Nucleode, un centro d’innovazione in Friuli (e a Gorizia)
A Gorizia, vicino al parco della Rimebranza, il Friuli ha una start-up dove prendono vita innovazioni teconlogiche nel settore biomedicale. Si chiama Nucleode, è stata fondata nel 2017 da alcuni trentenni ed è all’avanguardia nel settore che gli addetti ai lavori hanno ribattezzato come “Smart Health”, ovvero l’applicazione delle tecnologie digiali e informatiche al settore sanitario. Per fare un esempio, i cervelloni goriziani hanno sviluppato una piattaforma informatica che offre supporto al progetto di ricerca Bambino Critico Fvg, condotto in collaborazione con l’ospedale materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, che di recente è stata adottata anche dai pediatri dell’azienda sanitaria universitaria di Udine, dall’ospedale Gaslini di Genova e, da poche settimane, anche dal Policlinico Gemelli di Roma.
Inoltre, grazie ad un accordo niente meno che con la Microsoft, ora Nucleode sta effettuando ricerche che possano implementare la realtà virtuale nella chirurgia, cosa che permetterebbe di effettuare tentativi preliminari su un determinato organo o, in un futuro ancora fantascientifico, permettere operazioni a distanza. Daniele Piccolo è l’amministratore delegato della start-up ed ha una doppia laurea in medicina e ingegneria.Quest’ultimo ha spiegato come il principale interesse sia quello appunto di dare vita a una grande sperimentazione delle nuove tecnologie nella medicina, in modo poi da poterle introdurre nella sanità pubblica, avviando anche collaborazioni importanti per dare più risorse e più peso al progetto. Un polo di innovazione in un Paese come l’Italia da sempre accusato di arretratezza.