Il Premio Luchetta entra nel vivo
Il programma di sabato 18 novembre
Trieste – Sono sette i focus che vedranno la presenza dei vincitori e dei finalisti delle cinque sezioni del Premio, oltre che dei colleghi giornalisti che modereranno il dibattito. Avvio di programma alle 10 con l’appuntamento dal titolo “Il tempo è finito” e la partecipazione di Nadia Zicoschi, di TV7-TG1, finalista della categoria Reportage e del climatologo Filippo Giorgi, Premio Nobel per la Pace 2007 ex aequo con Al Gore. Zicoschi, autrice del reportage “Le donne dell’acqua”, girato in Kenya nelle contee di Isiolo e Kajiado, affronterà la questione dei mutamenti climatici e della sostenibilità ambientale attraverso il concetto della one health, l’approccio unificato secondo il quale la salute umana, quella animale e quella dell’ecosistema sono strettamente interconnesse. Assieme al climatologo Filippo Giorgi si concentrerà sulle conseguenze dei cambiamenti climatici nell’esistenza di centinaia di milioni di persone nel Sud del mondo, che vedono abbassarsi drasticamente le aspettative di vita, che sono costrette a migrazioni forzate, all’abbandono scolastico e alla separazione dal proprio nucleo familiare. La tavola rotonda sarà moderata dalla giornalista Rosy Battaglia.
La drammatica situazione dell’infanzia nelle zone di guerra, la violazione del diritto internazionale umanitario e l’uso dei civili come armi sono i temi di “Ucraina 21 mesi dopo”, in programma alle 11.45, con la partecipazione di Vincenzo Frenda, del TG2, Luciana Coluccello, di Piazzapulita-La7, Dan Johnson, di BBC News, e Martina Pluda, direttrice per l’Italia di Humane Society International. Vincenzo Frenda, vincitore della categoria TV News con “La vita che nasce sotto la terra”, riporterà la sua esperienza nell’ospedale di Zythomyr, dove si combatte la guerra più forte di tutte, quella per mettere al mondo nuove vite. Reparti, sale parto e laboratori di analisi sono stati spostati nei locali delle caldaie, dove decine di donne incinte si preparano a far nascere i loro bambini. L’Ucraina e i suoi bambini sono al centro anche di “Donbass, l’avanzata russa”, reportage della finalista Luciana Coluccello, che condividerà le storie, la vita, ma anche i sogni e le speranze dei piccoli ucraini che si trovano nella città di Zaporizhzhia, dove sono stati evacuati i primi civili dall’acciaieria Azovstal. Una lente di ingrandimento sulle sofferenze che il conflitto in Ucraina, in atto ormai da quasi due anni, continua a causare alla popolazione civile. L’abuso e l’abbandono dei bambini ucraini con disabilità saranno invece il tema sul quale si concentrerà l’intervento di Dan Johnson, finalista nella categoria TV News con “Disabled children ‘abandoned’ in Ukrainian institutions”, mentre Martina Pluda, direttrice per l’Italia di Humane society international, organizzazione per la protezione degli animali, parlerà di come l’ente ha supportato le famiglie ucraine e i loro animali d’affezione. L’incontro verrà moderato dal giornalista Francesco De Filippo.
Della lettura e dell’importanza dell’accesso ai buoni libri come base della tutela dei diritti e della crescita della comunità e del dialogo interculturale si parlerà nell’incontro delle 15 dal titolo “Per fare un bambino ci vuole un buon libro”. Elisabetta Lippolis, formatrice ed educatrice alla lettura, vicepresidente di IBBY (International Board on Books for Young People) Italia, converserà con la giornalista Emily Menguzzato.
Di grande e drammatica attualità il focus “Ci sono guerre che non fanno più notizia”, in programma alle 16. Parteciperanno Celine Martelet di Middle East Eyes e Fermin Torrano di Nuestro Tiempo, rispettivamente vincitrice e finalista della categoria Stampa internazionale, e Marco Gualazzini di InsideOver, vincitore della sezione Fotografia. I tre professionisti dibatteranno delle molte zone del mondo nelle quali si combatte, ad alta o bassa intensità, con periodi più cruenti e altri apparentemente calmi, e che sempre più patiscono gravi conseguenze sociali ed economiche. Il rischio, aumentato dalla mancanza di coinvolgimento da parte della comunità internazionale, è che la pacificazione sia solo parziale e che si sviluppino nuove forme di violenza verso l’infanzia e i gruppi sociali più vulnerabili. In quest’ottica si inseriscono i preziosi contributi di Celine Martelet che con “Syria. Adandoned by their countries, children of Islamic State women educated in prison” farà conoscere la dura vita delle donne straniere, detenute in una prigione del nord-est della Siria, assieme ai loro figli, che crescono dietro quelle mura, senza alcuna prospettiva per il futuro; di Fermin Torrano, che con il saggio fotografico “Los hjios bastardos de la paz” porterà all’attenzione la condizione di gruppi di ex bambini soldato che dopo vent’anni dalla guerra civile in Liberia si ritrovano ancora nel cuore di Monrovia, circondati da una nuova generazione di tossicodipendenti che non hanno vissuto la guerra ma ne subiscono le conseguenze; del fotografo Marco Gualazzini, autore di “Fame di sanzioni – e questo sarà il nostro Afghanistan”, che con il suo obiettivo ha immortalato una donna di 35 anni, madre di sette figli, raccontando la crisi economica senza precedenti in Afghanistan, dove oltre 22 milioni di persone sono in uno stato di insicurezza alimentare e oltre 8 milioni in una situazione di emergenza nutrizionale. La tavola rotonda, alla quale parteciperà in collegamento anche Azzurra Meringolo, giornalista presso la redazione esteri del Giornale Radio Rai, sarà moderata dal giornalista Nicolò Giraldi.
Del dramma che investe in modo massiccio anche la questione delle morti e delle scomparse delle persone migranti lungo le rotte migratorie si parlerà alle 17.45 nell’ambito di “Sparire all’improvviso”, dibattito moderato dal giornalista Danilo De Biasio. Elena Basso di Repubblica, vincitrice della categoria Stampa italiana con “L’Argentina ti cerca”, presenterà l’inchiesta nella quale racconta la ricerca dei bambini rapiti dopo il golpe militare del 1976 da parte delle nonne, che hanno finora trovato 132 bambini desaparecidos. Assieme a Basso, anche Raffaella Cosentino di RaiNews, finalista della categoria TV News con “L’avventura di Natalia, che andò in Russia a riprendersi la figlia”, un reportage che racconta l’odissea di Irina, che da Kozacha Lopan è stata trasferita in diversi centri della Russi e separata dalla madre Natalia, costretta a restare nel villaggio occupato. Arricchiranno il panel, Alessandra Ballerini, avvocata per i diritti umani e legale della famiglia Regeni e Gianfranco Schiavone, presidente di ICS-Consorzio Italiano.
Dedicata a una delle più grandi tragedie nazionali la presentazione del libro “Mai più Vajont” (Fuoriscena) di Riccardo Iacona e Paolo Di Stefano. L’autore e conduttore di Presa Diretta alle 20 sarà in dialogo con Fabiana Martini e attraverso gli articoli e i reportage più importanti sul caso e la ricostruzione della lunga battaglia giudiziaria, delle strumentalizzazioni politiche, della sprezzante indifferenza verso la gente comune e delle connivenze tra funzionari pubblici e gruppi industriali e la discriminazione nei confronti di Tina Merlin ribadirà una lezione ancora attuale alla lice della recente crisi ambientale.
Chiuderà la ricca giornata dedicata agli approfondimenti l’incontro in programma alle 20.30 dal titolo “La società fragile” con la partecipazione di Lisa Iotti, Sabrina Carreras, Irene Sicurella, Antonella Bottini di Presa Diretta-Rai3, vincitrici della categoria Reportage con “La scatola nera”, e di Sabrina Pisu de L’Espresso, finalista nella categoria Stampa italiana con “Nati Carcerati”. Moderate dalla giornalista Gioia Meloni, le giornaliste di Presa Diretta esporranno l’inchiesta che esplora l’impatto negativo dell’iperconnessione e dei social media sulla salute mentale dei giovani con un particolare approfondimento sulla situazione in Italia. Sabrina Pisu ripercorrerà il viaggio fatto assieme alla fotografa Shobha Battaglia nei luoghi, nelle storie e nelle solitudini dei ragazzi del carcere minorile Malaspina di Palermo.
L’edizione 2023 del Premio Luchetta, curata da Fabiana Martini e organizzata da Prandicom, è realizzata con il sostegno della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e il contributo della Fondazione CRTrieste, media partner la RAI; ha il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti, Consiglio Nazionale e FVG, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dell’Associazione della Stampa del Friuli-Venezia Giulia.
L’iscrizione ai seminari, possibile su piattaforma, dà diritto ad acquisire i crediti formativi per i giornalisti.
Tutti gli eventi sono prenotabili gratuitamente sul sito www.premioluchetta.com
Foto anteprima: Foto finalisti