Lucio Zamò in mezzo ai missili a Riyad: “Ero vulnerabile in mezzo a un conflitto, pensavo di vedere certe immagini solo nei film”
In viaggio di lavoro a Riyad, in Arabia Saudita, Lucio Zamò, vicesindaco di Manzano, si è ritrovato invece in mezzo ad un attacco missilistico: «Sono ancora attonito. Ho sentito un rombo profondo e ho pensato fosse il terremoto. Poi una prima esplosione, seguita da altre due e dopo una decina di secondi una serie di scoppi in aria. Ho guardato il cielo affacciandomi dalla terrazza del mio albergo. Sembravano fuochi d’artificio. Solo pochi minuti più tardi chiedendo spiegazioni ho capito che eravamo state vittime di un attacco missilistico»
I ribelli Houthi dello Yemen hanno sferrato l’offensiva lanciando sette missili balistici, da tre anni infatti lo Stato mediorientale è in piena guerra civile. «Dopo l’attacco è seguito un silenzio surreale. Molte persone si sono riversate in strada e a quel punto è arrivata la polizia. Il personale dell’albergo continuava a ripeterci “relax, relax”. Cercavano di tranquillizzarci. Hanno cercato di colpire la zona aeroportuale. Devo essere sincero. Non ho avuto molta paura. Più che altro guardavo meravigliato ciò che stava accadendo perché non avevo colto la gravità della situazione. Solo in seguito, quando dopo aver chiesto informazioni, abbiamo capito che gli arabi sono abituati a questa guerra che sta facendo poco clamore in Europa. A loro dire però questo è stato l’attacco peggiore per il numero di lanci di missili. In quei brevi istanti ho avuto modo di riflettere sull’assurdità di tutte le guerre, alle tante vittime tra i civili, donne, anziani e bambini. Ho capito che cosa vuol dire essere nel bel mezzo del conflitto e vulnerabili senza poter fare nulla. Fino a prima pensavo che quelle immagini le avrei potute vedere solamente nei film. E invece mi sono trovato nel bel mezzo di un attacco missilistico».