Giovani: 100 studenti della regione parlamentari europei per un giorno
Oltre cento studenti delle classi quarte e quinte delle scuole di secondo grado del Friuli Venezia Giulia, per un’intera giornata, hanno vestito i panni dei parlamentari europei.
Nell’Auditorium Comelli del palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine, si sono riunite le delegazioni di ragazzi e ragazze provenienti da otto scuole: l’educandato statale Uccellis, l’istituto statale superiore Malignani e il liceo scientifico Copernico di Udine, il liceo scientifico statale Grigoletti di Pordenone, il liceo scientifico Galileo Galilei di Trieste, l’ISIS Dante con i Licei Slataper e Duca degli Abruzzi di Gorizia e il Collegio del mondo unito di Duino.
Già ieri i ragazzi si erano riuniti, suddivisi in commissioni, per definire le varie Risoluzioni in tema di politica estera, ambiente, salute pubblica, sicurezza alimentare, parità di genere, diritti civili e giustizia, turismo e trasporti. Temi che sono stati dibattuti oggi nel corso dell’Assemblea generale, i cui lavori si sono svolti interamente in lingua inglese. Un’iniziativa promossa dall’Associazione “Parlamento Europeo giovani – European Youth Parliament”, con il supporto del Rotary Club Trieste e co-organizzata dalla Regione nell’ambito delle politiche giovanili e comunitarie.
“La Regione è orgogliosa di ospitare gli studenti in questo auditorium, sede in cui avviene l’esercizio dei diritti in condivisione con i ragazzi” è stato il commento di Roberta Clericuzio, responsabile istituzionale del progetto per la Regione Friuli Venezia Giulia, che ha sottolineato come “con questa iniziativa i ragazzi sono introdotti ad una riflessione sui diritti, sulla democrazia, sulle consultazioni e sull’importanza della politica”.
La stessa organizzazione dell’evento, che per la prima volta si è svolto a Udine dopo la precedente esperienza svoltasi a Trieste a febbraio, è affidata direttamente agli studenti, che quest’anno hanno delegato la regia a due studentesse del liceo Galilei di Trieste, Isabella Zampa e Anna Trost. “Era un nostro sogno nel cassetto organizzare questo evento” ha affermato con entusiasmo Isabella Zampa, così come entusiasta è stata la risposta delle scuole contattate in tutta la regione e che hanno aderito con le proprie delegazioni.
Il rapporto con le istituzioni europee viene stimolato dall’iniziativa facendo vivere ai ragazzi una simulazione dei lavori preparatori e dei dibattiti, con un risvolto diretto sia sulla conoscenza dei meccanismi che regolano l’Unione Europea, sia sulle competenze necessarie per affrontare tematiche complesse e avviare relazioni interpersonali in rappresentanza dei Paesi membri.
“I giovani ricevono una conoscenza di base sulle istituzioni europee dalla scuola – ha spiegato Anna Trost – ma qui sono sensibilizzati a dibattere su un problema, a comprendere quale istituzione può risolverlo, a sapere a chi rivolgersi, a chi chiedere fondi e le stesse persone che nel corso dell’iniziativa si occupano della parte accademica, allenano poi i facilitatori affinché possano insegnare tutto ciò ai delegati. È un’esperienza entusiasmante”.