Dal Friuli all’America: il sogno di Orioli continua in pista con Lamborghini
Motori: un’eccellenza Fvg
Reduce dalla 24h Daytona, il team motorsport di Giacomo Orioli sigla un accordo con Iron Lynx per il controllo e le riparazioni in campo gara delle macchine da corsa Lamborghini
Un’eccellenza tutta friulana, quella di Giacomo Orioli. Reduce dall’importante 24h di Daytona, la prima gara endurance di livello mondiale del 2023, il giovane ventinovenne friulano porta a casa un accordo con il team di Iron Lynx, prestigioso laboratorio motoristico italiano, per il controllo e le riparazioni in campo gara delle auto da corsa Lamborghini.
La passione per i motori di Orioli nasce da giovanissimo: dopo anni di gavetta e l’apertura nel 2018, a soli 24 anni, del primo “capannone” a Pradamano, segue l’anno dopo una vera e propria officina attrezzata a Manzano, la “Orioli Carbon Fiber Repair & Production”. Il desiderio di mettersi in gioco sul serio e in maniera autonoma diviene dunque realtà, e da questo primo mattoncino seguono numerose richieste spinte dal fatto che Orioli utilizza una tecnica e un materiale molto particolare: la fibra di carbonio, elemento che sta acquisendo sempre più valore e interesse nel settore automobilistico e non.
“Mettersi così in gioco a 24 anni è stata una bella sfida – commenta Orioli – ma non mi sono mai arreso. Assieme ai miei ragazzi, durante il periodo Covid, non abbiamo mai mollato, anzi: è stato un periodo che ci ha permesso di sperimentare diverse tecniche”.
Tecniche che hanno portato il giovane Orioli sui campi gara più prestigiosi e con le macchine da corsa tutt’altro che sconosciute, ultima la Lamborghini: “con questo materiale e con l’adeguata esperienza – commenta – riusciamo ad effettuare riparazioni e modifiche in termini rapidi con una qualità adatta agli standard di produzione. L’elevata resistenza meccanica, la bassa densità quindi il minor peso e la resistenza della fibra di carbonio sono capaci di dare un grande aiuto anche nelle competizioni. Credo sia questo uno dei motivi per cui ci hanno scelto, ne siamo davvero lieti”.
Arriviamo ai numeri, che per la carriera di Orioli e della sua squadra – 5 dipendenti, con l’obiettivo di allargarsi entro il 2024 – sono tutt’altro che superflui: 28 trasferte nel 2022 inclusa la 24h di Le Mans con cui sono arrivati secondi con il team Prema, oltre a diverse gare in supporto alla Formula 1, Formula 2 e Formula 3 girando Europa, America, Giappone, Cina ed Emirati.
Ma il 2023 si prospetta ancora più ricco. In agenda 23 gare, da marzo a novembre, con trasferte in tutto il mondo.
Oltre alle riparazioni in pista, Orioli lavora come tester per certificare l’effettiva funzionalità delle auto da corsa che si apprestano a gareggiare.
“Quando devo effettuare i test drive su macchine da corsa, poco dopo la partenza, l’adrenalina iniziale lascia il posto ad una quiete strana da spiegare, ho davanti un obiettivo preciso e riesco a svuotare la mente. Il futuro? – conclude Orioli – desidero espandere l’attività nel settore della produzione in serie, verniciatura e fresatura dei materiali compositi”
Come per le sue macchine, anche la carriera del giovane friulano corre ad alta velocità e non accenna a fermarsi.