Prevenire le malattie respiratorie infettive
Progetto di ricerca internazionale con l’Università di Udine e atenei di Polonia, Slovenia, Spagna e Turchia
Impegnato un gruppo di lavoro del Dipartimento di Medicina
Prevenire la trasmissione delle malattie respiratorie infettive con interventi di formazione e informazione capaci di includere le persone più svantaggiate come, ad esempio, persone sole, con disabilità o barriere linguistiche e culturali. È l’obiettivo del progetto internazionale “Protecting You & Others” che vede impegnata l’Università di Udine insieme ad altri quattro atenei di Polonia, Slovenia, Spagna e Turchia. L’iniziativa, di durata triennale, rientra nella progettualità Erasmus+ e coinvolge le università di Lublino (capofila), Novo Mesto, Barcellona e la Karadeniz Technical University. Il gruppo di lavoro del Dipartimento di Medicina dell’Ateneo friulano è coordinato da Alvisa Palese, docente di infermieristica, coadiuvata dall’assegnista di ricerca, Stefania Chiappinotto.
Il quadro
La pandemia ha permesso la diffusione di alcuni comportamenti di prevenzione, quali l’igiene delle mani, che dovrebbero essere appresi da tutti. L’accessibilità alle informazioni è tuttavia più complessa per alcune fasce vulnerabili o fragili della popolazione, aumentando di fatto le disparità per coloro che hanno uno scarso accesso ai servizi sanitari, che non riescono a vivere in buone condizioni igieniche o che hanno una scarsa capacità di comprensione delle informazioni a causa di barriere linguistiche o di disabilità.
«Il progetto internazionale – spiega Alvisa Palese – si propone di affrontare queste problematiche e promuovere un cambiamento nei comportamenti di prevenzione a seconda dei bisogni delle persone con una disseminazione delle strategie e delle buone pratiche di prevenzione».
Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, Carlo Tascini, esprime «piena soddisfazione per questa iniziativa che raccoglie un importante bisogno che, per la sua rilevanza, vede coinvolta anche con propria dottoranda di ricerca del neoattivato dottorato di Scienze mediche e traslazionali del Dipartimento di Medicina».
Quattro fasi
Il progetto prevede dapprima lo studio di come avvengono i cambiamenti dei comportamenti nella prevenzione delle infezioni. Quindi, saranno esplorate le tecniche più efficaci e i bisogni delle popolazioni, attraverso interviste con particolare cura dei bisogni delle persone vulnerabili spesso escluse dagli interventi educativi. Sarà progettato e diffuso un corso, caricato in una piattaforma online e testato in un campione di cittadini a livello internazionale; tutte le conoscenze prodotte grazie al progetto verranno raccolte per creare un libro informativo da utilizzare per supportare le attività di prevenzione dedicato a questo target di persone.
In foto il primo incontro in presenza avvenuto all’Università di Lublino