I canoni del Consorzio di bonifica pianura friulana calano del 20%
La presidente Rosanna Clocchiatti: “Promessa mantenuta”
I canoni del Consorzio di bonifica pianura friulana calano del 20%. E’ quanto emerge dal bilancio di previsione dell’anno 2024 approvato dal Consiglio dei delegati dell’ente consortile. “Dopo l’aumento dello scorso anno (il primo dal 2013), determinato esclusivamente dai forti aumenti dei costi energetici, avevamo assicurato che i canoni sarebbero stati ridotti non appena le condizioni generali lo avessero consentito – riferisce la presidente del consorzio Rosanna Clocchiatti -. Siamo stati di parola”.
Canoni differenziati per tipologia
Nel 2024 entrerà in vigore il nuovo piano di classifica che consentirà al Consorzio di rendere i canoni più aderenti ai benefici ottenuti dall’attività consortile differenziandoli secondo le diverse tipologie irrigue, e incentivando i risparmi della risorsa idrica e di quella energetica. “Per quanto riguarda la bonifica idraulica – precisa Clocchiatti -, è stata considerata la sua idoneità a rendere un territorio per larghi tratti sotto il livello del mare, come quello della Bassa Friulana, funzionale all’insediamento e alle attività antropiche riducendone il rischio di esondazioni e allagamenti”.
Produzione energia, bonifica siti inquinati, dragaggio laguna
Di fronte alle difficoltà dell’attuale congiuntura, il Consorzio ha saputo evolversi fornendo al territorio sempre nuovi servizi. Non solo, dunque, irrigazione e difesa idraulica, ma produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, bonifiche ambientali di siti inquinati, attività di dragaggio e manutenzioni nella Laguna di Grado e Marano. Il Consorzio, attraverso questa attività, realizza anche ulteriori entrate che servono a contenere i canoni e raggiungere l’equilibrio di bilancio.
Le entrate
“Ai circa 11 milioni di entrate dai consorziati – evidenzia il direttore generale Armando Di Nardo – vanno aggiunti 4 milioni, ricavati dalle attività commerciali del Consorzio, in particolare dalla vendita dell’energia prodotta, e circa altri 4,3 milioni dalla realizzazione di lavori affidati dallo Stato, dalla Regione e dalle istituzioni presenti nel territorio. Nel 2024 si prevede di realizzare lavori in delegazione per oltre 50 milioni di euro sul territorio, fra cui i progetti del PNRR (21 milioni) e la parte dei 36 milioni di fondi ministeriali già stanziati trasferita per l’ammodernamento delle reti irrigue oltre ai lavori di bonifica sia irrigua che idraulica, i cui progetti sono già stati approvati dall’amministrazione regionale”. L’attività di progettazione supererà i 200 milioni di euro tra finanziamenti già acquisiti ed altri in previsione. Ulteriori entrate per circa 3 milioni sono conseguenti ad altre attività e alle concessioni rilasciate sui beni propri e del demanio idrico regionale. Per quanto riguarda le spese, per garantire la piena funzionalità ed efficienza degli impianti di bonifica è stata rivolta particolare attenzione alla manutenzione straordinaria e all’ammodernamento delle attrezzature.
La mission del Consorzio
“Con il bilancio 2024 – conclude la presidente Clocchiatti – si vogliono attuare gli scopi fondamentali del Consorzio: assicurare la sicurezza idraulica, il lavoro e il reddito alle aziende agricole, alle imprese del territorio e ai nostri 130 dipendenti. L’impegno della deputazione amministrativa e del Consiglio dei delegati è quello di operare con capacità e coraggio affinché tutte le attività del Consorzio possano progredire e migliorare, e l’ente possa costituire un riferimento per il territorio e le istituzioni che in esso vi operano”.
Nella foto: Di Nardo, Clocchiatti, Bongiovanni