Palmanova, restituzione dosimetri: campagna protezione Radon
Fino al 18 aprile vanno riconsegnati al protocollo del Comune di Palmanova
Concluso il periodo di misurazione, è arrivato il momento della riconsegna. Dall’11 al 18 aprile sarà richiesto di restituire i dosimetri del progetto “Palmanova sicura: campagna protezione Radon”, consegnati lo scorso novembre ad oltre 700 cittadini della città stellata.
L’Ufficio Protocollo del Comune di Palmanova, in Piazza Grande 1, è a disposizione oggi, mercoledì 11 aprile, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 18, sabato 14 aprile dalle 9.30 alle 12, lunedì 16 e mercoledì 18 aprile dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 18. L’esito delle proprie analisi verrà inviato direttamente a casa, all’indirizzo indicato sul documento allegato al dosimetro.
Assieme al rilevatore è necessario riconsegnare la busta data al momento della consegna, oltre al modulo presente all’interno, debitamente compilato in ogni sua parte e controfirmato. I dati qui presenti saranno utili alla ricerca oltre ad essere fondamentali alla riconsegna dei risultati ottenuti.
“Si conclude in questi giorni la fase di rilevazione e comincia quella di raccolta ed analisi. Quello svolto a Palmanova è uno dei primi progetti di monitoraggio capillare del territorio realizzati in Italia. Salvaguardare la salute delle persone attraverso la prevenzione è fondamentale” commentano il Sindaco di Palmanova Francesco Martines e l’assessore alla salute Giuseppe Tellini. E aggiungono: “Chiediamo ai cittadini un ultimo sforzo di collaborazione e un gesto di responsabilità. In tantissimi hanno partecipato agli incontri di distribuzione e hanno richiesto il rilevatore. Ora è importante che questo venga riconsegnato al Comune, nei tempi e luoghi indicati”.
Con il progetto “Palmanova sicura: campagna protezione Radon” si vuole monitorare la presenza del gas in tutte le abitazioni della città stellata. Coinvolgendo i cittadini infatti, sono stati posizionati centinaia di dosimetri in altrettante abitazion. Alla fine dell’esposizione, durata 6 mesi, da novembre ad aprile, questi verranno analizzati da ARPA FVG, contribuendo ad una mappatura completa del territorio e alla definizione delle possibili soluzioni in caso di valori superiori a quelli raccomandati. L’esito delle proprie analisi verrà inviato direttamente a casa.
L’iniziativa vuole salvaguardare la salute delle persone tenuto conto che il RADON è un gas radioattivo naturale, inodore e incolore, prodotto dal decadimento dell’uranio ed è stato dichiarato cancerogeno dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Risulta essere la seconda causa di tumore ai polmoni in Italia. In FVG è stata riscontrata una concentrazione superiore rispetto alla media nazionale e in Italia superiore a quella europea. Il Radon è un pericolo silenzioso che deve essere tenuto sotto controllo.
Il progetto è assolutamente gratuito e volontario per i cittadini che hanno deciso di parteciparvi. Qualsiasi sia il risultato del rilevatore (dosimetro) non ci sono normative di legge che obbligano i proprietari delle abitazioni ad intervenire. È importante sapere che per abbattere i valori di Gas Radon esistono quasi sempre soluzioni di facile realizzazione che richiedono nella maggior parte dei casi investimenti modesti di alcune centinaia di euro.
Il Radon è presente in tracce nel sottosuolo. Sotto alla superfice terrestre generalmente le concentrazioni di questo gas sono più elevate mentre all’aperto il radon si diluisce rapidamente. Negli ambienti chiusi, maggiormente al piano terra, il radon può concentrarsi raggiungendo talvolta valori anche molto elevati. La presenza del gas nelle abitazioni dipende da vari fattori: dalla conformazione geologica del terreno, dalle modalità costruttive dell’abitazione e dalle consuetudini che ognuno di noi ha nella gestione della propria casa.