Confapi FVG: Massimo Paniccia incontra Domenico Lione, nuovo prefetto di Udine
Nei giorni scorsi il Presidente di Confapi FVG, Massimo Paniccia, ha ricevuto nella sede dell’associazione il nuovo prefetto di Udine, Domenico Lione.
L’incontro è stato occasione per un giro d’orizzonte sullo stato dell’economica della provincia di Udine e del Friuli Venezia Giulia in generale, con particolare riguardo al tessuto delle piccole e medie industrie.
Per il suo ruolo di associazione di categoria e per la solidità e diffusione dei rapporti con il mondo delle imprese Confapi FVG – ha dichiarato Paniccia – può mettere a disposizione del rappresentante del Governo un considerevole bagaglio di esperienze e di conoscenze sulla consistenza e attività del sistema produttivo e dei suoi problemi, ai quali, a sua volta, la prefettura è in grado di fornire supporti e soluzioni negli ambiti di comune interesse. È il caso – hanno concordemente rilevato Lione e Paniccia – del problema immigratorio e delle misure più atte a inserire utilmente nuove figure nel mondo del lavoro, specie in quei profili dove maggiore è l’esigenza di reperire nuovo personale lavorativo.
I dati dell’Osservatorio di Confapi FVG confermano che la piccola e media industria regionale è in grado di offrire non poche opportunità di lavoro in un ampio ventaglio di profili professionali, anche con contratti a tempo indeterminato.
Dall’ultima indagine condotta da Confapi FVG emerge che la quasi totalità delle imprese oggetto di rilevazione ha dichiarato di ricercare nuovi addetti da assumere per il periodo considerato (da qui al tutto il 2024), per la precisione il 98,8% si è espresso in tal senso. Il fabbisogno di personale si attesta fra 1 e 5 unità per l’84,3% degli intervistati, mentre il restante 15,6% è suddiviso per fasce da 6 a 10 e più di 10 unità. In valore assoluto sono i settori metalmeccanico, dell’edilizia e del legno arredo a manifestare le maggiori necessità; ma, se si tiene conto del peso di ciascun settore sul totale, le carenze dei restanti settori, come, ad es. quello della logistica e dei trasporti, non accusano intensità minori. Il fenomeno, dunque, assume una fisionomia di carattere generale.
Molto significativi sono i dati relativi a quali siano i profili professionali di cui si avverte maggiormente la mancanza. Il 73,3% delle imprese intervistate ha dichiarato di ricercare prioritariamente figure con mansioni di operai con le seguenti mansioni:
- operai specializzati nel settore meccanico ed elettrico;
- operai specializzati nella manutenzione di impianti meccanici ed elettrici;
- operai specializzati nel settore del legno-arredo;
- operai addetti alla qualità e al controllo;
- operai specializzati non specificati o in ambiti diversi da quelli sopra indicati;
- operai generici e assimilabili;
- operai edili (specializzati e generici);
- conducenti di veicoli e di macchine operatrici;
- magazzinieri e addetti alla logistica.
Ne emerge che le imprese ricercano sia figure specializzate sia operai generici, se si considerano poi gli addetti alla guida dei veicoli a quelli della logistica, si conferma che il ramo dei trasporti e della logistica si trova in una fase di sviluppo e di diversificazione, ma soffre per la mancanza di addetti per tali mansioni.
Lione e Paniccia hanno dichiarato l’impegno a confrontarsi periodicamente e, soprattutto, ogni qual volta ve ne sia la necessità a vantaggio dello sviluppo economico del territorio.
Foto: Massimo Paniccia e il Prefetto Domenico Lione