Nasce la Fondazione Paolo Petrucco
Costituita come ente del terzo settore la fondazione d’impresa della ICOP di Basiliano dedicata alla memoria del suo fondatore
La ICOP ha dato vita alla sua nuova fondazione d’impresa “Fondazione Paolo Petrucco”, costituita come ente del terzo settore (ETS) il 28 dicembre 2022 e dedicata alla memoria del fondatore. La Fondazione raccorda le iniziative sociali e culturali del Gruppo nel territorio ed è complementare alle attività come società benefit. L’ente opera direttamente nello sviluppo di alcuni progetti (tra i quali la gestione della scuola Ireneo Dud Vocational Training Center in Sud Sudan) e finanzia e supporta iniziative a finalità culturale e sociale del territorio (tra i progetti finanziati, diversi festival culturali). La Fondazione ha inoltre istituito una borsa di studio al fine di sostenere una studentessa o uno studente per un periodo di studio all’estero nell’ambito dell’ingegneria civile.
Questa mattina nella Torre di Santa Maria a Udine, la Fondazione Paolo Petrucco è stata presentata dalla moglie Lina Zoffi, dai figli Vittorio (presidente ICOP) e Piero (amministratore delegato ICOP) e dai nipoti. Nel corso dell’incontro con la stampa Piero Petrucco ha così spiegato il senso di questa scelta: “Siamo nella Vetrina dell’ingegno e trovo il luogo molto adatto per presentare la fondazione intestata a una persona che nella vita ha sempre dimostrato fantasia e ingegno, due presupposti fondamentali per fare impresa. A ciò si aggiunge l’attenzione costantemente rivolta al ruolo sociale dell’impresa, con le modalità proprie di una generazione diversa dalla nostra e da quella dei nostri figli. Dalla saldatura di questi pilastri, ingegno e attenzione sociale, è derivata l’essenza della nostra impresa che proprio attraverso la fondazione pensiamo di coltivare. La sua creazione esplicita e formalizza ulteriormente un modello e conferma la volontà di impegnarsi al meglio delle nostre possibilità. Ci piace l’idea che la Fondazione sostenga, con il coinvolgimento di tutta l’impresa, progetti nei quali possiamo mettere al servizio la nostra operatività, in primis lo sviluppo della scuola Ireneo Dud in Sud Sudan. Ci proponiamo di sostenere anche interventi dalle finalità all’intersezione tra obiettivi sociali e culturali nei quali possiamo essere utili e coinvolgeremo un comitato scientifico di alto profilo per progettare i nostri interventi”.
Nella gestione della Fondazione saranno attivi anche i nipoti dell’ingegner Paolo Petrucco, che hanno partecipato alla presentazione. Giacomo Petrucco, incaricato di presiedere la Fondazione, ha commentato: “Per noi è importante mantenere viva la memoria di nostro nonno e dare continuità a una cultura e a uno stile, all’entusiasmo dell’intraprendere e all’idea dell’impresa come comunità e come soggetto sociale aperto. Siamo la quarta generazione in una vicenda familiare imprenditoriale; molti di noi perseguono strade diverse, ma pensiamo che il passaggio generazionale nel nostro caso significhi prima di tutto l’impegno a portare avanti in prima persona l’idea profonda che l’ha animata. Riteniamo che nella gestione dell’azienda sia fondamentale che prevalgano criteri tecnici e meritocratici interni, ma è comune la volontà di essere attivi negli impegni sociali e culturali, magari sviluppandoli anche in campi nuovi verso i quali ciascuno di noi si è naturalmente orientato e verso i quali abbiamo sempre trovato l’entusiastica curiosità di nostro nonno. Vogliamo proteggere l’anima di quell’impresa nel tempo, specialmente in un momento di evoluzione e già la trasformazione in società benefit è stato un modo per farlo. Dal punto di vista dell’azienda, penso che lo strumento di un ente del terzo settore sia il più indicato per svolgere questo tipo di attività”.
Francesco Petrucco, impegnato anche nell’ufficio tecnico dell’impresa, ha ricordato la figura del fondatore del gruppo: “Alla ICOP tutti hanno conosciuto il nonno Paolo, alcuni hanno partecipato in prima persona alle sue avventure lavorative, altri attraverso i racconti e a volte le “leggende” sulle sue innovazioni, le sue imprese. L’ingegner Paolo, come veniva da molti chiamato durante le sue quotidiane visite in cantiere o in ufficio, si confrontava con tutti, e a tutti trasmetteva il senso di responsabilità verso l’impresa e al tempo stesso faceva sentire l’importanza di ciascuno nella crescita della stessa. Il coinvolgimento e la capacità di ascoltare i propri collaboratori hanno fatto sì che la “gente di ICOP” facesse propri i principi in cui lui profondamente credeva in ambito lavorativo e in quello sociale, dove con discrezione era sempre pronto a mettersi in prima fila per poter essere d’aiuto. Il tronco dell’albero, simbolo della scuola che sosterrà la fondazione e a lui dedicato dalla popolazione locale, può in qualche modo rappresentare proprio il nonno, l’ingegner Paolo. Il tronco, saldo, che ha dato vita a rami e foglie, ciascuno con la propria storia e destinazione, ma orgogliosi e felici di essere coinvolti nella realizzazione di tali ideali”.
Renato Bernardi ha infine concluso: “È per me un grande onore mettere a disposizione la mia professione come organo di controllo della Fondazione Paolo Petrucco. I figli e nipoti di Paolo hanno evidenziato molto bene lo spirito della Fondazione che porta il nome di Paolo Petrucco, ma voglio solo ricordare che ho avuto la fortuna di essere vicino a Paolo in diverse situazioni per lui imprenditoriali e per me professionali ed in ogni situazione con il suo entusiasmo sempre presente non dimenticava mai l’attenzione all’aspetto sociale. Esigente con se stesso e con le persone che con lui collaboravano, trasferiva sempre l’energia che necessitava per raggiungere gli obbiettivi. L’etica è stata il minimo comun denominatore delle cose che faceva. Sarà mia cura fare quanto riuscirò per veicolare, tramite la fondazione a lui intitolata, i principi alla base della sua vita”.
Foto anteprima: Paolo Petrucco in Sud Sudan