Confcooperative Alpe Adria, le cooperative tornano a crescere dopo dieci anni
Focus dell’Assemblea sul Pnrr: “Sfida fondamentale, non bisogna perdere un euro”
Dopo dieci anni, il numero delle cooperative aderenti a Confcooperative Alpe Adria torna a crescere: l’inversione di rotta del 2022, infatti, ha visto l’adesione di 16 nuove cooperative. Nei dieci anni precedenti il numero di cooperative si è ridotto del 30 per cento, passando dalle 562 del 2011 alle 395 del 2022. Il 37 per cento delle imprese cooperative rientra tra le Sociali, seguite da quelle Agricole e di Produzione e Lavoro (22 per cento). Sono questi alcuni tratti che caratterizzano l’andamento della cooperazione aderente a Confcooperative Alpe Adria (nata nel 2022 dalla fusione tra le associazioni provinciali di Gorizia, Trieste e Udine) espressi dalla presidente Paola Benini e dal direttore Paolo Tonassi nel corso dell’Assemblea annuale tenutasi a Udine. «La fusione tra le associazioni provinciali ha rappresentato un successo e si è svolta senza traumi o rallentamenti dell’operatività – ha detto Benini durante la sua relazione – e ha consentito di costruire un’associazione interprovinciale che ha conseguito risultati in termini di efficienza e coesione, ma soprattutto accrescendo la capacità di rispondere ai bisogni delle imprese cooperative».
Dopo il crollo del 2016, il numero degli addetti è in risalita, come pure il valore della produzione. Durante i lavori assembleari, i dirigenti di Confcooperative Alpe Adria hanno anche espresso preoccupazione per il “passaggio generazionale” delle compagini sociali, visto che solo il 7,8 per cento dei soci è sotto i trent’anni. Un tema affrontato nel proprio intervento da Alice Richter, presidente del Gruppo Giovani Cooperatori.
Presente all’appuntamento cooperativo anche l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini che ha aggiunto: «Ringrazio tutto il mondo cooperativo, nelle sue varie articolazioni, per il grande contributo dato nella precedente legislatura, che è stata complicata e durante la quale la Regione è intervenuta a più riprese per far fronte all’emergenza. C’è ancora molto lavoro da fare, ma il mondo produttivo regionale ha tenuto, contribuendo a quella crescita dell’economia regionale attestata anche dai dati ufficiali. Solo pochi giorni fa la Cgia di Mestre ha pubblicato i dati dell’andamento regionale attestando che il Friuli VG, con il Veneto, è una delle Regioni di punta del Paese, sia per la crescita del Pil che per la tenuta occupazionale. La Regione, dunque, sarà un interlocutore attento alle necessità del mondo della cooperazione».
Il viceministro all’Ambiente Vannia Gava nel suo videomessaggio, ha sottolineato la sfida della transizione ecologica: «Imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini si trovano in una fase in cui è fondamentale scegliere le strategie più promettenti e sostenibili per la transizione ecologica del Paese».
Un’organizzazione, quella di Confcooperative Alpe Adria, che è composta, oggi, da 395 imprese con oltre 82mila soci, quasi 13mila addetti per 565 milioni di euro di ricavi (dei quali, 344 milioni destinati al costo del lavoro). I settori più resilienti risultano essere quelli delle cooperative sociali e di quelle che si dedicano alla cultura e al turismo. La produzione e lavoro lascia sul campo il 52 per cento delle imprese e l’agricoltura il 34 per cento. «L’innovazione è un orizzonte al quale le imprese regionali, comprese quelle cooperative, devono guardare con sempre maggiore attenzione – ha aggiunto la Benini – e uno degli strumenti è certamente il Pnrr, ma la sua complessità rischia di non far intercettare le sue opportunità a molte cooperative e piccole imprese». E proprio al Pnrr è stata dedicata la seconda parte dell’Assemblea durante la quale è stato presentato il libro: “Non perdere un euro: vincere la sfida del Pnrr e attrarre nuovi investimenti” alla presenza dell’autrice, Lydia Alessio-Vernì (direttrice generale Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa Fvg; referente scientifica Cuoa per il Pnrr) e dell’economista Paolo Ermano, dell’Università di Udine, moderati dalla giornalista Rosalba Tello.
La vicepresidente nazionale di Confcooperative, Anna Manca, ha concluso l’Assemblea:
«Nelle sfide che ci attendono, l’Associazione deve essere vicina alle cooperative offrendo servizi di qualità per fornire un supporto adeguato nei percorsi della transizione ecologica e digitale, ormai ineludibili, affiancando la crescita delle imprese e del territorio».
Hanno portato i loro saluti ai presenti il vicepresidente regionale di Confcooperative Fvg, Luigi Piccoli; il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin; il Sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni con il vicesindaco Alessandro Venanzi. Presente, fra gli altri, anche l’onorevole Debora Serracchiani.