Successo per il primo Discovery Day dell’ateneo friulano
Aula gremita a palazzo di toppo Wassermann a Udine per la giornata di orientamento
Aula gremita a palazzo di Toppo Wasserman a Udine per il primo Supe Discovery Day, una giornata in cui agli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie superiori hanno avuto l’opportunità di incontrare allievi e allieve della Scuola Superiore Universitaria dell’ateneo friulano e di scoprire le numerose opportunità offerte dalla Scuola confrontandosi direttamente con chi sta frequentando la Scuola, oltre ad approfondire i vantaggi offerti, come ad esempio vitto e alloggio gratuiti e tutor personali e diploma equiparato a un master di secondo livello.
“Quella della Scuola Superiore Universitaria è un’avventura nuova, un percorso diverso da quello universitario tradizionale, più difficile ma che offre qualcosa di più – ha detto il direttore Alberto Policriti ai ragazzi presenti – Se non vi sentite così eccellenti e avete paura di un percorso di questo genere, siete già sulla strada giusta, perché non è scontato avere una percezione corretta di sé stessi. Al mondo esistono davvero pochissime persone eccezionali, ma questo tipo di Scuola, di cui ne esistono soltanto 10 in tutta Italia, garantisce la possibilità di sfruttare obiettivi diversi e avere maggiori possibilità di investire nel proprio futuro”.
La Scuola Superiore “di Toppo Wassermann”, sostenuta da Fondazione Friuli e Regione Friuli Venezia Giulia, integra i corsi di laurea con percorsi di studio avanzati di carattere disciplinare e interdisciplinare suddivisi nelle classi umanistica e scientifico-economica ed era stata prevista fin dal 1994 nello Statuto di autonomia dell’Università per potenziare il valore didattico e scientifico dell’Ateneo e il suo ruolo nello sviluppo del territorio. Istituita nel 2004, nei suoi primi vent’anni di vita ha diplomato 167 allievi, molti dei quali lavorano con successo in tutto il mondo, dalla Nasa a Google, dalla Banca d’Italia al Parlamento europeo, hanno fondato imprese innovative o si dedicano alla ricerca e all’insegnamento universitario.
Foto: Il saluto del direttore Alberto Policriti