Bando regionale per l’utilizzo delle energie rinnovabili, incontro Confindustria Udine
La vicepresidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli: “Il peggio sembra essere passato, ma è bene essere prudenti e programmare”
“Il peggio sembra essere passato, con prezzi che stanno ritracciando, ma è bene essere prudenti e programmare, cosa che ci ha fatto difetto nei decenni passati. Guardando in prospettiva, quindi, sono benvenute tutte le misure che siano in grado di intervenire in modo più strutturale sulla diversificazione delle fonti, anche e soprattutto spingendo sulle rinnovabili. Se questo è il nostro obiettivo strategico, abbiamo allo stesso tempo la necessità di fare in modo che tutte le misure utili siano efficacemente scaricate a terra. Per farlo, ovviamente, devono essere conosciute, spiegate e promosse”.
Così, la vicepresidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, ha introdotto questo pomeriggio a palazzo Torriani l’incontro di approfondimento, promosso dagli Industriali friulani in collaborazione con la Regione FVG, sul bando regionale per l’utilizzo delle energie rinnovabili, cui sono intervenuti anche Marco Bruseschi, presidente della Commissione Energia di Confindustria Udine, Sergio Emidio Bini e Magda Uliana, rispettivamente assessore e direttore centrale Attività produttive e turismo della Regione FVG, e Fabrizio Corte, responsabile degli aspetti tecnici del bando.
“Questa rappresentanza ai massimi livelli dell’Amministrazione regionale – ha aggiunto Mareschi Danieli – è l’ennesima testimonianza del proficuo rapporto di collaborazione che abbiamo saputo costruire insieme a beneficio delle imprese del nostro territorio”.
Il 15 febbraio scorso, come noto, è stato infatti aperto il Bando regionale per la produzione e l’autoconsumo dell’energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. Confindustria Udine ha voluto quindi organizzare questo incontro al fine di chiarire tutti gli aspetti che attengono alla concreta accessibilità a questa importante misura di sostegno all’utilizzo delle energie rinnovabili nelle aziende del territorio, che nell’arco dell’ultimo anno hanno patito pesantemente gli effetti del caro energia.
“Rispetto al 2021 – ha ricordato Mareschi Danieli -, l’anno scorso le imprese del FVG hanno subito un aumento dei costi a causa del rincaro delle bollette di circa 2,4 miliardi di euro (prezzo energia elettrica +142%, gas +167% in media). Il conflitto in Ucraina ha peggiorato significativamente un trend rialzista, non scevro da motivazioni speculative, iniziato già prima della guerra. Ad essere colpite sono state tutte le tipologie d’impresa, con le energivore ovviamente più esposte. Numerose aziende hanno dovuto e saputo reagire riorganizzando – se del caso – le produzioni e ritoccando, per quanto possibile, i listini, ma in taluni casi erodendo in misura significativa le proprie marginalità. Utili – ha concluso la vicepresidente – gli interventi congiunturali governativi che, a più riprese e a vari livelli, anche nella nostra regione, hanno parzialmente attenuato l’impatto del caro energia”.
Dal canto suo Bruseschi ha fornito i dati aggiornati al 2022 relativi alle installazioni di impianti fotovoltaici in Italia citando le elaborazioni di Italia Solare (Report Connessioni in Italia nel 2022) dei dati Gaudì (Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione) di Terna. Al termine del 2022 la potenza fotovoltaica connessa in Italia era pari a 25,05 GW, per un totale di oltre 1.220.000 impianti dei quali l’87% di taglia inferiore ai 12 kW, tipica degli impianti residenziali. La nuova potenza connessa nell’arco del 2022 ammonta a 2,48 GW, un aumento del 164% rispetto al 2021.
Il residenziale, caratterizzato soprattutto dagli impianti di potenza inferiore ai 12 kW, ha coperto ben il 44% della potenza totale connessa nel 2022, per un valore pari a 1,1 GW, risultato evidente del Superbonus.
Il settore commerciale e industriale (20 kW = P < 1 MW) pesa per il 28% sul totale con 678 MW, mentre agli impianti utility scale (P= 1 MW) è attribuibile una potenza connessa pari a 571 MW (23%), con un +467% rispetto al 2021.
Dei 2,48 GW di potenza fotovoltaica connessa durante lo scorso anno – ha ricordato ancora Bruseschi -, 950 MW sono da attribuire a tre regioni: Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Quest’ultima con 438 MW connessi ha raggiunto i 3,15 GW di potenza cumulata e ha superato la Puglia, diventando la regione più solarizzata di Italia e si aggiudica la prima posizione della classifica regionale con 3.149 MW installati a livello cumulativo, seguita da Puglia (3.063 MW) ed Emilia-Romagna (2.512 MW). In Friuli-Venezia Giulia sono stati installati, nel 2022, 64 MW per un totale di 6.105 impianti.
“Se da un lato è vero che le installazioni nel 2021 hanno ripreso la tendenza precedente alla pandemia da Covid-19, d’altra parte – ha concluso il presidente della Commissione Energia di Confindustria Udine – emerge che il ritmo delle installazioni è ancora troppo lento. Infatti, la proiezione dell’attuale tasso di installazione porterebbe a risultati del tutto insoddisfacenti sul medio periodo, raggiungendo nel 2030 un parco installato di eolico e fotovoltaico poco superiore ai 50 GW. Un plauso quindi a un’iniziativa come quella regionale che cerca di imprimere un’accelerazione al raggiungimento degli obiettivi”.