Confapi Fvg: le nuove ritenute sui bonifici edilizi sono esagerate
È un’anticipazione eccessiva ed esorbitante rispetto al dovuto
La legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (Finanziaria per il 2024) oltre ad aver previsto pesanti penalizzazioni per i soggetti che hanno beneficiato dei superbonus nell’ambito edilizio, ha anche previsto che dal 1° gennaio 2024 la ritenuta, che banche e poste devono operare sui bonifici relativi al pagamento di interventi di recupero edilizio e di risparmio energetico, aumenti dall’8% all’11%.
Per il Presidente di CONFAPI FVG Massimo Paniccia “si tratta di un incremento importante che non trova giustificazioni economiche e che finisce con il punire le imprese che operano nel settore”. Le ritenute rappresentano un’anticipazione dell’obbligo tributario perché al momento dell’incasso del corrispettivo, anche di un acconto, l’intermediario finanziario che interviene nella transazione (banca o poste), trattiene una percentuale a titolo di acconto e lo versa all’erario. Tale somma sarà scomputata in sede di calcolo delle imposte complessivamente dovute sul reddito realizzato nell’anno.
Con l’incremento della ritenuta all’11% e considerata la marginalità delle imprese, le stesse si troveranno a fine anno in una posizione creditoria nei confronti dell’erario, avendo già onorato il proprio debito fiscale complessivo con le ritenute. Questa situazione comporta soprattutto che vengono sottratte all’impresa risorse finanziarie importanti per la normale gestione degli acquisti e degli stipendi spingendola in una possibile crisi di liquidità con tutte le ripercussioni che ciò può comportare anche alla luce delle nuove regole sulla crisi d’impresa.
Per il Presidente Paniccia è auspicabile un ripensamento della misura e in tal senso l’Associazione si è mossa in sede nazionale.