A Cividale una scultura contro tutte le violenze
È stata donata dal Circolo Il Faro di Reana
Al via la pratica per posizionarla in piazza Duomo
Una scultura da dedicare alla lotta contro tutte le forme di violenza: era quanto proposto dal vice sindaco Roberto Novelli con un proprio emendamento in risposta ad una mozione dei consiglieri comunali di minoranza che, nel 2021, avevano proposto di installare tre o più panchine per ricordare Giulio Regeni e le vittime di tortura, i femminicidi e le violenze di ogni genere.
L’obiettivo non era facile da raggiungere, tant’è che la Giunta si è presa il dovuto tempo per analizzare varie proposte ed ora ha avviato la pratica amministrativa: “Volevamo un’opera d’arte dal significato forte e duraturo – specifica Novelli – un’unica opera da installare in centro città e dedicare alle vittime di tutte le forme di violenza”.
E’ infatti questo il messaggio che emerge dalla recente deliberazione con cui la Giunta ha accettato la donazione, da parte del Circolo Culturale Il Faro di Reana, di una scultura realizzata in occasione della 25a edizione del Simposio Internazionale di Scultura su Pietre del Friuli Venezia Giulia che si è tenuto a Vergnacco di Reana del Rojale.
“L’opera si intitola “Mama de Dolores”, è stata realizzata dall’artista toscano Alessandro Marzetti in pietra di Clauzetto – spiega Angela Zappulla referente dell’Assessorato alla Cultura del Comune che specifica che – “Mama de Dolores” ha colpito tutti per la bellezza e la ricchezza di significati. Riteniamo infatti che questa scultura possa rappresentare in modo ottimale il tema della lotta contro tutte le violenze; ringraziamo molto il presidente del Circolo Il Faro, Roberto Cossettini, per la grande disponibilità dimostrata ad accompagnare l’Amministrazione in tale progettualità”.
La Giunta si è espressa anche sul posizionamento dell’opera “che vedremmo bene in piazza Duomo, nell’area antistante l’ingresso di Palazzo de Nordis per la quale gli Uffici avvieranno la richiesta di autorizzazione alla Soprintendenza trattandosi di collocazione permanente”.