Diabete a ruota libera
In regione 6,2 cittadini su 100 soffrono di diabete, ma un numero pari a un terzo dei diagnosticati, non lo sa
Pedalata amatoriale che dal 1° al 3 settembre, toccherà 15 località della nostra regione tra Udine, Gorizia, Spilimbergo e Trieste
Oggi prevale la disponibilità di alimenti ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi a basso prezzo e l’indifferenza verso gli stili di vita sani: lo dice il Profilo di salute ed equità 2020 Fvg da poco pubblicato
Sono aperte le iscrizioni per partecipare a “Diabete a ruota libera”, tre giorni di pedalata non agonistica ideata ed organizzata da C.R.A.D. FVG – ODV (Coordinamento Regionale Associazioni Diabetici) in collaborazione con i professionisti della Rete diabetologica regionale e con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia. Dal 1° al 3 settembre, alcune delle più belle località naturalistiche e storiche del nostro territorio saranno festosamente invase da gruppi di ciclisti amatoriali e appassionati di tutte le età per diffondere un messaggio che coniuga l’importanza della prevenzione e degli stili di vita sani, con gli ultimi traguardi raggiunti dalle nuove tecnologie e dai farmaci innovativi affinché chi soffre di diabete possa svolgere un’attività sportiva efficace in sicurezza.
Il Friuli Venezia Giulia conta oltre 100 mila persone affette da diabete (circa 6,2 persone su 100), ma un terzo dei diagnosticati non sa ancora di soffrirne. La diagnosi tardiva del tipo 2 può avvenire quando la persona ha già sviluppato una o più complicanze, mentre per il tipo 1, può avvenire in chetoacidosi, con grave rischio della vita della persona stessa. Conoscere i sintomi di questa malattia, così largamente diffusa, può prevenire situazioni di grave pericolo con effetti positivi sui pazienti e sulle loro famiglie e con un notevole risparmio per il Servizio Sanitario.
L’allarme emerge dal “Profilo di salute ed equità 2020 Regione Fvg”, recentemente pubblicato, allegato al Piano Regionale Prevenzione 2020-2025: cresce il numero di soggetti con elevato indice di massa corporea e la correlazione tra il peso e le patologie croniche è sempre più evidente. Purtroppo, le politiche socioeducative e alimentari non contribuiscono a invertire la rotta, tutt’altro: peggiorano gli stili di vita correlati ad abitudini alimentari non adeguate e sono piuttosto scarse le percentuali di persone che praticano attività fisica».
Da qui l’idea di dare vita a “Diabete a ruota libera”, giunto alla seconda edizione, tre giorni di divertimento ed educazione per sensibilizzare e informare i cittadini, al motto “IL DIABETE TEME CHI FA SPORT” tappa dopo tappa tra Udine, Gorizia, Spilimbergo e Trieste, sulle azioni corrette e i comportamenti virtuosi da adottare per prevenire il diabete tipo 2 e ritardarne le complicanze, promuovendo l’attività fisica, le corrette abitudini alimentari e, nello stesso tempo, scoprendo come i farmaci innovativi e la tecnologia permetta oggi a chi è affetto da diabete di migliorare la qualità della vita permettendo anche, grazie alla conoscenza/competenza acquisita, di raggiungere traguardi personali e sportivi un tempo impensabili.
Il progetto mira a evidenziare l’importanza di stili di vita adeguati volti a promuovere e gestire le patologie croniche, ma anche a diffondere un messaggio educativo e a far comprendere come, per molte patologie croniche, l’approccio debba essere di tipo integrato: sanitario, sportivo, educativo, alimentare e, perché no, anche urbanistico. La crescita costante della prevalenza di questa malattia, infatti, pone seri interrogativi sulla tenuta del sistema sanitario e per garantire la sostenibilità del sistema, è necessario che anche le politiche urbanistiche promuovano città in cui la mobilità attiva è possibile in sicurezza.
«”Diabete a ruota libera” – spiega Elena Frattolin, presidente del Crad – è una pedalata di sensibilizzazione e nello stesso tempo un evento inclusivo a 360° che impegnerà ciclisti amatoriali nelle tappe più lunghe (da 60 a 100 chilometri) così come cittadini sensibili alla tematica o con diverse capacità che potranno pedalare per tratti più brevi. Sarà inoltre possibile noleggiare e-bike per partecipare a una o a tutte le tappe. La “pedalata amatoriale” attraverserà tutta la regione in 3 giorni, partendo da Tolmezzo per arrivare a Udine al terzo giorno dopo aver toccato 15 cittadine. Il progetto vede la collaborazione attiva della rete diabetologica regionale, nonché dei medici, dietiste, infermiere dei singoli centri diabetologici che nelle diverse tappe in tutte le città attraversate daranno il loro contributo divulgativo sul diabete, sulle sue complicanze, sulle modalità di prevenzione e di diagnosi precoce e sugli stili di vita sani che permettono di prevenire non solo il diabete, ma anche molte patologie metaboliche e cardiovascolari e contrastare il fenomeno dell’obesità, sempre più diffuso anche tra i più giovani. Sarà, inoltre, possibile misurare la glicemia e la pressione arteriosa alle persone che lo desiderano, grazie alle infermiere e alla consolidata collaborazione con la Croce Rossa Italiana».
Per chi non ama la bicicletta ci sarà un’alternativa: «In ciascuna giornata – precisa il vice presidente Crad, Luca Birri – è prevista un’escursione a piedi (6 km) volta a far conoscere e valorizzare il nostro territorio. Il primo giorno ci saranno due possibilità, un gruppo partirà da Tolmezzo e uno da Cividale, il secondo giorno si partirà da Staranzano e il terzo giorno si partirà da Spilimbergo I percorsi sono tutti circolari, una guida storico/naturalistica accompagnerà gli escursionisti per un’iniziativa patrocinata anche da Federsanità Anci, 10 mila passi di salute».
Iscrizioni: https://forms.gle/1WMXBTJ5tX9F9nnj9
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