Autovie Venete e Confartigianato Imprese Veneto insieme per promuovere la sicurezza stradale
Disattenzione al volante (utilizzo del telefonino, eccesso di velocità e mancata distanza della sicurezza) primo killer della strada. Negli ultimi cinque anni tasso di sinistrosità in calo, ma aumenta quello legato ai mortali. L’incidentalità è maggiore quanto è più prossimo il cantiere.
Uno spot per sensibilizzare gli utenti della strada sui comportamenti scorretti che sono la prima vera causa degli incidenti. Utilizzo del telefonino, eccesso di velocità e mancata distanza della sicurezza rappresentano i primi veri killer, soprattutto quando l’attenzione deve essere necessariamente più alta, ovvero in prossimità dei cantieri, come ad esempio quelli per la costruzione della terza corsia della A4. Proprio per promuovere la sicurezza stradale, Autovie Venete e Confartigianato Imprese Veneto hanno realizzato un filmato, che verrà pubblicizzato sui canali social oltre che sulle principali emittenti televisive e sui quotidiani. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numeri di utenti della strada (autotrasportatori e automobilisti) che fruiscono oggi giorno dell’autostrada “perché – come spiega il presidente di Autovie Venete, Maurizio Paniz – la sicurezza si fa insieme. In questi anni abbiamo firmato protocolli con le prefetture per la sicurezza autostradale e aumentato l’installazione della cartellonistica verticale nei tratti in prossimità del cantiere che ricorda il limite di velocità e la distanza di sicurezza. Potenzieremo inoltre i portali dotati di pittogramma luminoso per segnalare code e rallentamenti, inevitabili quando c’è un cantiere in corso, ma tutto questo rischia di non essere sufficiente se non si adottano i comportamenti corretti al volante. Ogni decesso in strada è una sconfitta per tutti e per questo motivo occorre che tutti facciano la propria parte”.
“Lo spot è uno strumento straordinario e siamo orgogliosi di avervi contribuito –afferma Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto-. Ma ancora più importante è far capire ad operatori, imprenditori, cittadini ed Istituzioni, l’importanza della sinergia verso la sicurezza. Ogni giorno decine di migliaia di artigiani, non solo trasportatori, taxi. NCC, ma anche alimentaristi, edili, meccanici, idraulici, falegnami etc, percorrono per lavoro le arterie venete e, la sicurezza, dipende dal comportamento di tutti. Anche da chi è chiamato a colmare il gap infrastrutturale della nostra regione. Molto è stato fatto in questi anni come il passante e, proprio in questo momento, stanno inaugurando l’innesto della Pedemontana sulla A27. Ma ancora molto c’è da fare e anche in questo caso, non faremo mancare il nostro contributo ed impegno”.
I DATI DEI TRANSITI
Nel 2022 i transiti totali (47 milioni 573 mila) sono stati superiori del 10,59% rispetto all’anno precedente (43 milioni 19 mila), quasi ai livelli pre pandemici (-0,41%). In particolare, si assiste a un ritorno sulla strada dei veicoli leggeri (+14,46% rispetto al 2021), archiviata l’emergenza sanitaria, e a una costante crescita degli autoarticolati (+4,84% a confronto con il 2019%). L’aumento dei mezzi è costante anche nei primi tre mesi del 2023 se raffrontati al 2022 (+7,48%). Ogni giorno mediamente la rete autostradale di Autovie è frequentata da circa 130 mila veicoli, con punte di quasi 190 mila nei periodi di esodo estivo (sabato 30 luglio 2022)
I DATI DEGLI INCIDENTI
A fronte di questo incremento dei flussi di traffico, nel 2022 si è registrato un aumento degli incidenti totali (558 ovvero + 8,6% rispetto al 2021). Rispetto, però, al 2019, quando i flussi di transiti erano quasi uguali, i sinistri sono diminuiti di 57 unità. Negli ultimi 5 anni si è, infatti, registrato una diminuzione del tasso di sinistrosità che è passato da 28,03 incidenti per 100 milioni di veicoli-km registrati nel 2018 a 21,52 rilevati nel 2022. Aumentano, invece, in maniera più sensibile gli incidenti con danni alle persone (164 ovvero + 24,2% rispetto al 2021). Il tasso degli incidenti con danni alle persone che passa da 6,21 per 100 milioni di veicoli-km rilevati nel 2019 a 6,33 nel 2022. Così altrettanto il tasso degli incidenti mortali è passato da 0,4 nel 2019 a 0,5 nel 2022 con una punta massima di 0,8 nel 2021. Negli ultimi 5 anni, le tipologie prevalenti di incidenti mortali sono rappresentate dai tamponamenti e dagli urti laterali tra i veicoli.
FOCUS INCIDENTI SUI TRATTI AUTOSTRADALI
Nel 2022 si sono verificati 14 incidenti mortali: 12 sinistri sono avvenuti in A4, 1 in A23 ed 1 in A28. In particolare, 8 incidenti sono avvenuti in A4 in direzione Trieste: 3 sul tratto S. Stino di Livenza – Allacciamento A4/A28, 2 sul tratto S. Donà di Piave- Cessalto, ed ulteriori 3 tra Latisana e Duino. In direzione Venezia si sono verificati 4 incidenti mortali, di cui 2 avvenuti tra Latisana e S. Stino: ulteriori 2 incidenti sono stati registrati tra l’Allacciamento A4/A34 e Latisana. Nessun incidente mortale è avvenuto all’interno del cantiere per la realizzazione della terza corsia. Infine, due incidenti mortali si sono verificati rispettivamente in A23 in direzione Palmanova e in A28 in direzione Conegliano. In particolare, nel tratto dell’A4 compreso tra San Donà di Piave e l’Allacciamento A4/A28, in direzione Trieste si sono verificati complessivamente 78 incidenti, mentre in direzione opposta ne sono stati registrati 55, determinando, rispetto al 2021, un incremento complessivo riferito al tratto pari a 14 incidenti. Per quanto riguarda gli incidenti con danni alle persone, nello stesso tratto (considerando entrambe le direzioni di marcia) ne sono stati registrati 45 (5 in più rispetto a quanto rilevato nel 2021). Infine un ultimo dato, molto rilevante – e che è anche motivo che ha portato alla realizzazione dello spot – l’incidentalità è maggiore quanto più è prossimo il cantiere. Prima dell’inizio dei lavori il tasso di sinistrosità nel tratto tra San Stino e Nodo di Portogruaro era pari 11,2 incidenti per 100 milioni di veicoli-km (anno di riferimento 2016), oggi è invece pari 14,8. Ben maggiore era il tasso di tra San Giorgio di Nogaro e il nodo di Palmanova che era pari a 17,09 (anno 2016). Oggi – con il cantiere terminato e la realizzazione della terza corsia in quel tratto – quel tasso si è ridotto di quasi la metà. Inoltre, a seguito della realizzazione della terza corsia, gli incidenti complessivi sono diminuiti anche nei tratti in avvicinamento a quelli precedentemente interessati dai lavori: in direzione Venezia, ad esempio tra Villesse e Palmanova i sinistri complessivi sono passati da 45 registrati nel 2018 (nel pieno dei lavori del terzo e del quarto lotto) a 12 rilevati nel 2022. “Questo vuol dire che bisogna prestare maggiore attenzione in prossimità dei lavori a causa degli inevitabili stop and go dei veicoli per la riduzione della velocità – commenta Davide Sartelli, direttore esercizio Autovie Venete -. La terza corsia ha un effetto immediato e benefico sicuramente, ma per farla servono i cantieri e non è possibile chiudere l’autostrada dirottando all’esterno il traffico perché la viabilità ordinaria non è in grado di sostenere un elevato flusso di transiti. Viceversa all’interno dei cantieri, dove le corsie sono ulteriormente ristrette, non notiamo incidenti gravi perché gli utenti si dimostrano più attenti nel rispetto dei limiti e delle regole”.
“Abbiamo aderito a questa iniziativa perché riteniamo utile e doveroso il nostro impegno diretto in una campagna di informazione per il rispetto delle norme di sicurezza –afferma Michele Varotto Presidente di Confartigianato Trasporti del Veneto– La distrazione, in particolare in questo tratto di autostrada, è sicuramente una delle cause degli incidenti. Ma non è l’unica. Gli incidenti accadono anche per l’intensità del traffico, davvero straordinaria. Oltre alla sensibilità, servono infatti: più segnaletica, cartellonistica tecnica e, soprattutto, iniziative per modulare i flussi dei mezzi anche con viabilità alternativa come ad esempio verso la A28. Inoltre -conclude- l’intervento principale è chiaramente la conclusione della terza corsia che auspichiamo sia accelerata”.