Si fingevano avvocati per mettere a segno delle truffe: sacerdoti anziani le vittime
Quattro italiani sono stati arrestati nel corso di un importante operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Padova. I quattro sono stati ritenuti sodali in un associazione a delinquere dedita a commettere truffe in danno per lo più di anziani sacerdoti o comunque di persone anziane. Sono 15 i colpi messi a segno dal 2016 ad oggi, per un bottino totale di 152mila euro. In manette sono finiti Fabio Sacchi (classe 1968), Mario Giordo(1956), Claudio Piacente (1982) e Concetta di Franco (1973).
I quattro avevano allestito, degli studi legali virtuali, creando tramite provider specializzati, e-mail e numeri telefonici, apparentemente plausibili, e spacciandosi appunto per avvocati, contattavano le vittime per telefono avvisandoli che erano venuti a conoscenza di un loro contenzioso pendente presso il Tribunale di Milano, per controversie relative al mancato pagamento di abbonamenti di prodotti editoriali. Di fatto promettevano che con la loro intermediazione, il fantomatico debito maturato, sempre prospettato molto esorbitante (non meno di 150mila euro) poteva essere estinto con una cifra molto più bassa che di solito oscillava tra i 10mila e i 30mila euro. La banda aveva veri e propri elenchi di potenziali obiettivie procedevano in maniera sistematica. Le prede più ambite sono risultate essere proprio gli anziani prelati tanto è che dei 15 casi accertati ben 13 sono sacerdoti molto anziani. Questi ultimi indeboliti sia dall’età che da una formazione morale che tenta di escludere la malizia e aumentare la fiducia verso il prossimo sono quelli che hanno pagato il conto più salato. Le vittime risiedevano tutte in province del nord Italia: Padova, Rovigo, Treviso, Gorizia, Udine, Trento, Brescia.