Comune e Regione uniti per il cinema Centrale di Udine
Il Sindaco Alberto Felice De Toni e l’Assessore alla Cultura e Istruzione Federico Pirone hanno partecipato nel pomeriggio di lunedì 30 ottobre al sopralluogo al Cinema Centrale a Udine insieme al Presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga e al vicepresidente della Regione delegato alla Cultura Mario Anzil, oltre che ai vertici di IUSA, la società proprietaria dell’immobile e il presidente del CAV Francesco Pitassio. In collegamento da Tokyo era presente il responsabile del CEC Thomas Bertacche.
“Abbiamo allocato le risorse per salvare il cinema Centrale, un’operazione che non rappresenta solo un’occasione di valorizzazione di un luogo storico ma che mette in campo energie per dare nuove prospettive alla città. Continuiamo a lavorare in stretta sinergia con le Amministrazioni locali a favore della comunità“. Lo ha annunciato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine del sopralluogo.
Per Fedriga il Centrale “deve trovare una nuova vita, utile quindi il coinvolgimento dei soggetti che potranno riempire di contenuti la struttura e su questo fronte dobbiamo lavorare. Servono iniziative innovative perché oltre a mettere in salvo la struttura sono necessari i contenuti; sul territorio insistono già delle realtà che vi operano con un alto livello qualità ma questi aspetti vanno potenziati“.
“Il Centrale è un edificio storico, l’ultima ridotta romantica dei cinema di città a Udine ed è quindi un presidio culturale da salvare – ha indicato il vicegovernatore delegato alla Cultura, Mario Anzil -; la Regione Friuli Venezia Giulia intende fare la sua parte e stanzierà le risorse necessarie per l’acquisto e per la ristrutturazione. Per l’operazione destineremo 2 milioni di euro che saranno impegnati entro novembre. La convenzione sarà siglata con il Centro Arti Visive (Cav) che gestisce anche il “Visionario” ed è composto da tre soci: il Centro espressioni cinematografiche (Cec), la Cineteca del Friuli e il Comune di Udine“.
“Ringrazio il Presidente Massimiliano Fedriga e il Vicepresidente Mario Anzil per il recupero di un prezioso patrimonio sotto il profilo culturale per la città di Udine. Come Amministrazione non possiamo non evidenziare come il CEC stia portando avanti una politica di grande valorizzazione delle arti visive, con numerose iniziative tra cui il Far East Film festival, eccellenza della città di Udine e del territorio regionale, ma oramai anche a livello nazionale e non solo“, il commento del Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni a margine del sopralluogo al Cinema Centrale insieme ai vertici della Regione FVG. “La strada intrapresa guarda dritta a un futuro in cui il Cinema Centrale svolge un ruolo determinante per la Cultura cittadina e di questo non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione”, conclude il Sindaco De Toni
“Avevamo subito auspicato un progetto a lungo termine. Siamo molto soddisfatti di aver lavorato insieme alla Regione per portare a casa un risultato di valore per tutto il territorio” commenta l’Assessore alla Cultura Federico Pirone.
“Dopo il salvataggio in extremis dei primi di settembre, che abbiamo raggiunto grazie all’interlocuzione di tutti gli attori e la disponibilità della proprietà di adeguare il canone d’affitto, oggi finalmente mettiamo le basi per un progetto a lungo termine. Ringraziamo la Regione per questo fondamentale passo compiuto ed è importante che sia avvenuto per un progetto di sviluppo culturale. La collaborazione tra istituzioni, indipendente dal colore politico, è e sarà fondamentale per dare respiro ai progetti di sviluppo per Udine e Friuli”. Queste le parole dell’Assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone.
Il Comune si era già reso protagonista di una interlocuzione, negli scorsi mesi, tra la Regione, il CEC, l’Agis e la IUSA, la società che è proprietaria dell’immobile, per scongiurare la chiusura. Il confronto tra tutte le parti era andato a buon fine, raggiungendo un accordo per il prosieguo del rapporto con il CEC, evitando l’ennesima chiusura di una sala cittadina. Adesso grazie all’interesse della Regione, che ha promesso di investire per la ristrutturazione e l’acquisto della sala, la strada appare ancora più in discesa.