L’Ateneo udinese risparmierà il 30% di elettricità con quattro nuovi impianti fotovoltaici
Gli impianti, tre nel polo scientifico e uno in quello economico, eviteranno l’emissione di circa 900 tonnellate all’anno di anidride carbonica nell’atmosfera
Piano realizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia
Faranno risparmiare all’Università di Udine il 30 per cento l’anno di consumi elettrici i quattro nuovi impianti fotovoltaici (video https://youtu.be/yOTkRtnxLNU) che l’Ateneo ha installato insieme agli interventi di efficientamento energetico realizzati. L’operazione è stata resa possibile grazie al forte sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia. Gli impianti fotovoltaici, di una potenza complessiva di circa 850 kilowattora, eviteranno l’emissione di circa 900 tonnellate all’anno di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, pari alla piantumazione di oltre 800 alberi. Gli interventi rientrano nel piano di riqualificazione e manutenzione degli impianti tecnologici ed energetici di tutti gli edifici dell’Ateneo realizzato in collaborazione con il gruppo Engie Spa.
«L’Ateneo – spiega il rettore Roberto Pinton – ha avviato un percorso virtuoso di riqualificazione energetica mirato a ridurre l’impatto che le diverse attività comportano sui consumi e in termini di ricadute ambientali. Con queste iniziative vogliamo migliorare ulteriormente la dotazione infrastrutturale dell’Università e condividere con tutta la comunità accademica l’adozione di comportamenti quotidiani maggiormente responsabili. Riteniamo infatti che, in quanto istituzione pubblica votata alla formazione delle giovani generazioni, sia nostro dovere civico e morale costituire un modello, dando esempi positivi e concreti».
Il fotovoltaico
I quattro impianti di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica si trovano, uno sul tetto del polo economico giuridico di via Tomadini e tre nell’area del polo scientifico dei Rizzi: in via delle Scienze sulle coperture del complesso didattico e della centrale tecnologica, in via Sondrio sul tetto dell’edificio ex Basket adibito ai laboratori didattici. Gli impianti hanno una durata di vita di 20 anni. Il ricorso alla tecnologia fotovoltaica evita l’utilizzo del combustibile fossile e produce energia elettrica senza emissioni di sostanze che hanno effetto inquinante e che contribuiscono all’effetto serra. Inoltre non genera inquinamento acustico e coniuga le esigenze di tutela ambientale e architettoniche.
Efficientamento e riqualificazione energetica
Il secondo intervento ha riguardato la riqualificazione energetica degli edifici e degli impianti. In particolare, circa 17 mila corpi illuminanti di tutte le sedi sono stati sostituiti con sistemi di illuminazione a led. Inoltre, per ottimizzare l’utilizzo dell’energia sono stati installati timer e sensori, di presenza e crepuscolari, sugli impianti di illuminazione. Sono stati anche efficientati gli impianti di climatizzazione grazie all’ottimizzazione dei sistemi di distribuzione dell’acqua calda e refrigerata con la sostituzione di 95 elettro-circolatori con nuovi ad alta efficienza, l’integrazione con sistemi domotici per la rilevazione delle temperature e la gestione automatica della climatizzazione, nonché la sostituzione di cinque gruppi refrigeratori di considerevole potenza. È stato anche realizzato un nuovo sistema di cogenerazione nel Palazzo di Toppo Wassermann.
Foto anteprima: impianti fotovoltaici polo scientifico in via delle Scienze a Udine