Al via le riprese di “Albatross”, ispirato alla vita del giornalista triestino Almerigo Grilz
Scritto e diretto da Giulio Base
Giancarlo Giannini e Francesco Centorame i protagonisti, in un film prodotto da One More con Rai Cinema e con il sostegno di FVG Film Commission – PromoTurismoFVG, che sarà girato tra Trieste e la Puglia
È stato battuto ieri, mercoledì 8 novembre, il primo ciak del film “Albatross”, una produzione One More con Rai Cinema e il sostegno della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG. Alla regia dell’opera, liberamente ispirata alla biografia del giornalista triestino Almerigo Grilz, Giulio Base, di cui si ricordano gli ultimi contributi per il cinema “Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma” (2021), “Il maledetto” (2022) e “À la recherche” (2023).
In questo viaggio cinematografico che inizia dagli anni ’70, si ripercorre la storia di due giovani i quali, partendo da posizioni politiche opposte, sviluppano amicizia e rispetto reciproci: Almerigo (interpretato da Francesco Centorame) e Vito (personaggio di fantasia a cui, nella parte del film ambientata i giorni nostri, dà vita Giancarlo Giannini).
Almerigo realizzerà il sogno di fondare con due amici un’agenzia di stampa indipendente, la Albatross – come la poesia omonima di Baudelaire o la ballata di Coleridge sul ‘Vecchio Marinaio’, ma soprattutto come l’uccello con le ali più grandi del mondo. Una start up ante litteram, fondata da tre ragazzi che con curiosità, ingenuità e coraggio vogliono raccontare in prima linea, senza filtri, il mondo. Amerigo diventerà così un cronista e cine-reporter di guerra di livello internazionale, testimone di conflitti globali, e perderà la vita sul campo di battaglia a soli 34 anni nel 1987 in Mozambico, filmando in soggettiva la sua stessa morte. Vito, invece, avrà un’importante carriera nei media che lo vede attivo ancora oggi.
Albatross offre una riflessione sulla memoria, l’amicizia e il coraggio di perseguire la propria missione, anche a costo della vita. Le riprese del film, iniziate, come detto, ieri, proseguiranno fino al 15 novembre a Trieste, immortalando il Molo Audace, la stazione centrale, il piazzale di San Giusto e l’edicola di via di Tor Bandena, chiusa ormai da tempo, ma che ben si presta per un’ambientazione anni ’70/’80. La troupe si sposterà poi in altre regioni italiane per concludere le riprese.
Foto: Trieste, Molo Audace