Marisol Calligaro (UDC): rivedere la Riforma Sanitaria flop, e potenziare l’assistenza a anziani e disabili in FVG
Punta tutto sulla salvaguardia delle tutele dovute alle famiglie con persone in situazione di bisogno a carico, disabili ma anche solo anziani, il programma della candidata disabile alle prossime Elezioni regionali nei ranghi dell’Udc, Dorotea Marisol Calligaro. Si parte con un richiamo alla revisione dei LEA (Livelli essenziali di assistenza). Si passa quindi a parlare pure di sviluppo dello strumento legato al cosiddetto “quoziente famigliare”, con meno tasse a carico di chi ha una famiglia più numerosa e quindi con necessità e bisogni maggiori, e magari un reddito più basso. Di riflesso viene lanciata l’idea di un piano straordinario a favore della natalità. Questo lancia maggiori tutele per le donne lavoratrici, totale detassazione dei contratti di locazione per le famiglie con figli a carico, detrazione delle rette per le strutture scolastiche inferiori e delle spese legate al ricovero delle persone in più o meno grave situazione di bisogno. Necessario poi un adeguamento delle previdenze sugli invalidi erogate dall’Inps, che sono ampiamente sotto la soglia di povertà e quindi assolutamente non in linea con le previsioni del dettato costituzionale. I 279 euro mediamente erogati a questi soggetti in stato di criticità sociale rappresentano a malapena la metà del fabbisogno numerico espresso da una stima dell’Istat rispetto al fabbisogno di un cittadino di un piccolo comune del centrosud. Rimarca il fatto che “gli invalidi non sono cittadini di Serie B” il programma di Marisol Calligaro, che poi passa a ridiscutere in senso migliorativo l’assetto dei servizi di assistenza domiciliare (SAD). Il servizio che consente di aiutare la persona nel disbrigo delle attività quotidiane, sollevando in tutto o in parte la famiglia dal carico assistenziale, coprendo tutte o quasi le esigenze legate alla vita domestica. Possono fruirvi le persone di qualsiasi età che si trovano in situazione di disabilità fisica o sociale o socio-sanitaria, partecipando alla spesa sulla base della loro capienza reddituale individuale comprovata dall’indicatore ISEE. La battaglia sarà rendere il SAD servizio più equo e meno oneroso dal punto di vista economico. La seconda grande battaglia sarà lottare per ottimizzare il cosiddetto “Dopo di Noi”, teso a tutelare le persone disabili nel periodo successivo alla scomparsa di genitori e famigliare, ricomprendendo anche campagne informative atte a sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’inclusione sociale. Poi bisognerà in futuro sull’importanza dello sport come strumento di sviluppo delle potenzialità delle persone diversamente abili, con la supervisione di un organo preposto alla gestione dell’intero capitolo specifico come la FISD (Federazione Italiana Sport Disabili). Bisognerà infine tutelare i disabili nel corso del loro inserimento scolastico per Calligaro, visto che quel che si fa oggi nell’ambito specifico non risponde a crismi di adeguatezza. Ma bisognerà anche garantire pari opportunità ai disabili in ogni campo, che parla anche del cosiddetto testamento biologico come una forma di eutanasia passiva che autorizza i medici a far morire di fame e di sete un paziente. L’Udc è contro al testamento biologico così come è formulato ora – sostiene sul suo programma Calligaro – che discute ampiamente con larghe note di biasimo la riforma sanitaria della giunta Seracchiani, che avrebbe snaturato assai negativamente la Sanità regionale FVG, e che di riflesso dalla Calligaro stessa nel programma elettorale viene definita senza troppi giri di parole e succintamente “Il Flop”.