambiente, SNUA.
Il titolo per l’ammissione al master è la laurea triennale, di qualsiasi classe. L’iscrizione avverrà in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande fino all’esaurimento dei trenta posti disponibili. I candidati per iscriversi dovranno utilizzare esclusivamente la procedura online, accedendo al sito https://uniud.esse3.cineca.it/Home.do. Le domande dovranno essere presentate entro le 12 del 6 marzo 2023.
È prevista, inoltre, l’iscrizione ai singoli moduli che compongono il programma del master, consentita – previa valutazione del Consiglio di Master – a chi risulti in possesso di un titolo idoneo per l’ammissione a corsi di studio universitari.
La didattica, di tipo frontale, sarà erogata in modalità “blended”, ovvero sia in presenza che a distanza, tramite diffusione sincrona attraverso piattaforme online dedicate. Le attività in presenza si svolgeranno di regola nelle sedi di Gorizia delle Università di Udine e di Trieste. Alcune attività, in particolare di tipo seminariale, potranno essere erogate unicamente in modalità online. Per maggiori informazioni: https://bit.ly/3hw2KXD.
«Il contesto economico e le dinamiche di mercato nella filiera della gestione dei rifiuti urbani – spiega il direttore del master Antonio Massarutto, dell’Università di Udine – sono diventati sempre più complessi. Dal 2020 i vari servizi sono soggetti a una regolazione economica in capo all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), che impone gravosi oneri di adempimento alle imprese. Il paradigma dell’economia circolare – continua il docente – ha comportato il passaggio da una logica meramente orientata al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti a una volta alla valorizzazione dei materiali contenuti negli stessi o al recupero sistematico di energia e materia. Il corso offre a dirigenti e tecnici le conoscenze e gli aggiornamenti necessari per affrontare al meglio le nuove esigenze e sfide del settore».
Gianluigi Gallenti, delegato per la Sostenibilità dell’Università di Trieste e coordinatore del master, evidenzia: «Il modello di Economia Circolare è una componente fondamentale della più articolata strategia per la gestione sostenibile dei rifiuti. È necessario che gli attori della filiera possiedano nuove competenze multidisciplinari di carattere tecnico, normativo ed economico per operare in un sistema pubblico-privato complesso in cui agiscono attori economici e istituzionali. Il Master ha l’obiettivo di fornire tutte le competenze specifiche necessarie, oltre a quelle concettuali e metodologiche, per affrontare al meglio anche gli scenari futuri di questa particolare filiera».
«È un esempio di master di alto livello e grande qualità in termini di offerta formativa» afferma Rocco Lobianco, referente per i Master all’Ateneo friulano, sede amministrativa del nuovo corso. «Mi auguro, personalmente, che i temi legati alla sostenibilità diventino sempre più protagonisti per contribuire a un futuro migliore. L’Università di Udine, con serietà, fa da sempre la propria parte».
«Molti dei paradigmi del passato sono mutati negli ultimi anni nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che guarda al futuro delle nostre generazioni» fa presente l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro. «Uno di questi paradigmi è quello del concetto di rifiuto, non più da considerare come uno “scarto” bensì come una risorsa superando un certo ambientalismo ideologico estremo che ha paralizzato il Paese negli ultimi dieci anni. La Regione ha approvato quindi il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti Urbani si sono individuati tutta una serie di obiettivi tra cui il recupero della materia scartata che da rifiuto diviene risorsa. Un deciso cambio di passo e sicuramente la formazione è fondamentale per raggiungerli. Questo Master, fortemente sostenuto dalla Regione, è fondamentale in tale percorso».
«La mia amministrazione – fa presente il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna – ha sempre ritenuto fondamentale la presenza qualificata dell’Università a Gorizia, una città in forte evoluzione, ideale per corsi e master che guardano al futuro. In questo contesto si inserisce perfettamente l’iniziativa presentata oggi che, ne sono certo, avrà un forte riscontro sotto tutti gli aspetti. Di grande rilevanza anche il fatto che siano coinvolti entrambi gli atenei che ringrazio davvero per la loro grande disponibilità così come ringrazio la Regione che ci ha sempre sostenuto in quest’ambito contribuendo a qualificare e far crescere l’università a Gorizia».
«Ci siamo chiesti, come Comune, quali iniziative potessero ulteriormente qualificare la proposta dell’alta formazione già di prim’ordine che le due università garantiscono nella nostra città» spiega la vicesindaca di Gorizia, Chiara Gatta. «L’idea, che i due atenei e i partner coinvolti hanno accolto con entusiasmo e sviluppato con eccellente efficacia, era quella di proporre un master dedicato ai temi del trattamento dei rifiuti e della sostenibilità ambientale, garantendo al contempo la formazione di figure altamente professionalizzate e pronte a trovare spazio nel mondo del lavoro».
«Il Consorzio per lo Sviluppo del Polo Universitario di Gorizia – afferma il presidente Sergio Orzan – ritiene di particolare rilievo la collaborazione delle due Università aventi sede a Gorizia nel master sull'”Economia Circolare – Ciclo Integrato dei rifiuti”, oltre che per il tema trattato, per la auspicabile crescita e sviluppo dello Studio Universitario a Gorizia. Ed è per questo che il Consorzio è voluto intervenire significativamente anche a livello economico per la realizzazione dell’importante e coordinata iniziativa».
In foto da six il delegato per la Sostenibilità all’Università di Trieste Gianluigi Gallenti, direttore del master Antonio Massarutto, l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, la vicesindaca di Gorizia Chiara Gatta, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, Rocco Lobianco referente per i Master all’Ateneo friulano