Riconoscimento al Burlo come ospedale di alta specializzazione per la cura del tumore dell’ovaio e dell’endometrio
Consegnati a Roma, in un evento presso il Senato della Repubblica, i riconoscimenti decisi da parte dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna dopo una mappatura degli ospedali con i Bollini Rosa che offrono percorsi e servizi nell’ambito dell’oncologia ginecologica
La Clinica Ginecologica dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” ha ricevuto oggi, mercoledì 15 marzo 2023, a Roma da parte della Fondazione Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna il “Riconoscimento per l’alta specializzazione nella presa in carico delle donne con tumore all’ovaio e all’endometrio, offrendo un’assistenza ‘umana’ e personalizzata”. Il riconoscimento è stato ritirato nell’evento svoltosi presso il Senato della Repubblica, dal dottor Federico Romano in rappresentanza dell’Irccs e di tutti i colleghi della Clinica Ginecologica
«Questo riconoscimento – ha detto il direttore della Clinica Ginecologica del Burlo, professor Giuseppe Ricci – premia il lavoro di tutti gli operatori della nostra Clinica che quotidianamente si impegnano per offrire un’assistenza “umana e personalizzata”, alle donne affette da un tumore ginecologico. Un punto di forza è la possibilità, crescente negli anni, di poter offrire interventi chirurgici personalizzati, spesso con chirurgia mini-invasiva, che consente un maggior rispetto dell’integrità corporea e salvaguardia della qualità della vita. Nello stesso tempo, credo – ha aggiunto Ricci – che questo riconoscimento debba essere condiviso dalla Clinica Ginecologica con tante altre strutture del nostro Istituto e dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. Infatti – ha spiegato -, la Clinica Ginecologica si avvale dell’integrazione multidisciplinare di numerose professionalità appartenenti a strutture del Burlo, quali l’anestesia e rianimazione, la radiologia, la genetica, e di Asugi quali la chirurgia generale, l’urologia, la chirurgia plastica, l’anatomia patologica, l’oncologia medica, la radioterapia, la radiologia, la medicina nucleare. Un altro aspetto importante – ha proseguito il direttore della Clinica Ginecologica del Burlo – è quello della ricerca sui tumori ginecologici che vede la nostra Clinica molto impegnata grazie al lavoro di numerose ricercatrici e ricercatori e alla collaborazione con molti centri italiani ed esteri. Il contributo di tutti questi professionisti unito al supporto di associazioni di volontariato, quali la Lilt e l’Anvolt – ha concluso il professor Ricci -, consentono alla Clinica Ginecologica di assistere al meglio le donne che affrontano un percorso sicuramente complesso, che, però, sempre più frequentemente si conclude con un esito positivo».
Il cancro dell’ovaio è un tumore piuttosto raro: secondo i dati dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum) colpisce, nell’arco della vita, una donna su 82. È un tumore che sfugge alla diagnosi precoce: spesso ha già dato metastasi quando viene diagnosticato. I tumori dell’endometrio rappresentano la quasi totalità dei tumori che colpiscono il corpo dell’utero, e si collocano al quinto posto per frequenza tra i tumori più diagnosticati nelle donne (5 per cento di tutte le diagnosi di tumore nel sesso femminile) con circa 8.700 nuovi casi all’anno in Italia.
La mappatura dei “Percorsi di Oncologia ginecologica a misura di donna”, voluta da Onda ha l’obiettivo di identificare gli ospedali con i Bollini Rosa, fra i quali il Burlo, che valorizzano la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza attraverso l’offerta di servizi che considerano i bisogni e le aspettative delle donne con tumore all’ovaio e all’endometrio. All’iniziativa hanno aderito 130 ospedali sul territorio nazionale presentando la propria candidatura tramite un apposito questionario online composto da 28 domande volte a valutare diverse tipologie di servizio importanti per garantire una buona gestione della donna con tumore all’ovaio e all’endometrio (es. multidisciplinarietà della presa in carico, supporto psico-oncologico ecc.). L’assegnazione del riconoscimento è avvenuta da parte di un apposito Advisory Board, che ha validato le candidature e i risultati, individuando 40 ospedali a misura di donna.
«Questo importante riconoscimento – ha affermato il direttore generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò – che condividiamo con l’Azienda Sanitaria Giuliano Isontina e l’Università degli Studi di Trieste, rinnova il nostro impegno nell’ottimizzazione dei percorsi di cura dei tumori della donna all’interno delle strutture ospedaliere, nella piena consapevolezza dell’importanza della loro promozione attraverso servizi personalizzati, a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, per contribuire alla qualità e all’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, il tutto grazie alla passione per il proprio lavoro che anima gli operatori del settore. Questo nuovo riconoscimento da parte di Onda non è soltanto un attestato o una certificazione di merito ma è un mezzo di stimolo per tutto il nostro Istituto a raggiungere gli sfidanti obiettivi nella direzione indicata dalla ricerca scientifica e dalla clinica».
In foto il dottor Federico Romano ritira il premio, al suo fianco Ornella Campanella presidente di Abracadabra Onlus e Manuela Bignamo direttrice operativa di Loto Odv