Grande successo de “I Travagli d’Amore” al Museo Etnografico del Friuli
La commedia plurilingue di M.A. Gattinon (1622) rimasta nell’oscurità per secoli presentata in anteprima dalla Compagnia “L’Antica Zelkova” con un’esilarante performance di Claudio Moretti
Grande affluenza di pubblico, sabato 24 febbraio, alla presentazione udinese de “I Travagli d’Amore”, “commedia ridicolosa” scritta dal notaio latisanese Marc’Antonio Gattinon e pubblicata nel 1622.
La commedia è un unicum nella storia della letteratura friulana, dov’è rimasta nell’oscurità per diversi secoli. Riscoperta una quarantina di anni fa alla biblioteca Marciana di Venezia dallo studioso Gabriele Zanello (una seconda copia è preservata alla British Library di Londra), la commedia segue gli stilemi della Commedia dell’Arte ma con alcune importanti particolarità. Si tratta infatti di una commedia plurilingue, in cui i personaggi si confrontano in ben sette lingue (friulano, veneziano, buranese, toscano, bergamasco, graziano-bolognese e pedantesco). In aggiunta, per la prima volta nella storia del teatro, il co-protagonista parla interamente in lingua friulana: si tratta di Malecjar/Malacarne, figura di servo astuto che richiama Arlecchino, a cui ha dato voce in maniera esilarante l’attore Claudio Moretti.
Le letture sceniche di estratti del testo sono stati preceduti da un inquadramento storico di Gianpaolo Zangrando e da una brillante presentazione teatrale di Paolo Patui, che ha introdotto gli effervescenti dialoghi degli attori: oltre a Moretti, il bolognese Aldo Sassi (Balanzone), Giuliano Bonanni (Pantalone) e Flavia Valoppi (Violante). Il regista PierPaolo Sovran ha curato la pubblicazione a stampa della revisione teatrale del testo, corredata da prefazioni di Gabriele Zanello per la parte critico-letteraria e Pier Mario Vescovo per la Storia del teatro e dello Spettacolo. L’obiettivo adesso, ha spiegato in chiusura Sovran, è di portare l’adattamento dell’intera opera sulle scene, per la prima volta in età moderna.
Numerose le autorità presenti: oltre a Stefania Garlatti-Costa, consigliera delegata a Identità friulana e plurilinguismo che ha portato i saluti del Comune di Udine, sedevano tra il pubblico l’assessora comunale alla partecipazione, Rosi Toffano, il consigliere Lorenzo Croattini, l’assessora alla cultura del Comune di Codroipo, Silvia Polo, e il consigliere regionale Massimo Moretuzzo. Garlatti-Costa aggiunge: «Questa presentazione è caduta molto opportunamente nella settimana in cui si celebra la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita dall’UNESCO per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo. Il nostro Friuli ha una posizione assolutamente privilegiata in questo senso e ognuno di noi, partendo dalle istituzioni, deve fare il possibile per mantenerla.»
Il progetto è sostenuto da Regione Friuli Venezia-Giulia in collaborazione con Comune di Latisana, Società Filologica Friulana, Associazione La Bassa, Accademia “N. Pepe” e Teatri Stabil Furlan.