Bonus Casa 2023
Il 2023 sta volgendo al termine, ragione per cui è bene sapere quali sono i bonus casa ancora attivi.
I bonus casa sono una serie di agevolazioni fiscali previste dal governo per incentivare gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici. I bonus casa 2023 possono ancora rappresentare un’opportunità di risparmio per chi deve acquistare casa, ristrutturarla o effettuare lavori di riqualificazione, ma per usufruirne al meglio è importante conoscere i requisiti, le caratteristiche e le scadenze di ogni bonus. Ecco, quindi, il vademecum di Consumatori Attivi che vuole aiutare i cittadini a meglio comprendere quali sono i bonus, come funzionano, a chi sono rivolti e fino a quando è possibile richiederli.
Ricordiamo come il nostro Paese ha promosso in questi anni diverse opportunità per agevolare l’avvio di lavori edilizi e la ristrutturazione della propria abitazione, aggiungendo una serie di provvedimenti per sostenere anche l’acquisto della prima casa. Agevolazioni che nel tempo sono cambiate e che ora comprendono diverse varianti del Superbonus (al 110% o al 90%), aggiungendo o eliminando altri incentivi.
La Legge di Bilancio 2023 ha ridotto il tetto di spesa per il Bonus mobili (da 10.000 euro nel 2022 a 8.000 euro per il 2023) ed ha introdotto il nuovo Bonus casa green. Le altre agevolazioni edilizie, come il Bonus ristrutturazione, l’Ecobonus, il Sismabonus e il Bonus verde, hanno mantenuto le stesse aliquote, ad eccezione del Bonus facciate, che è stato eliminato.
Ma come orientarsi con tutte queste modifiche? Facciamo un po’ di chiarezza sulle ultime novità riferite alle agevolazioni edilizie nel 2023.
Bonus prima casa
Per agevolare l’accesso al mutuo prima casa per i giovani di età inferiore a 36 anni, il Decreto Legge “Sostegni bis” nel 2021 ha istituito una serie di incentivi fiscali. Queste agevolazioni sono in vigore per gli atti stipulati fino al 31 dicembre 2023 e rappresentano un sostegno all’incertezza che accompagna i più giovani nella scelta di un mutuo under 36 per l’acquisto della prima abitazione.
I beneficiari devono avere meno di 36 anni e un ISEE annuale inferiore a 40.000 euro, calcolato sui redditi e il patrimonio dell’anno precedente. Devono anche stabilire la loro residenza nel Comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto e non possedere altre case con agevolazioni prima casa nel territorio nazionale. Le agevolazioni si applicano a diverse categorie catastali di immobili, escludendo quelli di tipo signorile, in ville o di pregio storico, e possono essere utilizzate per varie tipologie di atti immobiliari idonei.
Il bonus include esenzioni dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale per le transazioni immobiliari non soggette all’IVA. Per le transazioni soggette all’IVA, è previsto un credito d’imposta pari all’IVA versata al venditore. Questo credito può essere utilizzato per ridurre altre imposte o compensato tramite modello F24.
Superbonus
Il Superbonus in Italia, sebbene soggetto a varie modifiche e scadenze, conserva la sua centralità nel 2023. Con un’approvazione entro il 25 novembre 2022 e la presentazione della Cila entro il 31 dicembre 2022, i condomini possono ancora usufruire del Superbonus al 110%.
Tuttavia, dal 1° gennaio 2023, l’aliquota è scesa al 90%, ma alcune deroghe consentono ai condomini di continuare a beneficiare del 110% se rispettano le scadenze stabilite. Gli interventi ammissibili includono isolamento termico, sostituzione dei climatizzatori invernali e interventi antisismici, con la possibilità di aggiungere misure di efficienza energetica, impianti solari e altro.
Questo beneficio si applica a condomini e a persone fisiche che possiedono edifici con due o quattro unità immobiliari. Per le villette, nel 2023, si applica il Superbonus al 90% se la casa è la prima abitazione del contribuente e il reddito rientra in determinati limiti. Chi ha completato il 30% dei lavori entro settembre 2023 può ancora usufruire del 110% fino a fine 2023.
Bonus ristrutturazione
Il Bonus ristrutturazione casa nel 2023 presenta un caso diverso. È stato esteso fino al 2024, offrendo una detrazione del 50% su tutte le spese sostenute per lavori di manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, riguardanti un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Questa agevolazione copre la sostituzione di tetti, infissi esterni, serramenti e persiane, compresa la possibilità di modificare il materiale o la tipologia degli infissi stessi. In questo modo, i proprietari di immobili possono ancora beneficiare di un significativo sconto per migliorare e ristrutturare la loro casa fino al prossimo anno.
Sismabonus
Spostiamoci ora al Sismabonus, l’incentivo che sostiene i lavori finalizzati a ridurre il rischio sismico in un’abitazione. Il requisito principale è l’aumento della classe sismica dell’edificio, il quale determina l’ammontare della detrazione, variando dal 50% all’85% a seconda di diversi fattori.
Fino al 31 dicembre 2024, sarà possibile ottenere importanti sconti fiscali per migliorare la sicurezza sismica degli edifici, con l’entità dello sconto dipendente dalla posizione e dalla natura dei lavori.
Ecobonus
L’Ecobonus riguarda lavori di efficienza energetica negli edifici e offre detrazioni del 50% o del 65%, a seconda della tipologia della ristrutturazione. Questi possono includere isolamento, sostituzione di pavimenti, finestre e infissi, impianti fotovoltaici, modifiche ai condizionatori, installazione di serrande e zanzariere e l’acquisto di caldaie.
È fondamentale inviare una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori. Questo beneficio rimane attivo fino a dicembre 2024, dopodiché la detrazione scenderà al 36% con un limite di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare. Il governo ha inoltre annunciato limitazioni per le fasce di reddito più elevate.
Bonus barriere architettoniche
Il Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato prorogato fino al 2025 e offre una generosa detrazione del 75%. Questo beneficio si applica a tutte le spese legate alla rimozione di ostacoli alla mobilità all’interno degli edifici, con un limite di spesa che varia da 30.000 a 50.000 euro, in base al tipo di edificio coinvolto.
Inoltre, è importante notare che non è necessario che l’immobile sia di proprietà o abitato da persone disabili o anziane. Questo rende possibile utilizzare il bonus anche per ristrutturare parti della casa, come il bagno o gli infissi, rendendola accessibile a tutti. Il tasso agevolato del 75% è valido fino al 31 dicembre 2025 e, nel 2023, può aumentare al 90% se collegato a interventi beneficiati dal Superbonus.
Bonus mobili
Il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici è destinato ai proprietari di immobili sottoposti a ristrutturazione. L’importo massimo ammissibile è di 8.000 euro per il 2023, ridotto a 5.000 euro nel 2024, comprensivo delle spese di trasporto e montaggio. Questo beneficio deve essere distribuito in 10 rate annuali.
L’Agenzia delle Entrate specifica che il bonus spetta esclusivamente al contribuente che richiede la detrazione per le spese di recupero del patrimonio edilizio. Ad esempio, se le spese di ristrutturazione sono sostenute da un coniuge e quelle per l’arredo dall’altro, nessuno dei due ha diritto al bonus.
Bonus casa green
Il Bonus casa green 2023 è un incentivo fiscale che agevola l’acquisto di immobili con classe energetica A o B, offrendo una detrazione del 50% dell’IVA. Questo beneficio viene spalmato in 10 rate annuali, a partire dall’anno in cui sono sostenute le spese.
L’acquisto deve avvenire entro il 31 dicembre 2023 ed è rivolto alle persone fisiche soggette a IRPEF, escludendo le società di capitali e gli enti non commerciali. Per essere idonei, gli acquirenti devono procurarsi un’abitazione di classe energetica da A1 ad A4 o B direttamente dalle imprese costruttrici, accompagnata dall’Attestato Prestazione Energetica (APE).
Bonus verde
I Bonus prima casa 2023 comprendono anche il Bonus Verde, che offre una detrazione IRPEF del 36% per le spese di sistemazione a verde di aree di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; oppure, la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Questo beneficio è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, con un limite di spesa massimo di 5.000 euro per unità immobiliare.
L’incentivo copre anche tutti gli interventi eseguiti da un condominio, con un aumento proporzionale del tetto di spesa, poiché il limite di 5.000 euro viene moltiplicato per ogni unità immobiliare nell’edificio. Ad esempio, in un condominio con 15 appartamenti, il limite di spesa diventa 75.000 euro e la detrazione massima 27.000 euro.
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di cumulare il Bonus Verde su più immobili, consentendo a una stessa persona di usufruire della detrazione per lavori su diverse proprietà.
Scritto da Barbara Venuti
Vicepresidente Consumatori Attivi
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