“A scuola con A.B.C.” riparte con l’inizio del nuovo anno scolastico
A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo rinnova il progetto “A scuola con A.B.C: educazione e formazione alla cultura del volontariato e dell’inclusione”, al suo terzo ciclo. Il progetto, co-organizzato con il Comune di Trieste e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, gode del sostegno di Crédit Agricole Italia, Istituto che è già al fianco di A.B.C. e molti dei suoi progetti da diversi anni.
Dopo il riscontro positivo registrato nello scorso anno scolastico, A.B.C. ritorna nelle classi con l’inizio del nuovo anno scolastico per educare bambini e adolescenti alla diversità e avvicinarli al mondo del volontariato.
Riparte “A scuola con A.B.C.”, il progetto di A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo che porta all’interno delle scuole il tema della diversità e del volontariato, per trasmettere ai bambini e agli adolescenti l’importanza del rispetto verso l’altro e verso sé, dell’aiuto reciproco e la valorizzazione dell’unicità di ciascuno. Al fianco di A.B.C. sono la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che ha premiato il progetto con un finanziamento attraverso i bandi del settore, e il Comune di Trieste, co-organizzatore dell’iniziativa che supporta l’Associazione nei rapporti con le Scuole e il territorio. A sostenere la campagna in questo nuovo anno è anche Crédit Agricole Italia, che già dal 2018 appoggia A.B.C. nelle proprie attività, a conferma della sensibilità dell’Istituto nei confronti dei valori etici e sociali condivisi da A.B.C.
Nel corso del prossimo anno scolastico 2023/24, A.B.C. si prepara a riproporre nelle scuole il percorso (già attivo per due cicli negli anni precedenti) di sensibilizzazione, curato dalla psicologa e psicoterapeuta Angela Camelio, che per A.B.C. si occupa anche delle attività all’interno del reparto a supporto dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
Le adesioni per l’anno in corso sono appena iniziate e già 5 sono gli istituti che accoglieranno il progetto. Durante lo scorso anno scolastico, 2022-2023, “A scuola con A.B.C.” ha coinvolto 11 scuole di Trieste (1 dell’infanzia, 3 primarie, 4 secondarie di primo grado e 3 secondarie di secondo grado), per un totale di 65 classi e di circa 1.300 studenti, nel corso di un numero complessivo di 210 incontri: numeri importanti che testimoniano una crescita del progetto, a fronte dell’anno precedente (2021-2022), il primo, che ha coinvolto 39 classi e 700 studenti (di 3 scuole secondarie di secondo grado, 2 secondarie di primo grado e 6 primarie) in 98 incontri programmati.
Beneficiari indiretti di questi interventi sono anche i genitori e le famiglie degli alunni coinvolti, che si attestano a un totale di circa 2.600 persone.
GLI INCONTRI DI “A SCUOLA CON A.B.C.”
Per il nuovo anno scolastico, A.B.C. propone 3 incontri, della durata di un’ora ciascuno, con ognuna delle classi che hanno aderito all’iniziativa. Il primo incontro è dedicato al racconto delle esperienze di volontariato in reparto, a contatto con bambini che nascono con difficoltà, allo scopo di far comprendere agli alunni, attraverso il vissuto e le testimonianze dei volontari, quanto l’aiuto donato in maniera disinteressata a una persona in condizioni di fragilità possa essere fondamentale e gratificante non solo per chi lo riceve, ma anche per chi lo offre. In questo modo, i giovani studenti scoprono quale sia la realtà dei bambini ricoverati nel reparto di chirurgia del Burlo e delle loro
famiglie, e possono apprezzare con più consapevolezza il valore del volontariato.
Negli incontri successivi, viene dato spazio ad attività più dinamiche e partecipative, come il role-playing: giochi di ruolo durante i quali gli studenti sono chiamati a inscenare una “giornata tipo” all’interno del reparto di chirurgia. Gli allievi si trovano quindi a mettersi nei panni del medico, dell’infermiere, del paziente, del genitore, dell’insegnante di reparto o dei volontari di A.B.C. In questo gioco di immedesimazione i bambini e gli adolescenti entrano a contatto con le emozioni che si vivono in reparto e sviluppano empatia nei confronti dei bambini con difficoltà. Attraverso i giochi di ruolo e i momenti di introspezione si innesca una riflessione sull’accettazione della diversità, che va vissuta come un valore aggiunto, che rende unico ogni individuo. Infine, non mancano attività ludiche e creative, come la personalizzazione delle borse o delle magliette donate da ABC con citazioni e riflessioni sui temi del volontariato e della diversità.
Il racconto delle esperienze di reparto e, soprattutto, il role-playing fanno sì che gli alunni si identifichino nel vissuto dei piccoli pazienti fino a farlo proprio e a voler intervenire attivamente per mandare un messaggio di sostegno, di solidarietà e di vicinanza ai bambini di A.B.C. Si crea così una connessione tra le attività in reparto e le scuole, che passa attraverso lo scambio tra l’esperienza dei bambini chirurgici e i giovani studenti coinvolti. In questo modo, la realtà del reparto esce dall’ospedale, entra nella quotidianità delle persone e, attraverso la conoscenza, consente di ampliare la rete di sostegno ai bambini di A.B.C.
LA COLLABORAZIONE TRA A.B.C. E CRÉDIT AGRICOLE ITALIA
Crédit Agricole Italia riconosce in questa reciproca connessione tra ospedale, scuole e famiglie, e tra piccoli pazienti e studenti, il valore aggiunto di questo progetto e sostiene l’impegno per il benessere dei bambini chirurgici durante tutto l’iter di cura che li vede coinvolti. Il progetto sostenuto tocca infatti anche l’accoglienza nelle Case A.B.C. e il sostegno emotivo e psicologico in reparto Crédit Agricole Italia è al fianco dei bambini chirurgici e delle loro famiglie sin dal 2018. Nel corso degli anni, l’Istituto ha garantito il proprio sostegno attraverso interventi mirati e differenziati che coprono le varie fasi del percorso di cura e di crescita, a conferma della volontà di accompagnare i
bambini nelle cure e nella vita, dentro e fuori dal reparto. Nel 2018, attraverso il pay-roll giving, Crédit Agricole ha avviato un nuovo modello per sostenere un percorso particolarmente importante per A.B.C., il “Progetto di sostegno psicologico dalla diagnosi prenatale” all’interno dell’IRCCS Burlo Garofolo. Nel 2020, l’Istituto ha esteso il proprio supporto all’accoglienza, contribuendo all’apertura della quarta Casa ABC (Via della Sorgente). L’anno successivo è stato vicino ad A.B.C. sostenendo il progetto di supporto emotivo in reparto e a distanza e ha garantito così ai bambini chirurgici e alle loro famiglie una continuità nell’accompagnamento psicologico tra un intervento e l’altro e dopo il
rientro a casa, in un periodo delicato come quello post-pandemico. Nel 2022, l’Istituto ha garantito il proprio sostegno al progetto Tutela e diritti, che aiuta le famiglie a conoscere e garantire i diritti dei bambini con disabilità attraverso specifiche informazioni fornite da professionisti del settore. Grazie a questo progetto sono stati realizzati un ciclo di webinar gratuiti, una nuova guida informativa e il
servizio di approfondimento e supporto legislativo “L’avvocato risponde” per chi affronta quotidianamente un cammino al fianco della disabilità.
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Giusy Battain, Direttrice di A.B.C., sottolinea l’importanza della diffusione della cultura del volontariato tra i giovani come primo passo per l’inclusione sociale e l’abbattimento di ogni barriera o pregiudizio. «Il volontariato – afferma – è un atto di grande forza sociale perché genera valore: abitua al dono, all’empatia, alla vicinanza e produce un benefico effetto domino, contagiando anche chi non lo vive in prima persona. Produce un profondo cambiamento sociale attraverso la solidarietà che anima le sue relazioni, creando un ambiente inclusivo. Questo permette a ciascuno di essere sostenuto nelle proprie fragilità e valorizzato nei propri punti di forza. Sensibilizzare i giovani al
volontariato significa far nascere in loro il desiderio di crescere attraverso l’aiuto che possono donare agli altri. Ringraziamo le istituzioni (Comune di Trieste e Regione) e Crédit Agricole Italia per affiancarci in questo cammino di sensibilizzazione e per credere con tanta sensibilità nel valore sociale ed educativo di questa iniziativa».
Educare i giovani al volontariato e all’inclusione significa contribuire alla crescita di futuri cittadini con uno spiccato senso civico, disposti a donare il proprio tempo e le proprie energie per migliorare la qualità della vita delle persone bisognose di assistenza e attenzione – ha dichiarato Maria Teresa Innocente, direttrice regionale di Crédit Agricole Italia – Con questa visione e con questo spirito Crédit Agricole Italia ha scelto di continuare ad affiancare ABC Burlo, riaffermando il precedente impegno avviato nel 2018 da FriulAdria.
Chi è A.B.C.
A.B.C. è nata nel 2005 a Trieste da due genitori che hanno affrontato un lungo percorso chirurgico per il loro bambino. Oggi è un’organizzazione ben strutturata che aiuta tutti i bambini che devono affrontare complessi percorsi di cura all’interno dell’ospedale materno infantile Burlo Garofolo di Trieste. A.B.C. opera perché questi bambini e le loro famiglie possano sentirsi supportati in maniera continuativa e trovino nell’Associazione un punto di riferimento costante; e perché il “prendersi cura” coinvolga nella piena completezza ogni aspetto del percorso del bambino e della famiglia.
A.B.C. accoglie gratuitamente le famiglie durante il ricovero dei loro bambini in cinque case a Trieste, offre sostegno psicologico ed emotivo in reparto e fuori, accompagnando le famiglie durante tutto il percorso di cura e anche dopo il rientro a casa. A.B.C., inoltre, sostiene il Burlo donando strumentazione specialistica, supportando la ricerca scientifica e la formazione degli operatori.
Foto anteprima: ABC staff e volontari