Gelato artigiano: estate di soddisfazione per i gelatieri friulani
Il presidente Giorgio Venudo: «I turisti hanno dimostrato di apprezzare il gelato di qualità. I costi di produzione aumentati anche nel corso della stagione»
L’estate non ha deluso le attese dei gelatieri artigiani del Friuli Venezia Giulia che archiviano una stagione «di generale soddisfazione», commenta il presidente regionale dei gelatieri di Confartigianato Fvg, Giorgio Venudo. Una categoria che conta 332 imprese in regione, per 1.300 addetti.
«Nonostante l’estate abbia avuto un meteo instabile e l’inflazione stia facendo sentire i suoi effetti, perché è evidente che le persone in generale hanno meno disponibilità economiche, il consumo del gelato di qualità ha dato soddisfazione sia in spiaggia che nelle città – prosegue il presidente -. A un prodotto buono, gustoso, realizzato con arte e passione non si dice di no. Chi sa lavorare e ha adottato le buone strategie, ha lavorato».
Venudo non nasconde che sul gelato 2023 hanno pesato i rincari delle materie prime che «in molti casi sono arrivati al 30%, con aumenti che si sono verificati anche nel corso della stagione: un chilo di zucchero all’ingresso a giugno lo pagavamo 1,35 euro più Iva, a fine stagione si è arrivati a comprarlo a 1,50 euro più Iva», esemplifica. Tuttavia, aggiunge, «il Friuli Venezia Giulia è la regione in Italia che ha ancora il prezzo più basso per un chilo di gelato, il cui prezzo varia tra i 18 e 22 euro, a fronte di costi che nelle altre regioni schizzano tra i 25 e i 27 euro al chilo».
Sul litorale il mese di settembre porta con sé un prolungamento della stagione che per il gelato arriva fino alla metà del mese, per soddisfare i palati soprattutto dei tedeschi e di turisti provenienti dai Paesi dell’Est Europa che «quest’anno si sono visti in gran numero», sottolinea Venudo