Giardin Grande, storie di una piazza in cerca d’identità
Dal “ Zardinum Domini Patriarchae” alla Piazza Primo Maggio che tutti gli udinesi conoscono. Si parlerà di “Giardin Grande, storie di una piazza in cerca d’identità” nel prossimo incontro di “Alla scoperta della Joppi” in programma domani giovedì 12 aprile alle 18 nella sala Corgnali della biblioteca civica in Riva Bartolini 3.
Per il tradizionale appuntamento mensile organizzato dalla sezione Manoscritti e Rari pensato per far conoscere testi e documenti poco o scarsamente conosciuti al grande pubblico, infatti, sarà ospite l’architetto e ricercatrice di restauro all’ateneo friulano, Alessandra Biasi, introdotta dalla responsabile della sezione della Joppi, Francesca Tamburlini.
La vicenda del sito di piazza Primo Maggio prende avvio nel tardo Duecento, epoca in cui l’area entra nella storia per noi documentata con la denominazione di “Zardinum Domini Patriarchae”. La sua identità storico insediativa affonda le proprie radici nella relazione tra il nucleo fortificato, ubicato sul colle del Castello destinato a sede patriarcale, e la vasta depressione posta ai suoi piedi, come testimoniato da un antico disegno ad acquerello, conservato in biblioteca, che costituisce la prima immagine di questo luogo a noi pervenuta. Conformandosi alla morfologia di tale depressione, pervasa da acque stagnanti, il Giardino delinea sin dall’epoca patriarcale l’assetto dei suoi confini, destinati a rimanere pressoché immutati sino agli esordi dell’Ottocento. Il secolo inaugura un corso storico del tutto nuovo per l’area, strutturata ai margini ma internamente irrisolta, ripensata come una nuova piazza urbana, scenografica e monumentale, impostata su un imponente impianto ellittico. La distanza tra ideazione e realizzazione di tale impianto restituiscono uno spazio che, privato dei propri referenti ideativi, si presenta al Novecento in una spaesante vastità.
Nel corso dell’incontro verrà ripercorsa la lunga storia di questo spazio urbano tanto caro ai friulani, che da secoli ospita la più antica e nota delle fiere cittadine, quella di Santa Caterina.
Alessandra Biasi, architetto, è ricercatore di restauro architettonico presso il Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Udine. È membro della società scientifica Sira onlus, Società Italiana per il Restauro Architettonico.