Mittelfest racconta “Disordini”
Mittelfest 19 /28 luglio, alla sua XXXIII edizione, chiude la “Trilogia del Caos” e, dopo “Imprevisti” e “Inevitabile”, si interroga sul tema dei “Disordini”, e su come orientarsi per trovare nuove strade.
Mittelyoung 16 / 18 luglio: mette in scena la prosa, la danza, la musica e il circo della Mitteleuropa under 30, dando un sostegno concreto ai giovani.
Tra i protagonisti di Mittelfest: Igudesman & Joo, Jeton Neziraj, Giuseppe Battiston, Alessio Boni, Aleksandra Vrebalov, Josef Nadj, Moni Ovadia, Teatrino Giullare, Margherita Vicario.
Tutto è in continuo cambiamento, e questo processo ineluttabile di trasformazione si compie rompendo ogni ordine che si costituisca, verso un nuovo stato delle cose. Non c’è riparo, se non quello di scorrere insieme al mutare degli eventi e cercare le nuove strade che via via si ricompongono. Così Mittelfest 2024, chiudendo una trilogia, come un’ideale sinfonia del caos che ha raccontato gli imprevisti nel 2022 e l’inevitabile nel 2023, arriva al tema DISORDINI.
Alla sua XXXIII edizione, Mittelfest – festival multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo di riferimento per l’area Centro-europea e balcanica con sede a Cividale del Friuli, unendo linguaggi, generi e stili diversi, cercherà dunque di districarsi nel “disordine” degli elementi venuti a galla dalla storia recente e meno recente, offrendo, nel modo in cui può farlo l’arte, visioni future. Lo farà unendo, per il quarto anno, al festival maggiore anche la rassegna under 30 Mittelyoung, che mette in scena una nuova generazione della Mitteleuropa, e che in questa edizione sarà posto nei giorni precedenti al festival maggiore.
Così il direttore di Mittelfest, Giacomo Pedini, spiega il tema che lo ha ispirato per il programma: «Se il mondo corre veloce e sfugge allo sguardo, lasciando smarrito chi passa: che fare? Ripararsi tra le proprie mura, osservando quel che fuori accade da uno schermo o gettarsi al centro dell’inquadratura da protagonisti? Oppure imitare l’equilibrista sul filo e solcare gli eventi, traballando, lungo la propria esile via, sospesi a precipizio verso la meta, tra conflitti, illusioni, corse, speranze e altri sontuosi disordini? Il dado non è tratto. Lo stato di sconvolgimento di questi anni è altissimo e l’Europa occidentale e centrale teme di non riconoscersi, di sapersi peggiore, ma talvolta – per fortuna – spera ancora di trovarsi migliore. Eppure, l’intricato e velocissimo mutare degli eventi è la condizione stessa e della storia e della natura, che mai si ripetono esattamente uguali: in questa nostra civiltà algoritmica, che trova riparo nella rigidità della macchina e nell’implacabilità della tecnica utile al controllo, lo spettacolo dal vivo, sfuggente di per sé, penso sia l’occasione per abbracciare il caos come generatore vivificante di possibilità».
I due festival internazionali saranno in scena rispettivamente dal 16 al 18 luglio, Mittelyoung, e dal 19 al 28 luglio Mittelfest, mentre lungo tutto l’arco dell’anno Mittelfest prosegue sotto il nome di Mittelland, con eventi che danno continuità al festival e lo identificano come ponte tra collaborazioni europee e realtà del territorio.
“Questo è un anno davvero speciale per il Festival: – sottolinea la presidente Cristina Mattiussi – dopo aver dato vita al progetto pluriennale Inabili alla morte/Nezmožni umreti per GO!2025, infatti, oggi siamo pronti a lanciare tutta la programmazione della 33° edizione di Mittelfest, la 4° di Mittelyoung, senza dimenticare Mitteland. Ogni edizione, la missione e l’identità di Mittelfest sono più solide e riconoscibili: un festival che lavora 365 giorni all’anno, capace di costruire ponti culturali e relazioni internazionali mettendo al centro il Friuli Venezia Giulia, di lavorare insieme a istituzioni, stakeholder, imprese e sponsor, anche grazie al’’Artbonus. Costante è anche l’impegno per la promozione e la distribuzione delle produzioni Mittelfest in Italia e all’estero”.
Con il titolo “Disordini” il festival si propone, dunque, di tracciare il futuro con le tessere che restano in luce dal passato, attraversando storie emblematiche, passando per mescolanze di linguaggi artistici, alternando nomi affermati ed emergenti, guardando al domani con progetti dedicati alle famiglie e rendendo esperienziale la messa in scena in spettacoli itineranti che si creano nel momento stesso in cui accadono. Un’altra connotazione di Mittelfest è, inoltre, un’attenzione speciale per l’arte del circo.
In numeri, i due festival metteranno in scena complessivamente 38 titoli, coinvolgendo artisti e artiste da 19 diversi Paesi della Mitteleuropa, dei Balcani e limitrofi e altri del mondo (Italia, Russia, Svizzera, Kosovo, Repubblica Ceca, Estonia, Bosnia Erzegovina, Norvegia, Grecia, Croazia, Serbia, Ungheria, Macedonia, Austria, Slovenia, Polonia, Romania, Paesi Bassi).
Nel dettaglio, Mittelfest quest’anno avrà 29 progetti artistici – 16 musicali, 8 teatrali, 3 di danza e 2 di circo, a cui si aggiungeranno i 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung, per 15 prime assolute e italiane, 7 produzioni o coproduzioni, il tutto coinvolgendo 17 diversi Paesi.
Mittelyoung ospiterà i 9 spettacoli usciti vincitori dal bando concluso lo scorso febbraio con 250 candidature giunte da tutta Europa: 2 di teatro, 2 di musica, 2 di danza e 3 di circo, in rappresentanza di 9 diverse nazionalità.
MITTELFEST 19/28 luglio. Il taglio del nastro ufficiale di Mittelfest 2024 si terrà il 20 luglio alla presenza delle autorità, ma già dal 19 luglio si aprirà il sipario con il tradizionale concerto inaugurale che, insieme al concerto finale, compone una sorta di cornice musicale intorno al festival, quest’anno più che mai unendo qualità e gioco.
Si tratta, infatti, il 19 luglio, di Happy concert, una produzione che metterà in scena in Piazza Duomo, con la FVG Orchestra e con Lucy Landymor alle percussioni, il duo Igudesman & Joo, ovvero il violino di Aleksey Igudesman, e il pianoforte di Hyung-ki Joo, per un vero zapping musicale che va da Mozart ai Beatles, con gli strumenti che divengono sempre altro da ciò che sono. Mentre a chiudere, il 28 luglio, in una collaborazione che si rinnova negli anni con Ravenna Festival, ci sarà la cantautrice, attrice, autrice di podcast e regista cinematografica Margherita Vicario con Margherita Vicario – Gloria!, concerto sinfonico dal titolo del suo film d’esordio, in concorso all’ultimo festival di Berlino, insieme all’Orchestra Corelli. Anche in questo caso, il racconto di storie di toccante quotidianità si sposa con elementi musicali ludici e colti insieme.
Iniziando, poi, ad esplorare il programma, in primo piano troviamo alcuni spettacoli, molti di nuova creazione, che, attraverso omaggi, rilanci della storia, moniti civili e spinte in geografie lontane, e con la presenza di grandi protagonisti, ricercano ordine frugando le tessere del tempo e dello spazio.
Tra questi, il commovente omaggio al poeta friulano Pierluigi Cappello, scomparso nel 2017, nello spettacolo Le tue parole. Pierluigi, Scluse e il cîl, in scena il 21 luglio in prima assoluta, con l’interpretazione di Giuseppe Battiston e la musica originale di Piero Sidoti, per la regia di Paola Rota, che con Battiston ha curato anche la drammaturgia dai materiali originali del poeta di Chiusaforte, comprendendo le sue liriche e le prose di Questa libertà (Rizzoli), infine contrappuntando con la musica le parole italiane e friulane. Lo spettacolo, è una coproduzione ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane e Mittelfest 2024.
Un altro omaggio lo fa Teatrino Giullare, con il raffinato e poetico teatro di figura che lo contraddistingue, a Franz Kafka per i 100 anni della morte, nello spettacolo La tana, in scena, ancora in prima assoluta, il 26 e il 27 luglio, in forma itinerante nelle segrete della chiesa di Santa Maria dei Battuti. Un’interpretazione dei racconti di Kafka, attraverso personaggi che osservano dai loro rifugi il nostro mondo, come figure in bilico tra la difficoltà di resistere e la tentazione di evadere.
Preme il pedale dell’invettiva, invece, Negotiating Peace, una grande coproduzione internazionale, che mette insieme ben 9 paesi (Kosovo, Italia, Germania, Repubblica Ceca, Estonia, Bosnia Erzegovina, Norvegia, Usa/Serbia), scritto dal kosovaro Jeton Neziraj e diretto da Blerta Neziraj, che, in prima nazionale, subito dopo il debutto in patria, porterà il 20 luglio sulle tavole del palcoscenico una commedia graffiante e scomoda in merito ai processi di pace, tanto acclamati nel presente di guerra. E, attraverso esempi emblematici di accordi di pace del passato, evidenzierà come le trattative chiudano in realtà le porte a un conflitto per aprirle ad un altro. Lo spettacolo è prodotto da Qendra Multimedia con Teatro della Pergola, euro-scene Leipzig, Prague City Theaters, R.A.A.A.M, Kontakt, Black Box Teater, My Balkans e Mittelfest 2024.
L’impegno civile è anche la cifra di un altro spettacolo, che saluta il ritorno di Moni Ovadia a Mittelfest, per la prima volta dopo la direzione del festival tenuta dal 2003 al 2008. Ovadia il 25 luglio porterà infatti a Cividale Senza Confini. Ebrei e zingari, un suo cavallo di battaglia ma con musicalità rinnovata, com’è nel suo stile, per un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche con cui scardinare i conformismi e proclamare la non negoziabilità della libertà.
Poetico e carico di memoria è, quindi, lo spettacolo Talk radio, per parole e musica, in scena il 22 luglio in prima assoluta, ideato da Valter Sivilotti, su testo di Angelo Floramo, con l’interpretazione di Alessio Boni e le musiche di Glauco Venier, Mirko Cisilino e Alfonso Deidda. La vicenda che ispira l’impresa è una strana stagione jazz che animò Gorizia tra il 1945 e il 1947, quando le truppe americane di liberazione aprirono una radio che trasmetteva i grandi capolavori di Benny Goodman, Duke Ellington e dell’allora emergente Frank Sinatra. La produzione è di Mittelfest 2024 con Accademia Naonis.
Attesa, tra questi pescatori del tempo, e ancora a ritmo di jazz, è anche la nuova creazione del rinomato coreografo ungherese Josef Nadj, in scena il 23 luglio in prima nazionale con Full Moon. La luna piena, fine e inizio di ogni ciclo, diviene struttura ritmica e poi jazz, risalendo le sue radici lontane, rappresentate dagli otto danzatori africani. Uno spettacolo viscerale, che rende omaggio a grandi musicisti jazz come Cecil Taylor e l’Art Ensemble of Chicago.
Chiude questo gruppo di spettacoli una creazione originale che, con il titolo di Voci vicine 2.0, il 27 luglio unirà le parole d’inchiesta della giornalista televisiva Valentina Petrini e la musica di Fabio Cifarello Ciardi con Icarus Ensemble. Una moltitudine di voci che denunciano le tragedie del nostro tempo, dal clima al lavoro e al sociale.
Proseguendo il programma per generi, il calendario della sezione teatro di Mittelfest 2024 propone, inoltre, il 28 luglio, in prima nazionale, il pluripremiato spettacolo sloveno Paradiž. Una commedia amara, per la regia dell’italiano Matteo Spiazzi. Una storia dolce e crudele, senza parole, basata su storie vere dei nostri giorni e su un gioco di maschere alla maniera della commedia dell’arte con gli attori del SLG Celje. Lo stesso 28 luglio, poi, si potrà riascoltare in “versione acustica”, dopo la messa in onda l’8 giugno su Rai Radio3 e poi su Rai FVG, La Cripta dei Cappuccini, prima parte della trilogia Inabili alla morte/ Nezmožni umreti, che ha debuttato a Gorizia l’11 maggio scorso e parte del programma ufficiale di Go! 2025, Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura, per le voci di Nicola Bortolotti, Francesco Migliaccio, Camilla Semino Favro e Simone Tangolo, diretti da Giacomo Pedini, autore con Jacopo Giacomoni anche della riduzione del testo di Roth, con le musiche originali di Cristian Carrara e FVG Orchestra.
Roth è l’autore che ispira anche Zlotogrod, in programma il 27 e il 28 luglio in prima assoluta e con la produzione di Mittelfest, che sarà uno dei due spettacoli itineranti di questa edizione del festival. Con il testo e la regia di Jacopo Giacomoni, sulle orme questa volta dei racconti dello scrittore austriaco, gli attori del Collettivo Amalgama e gli artisti di Circo all’inCirca trasformeranno magicamente Cividale in Zlotogrod, la cittadina dell’impero austroungarico che è scena cara alla narrativa di Roth, e ci faranno vivere storie del passato che parlano a noi oggi.
Il secondo spettacolo itinerante è Cosmorama di Nicola Galli, con cui passiamo alla danza, e che il 20 e il 21 luglio porterà un’esperienza di danza nella natura, rovesciando la gerarchia dello sguardo, per “danzare il paesaggio”. Una produzione LAC Lugano Arte e Cultura, TIR Danza. La danza sarà rappresentata il 26 luglio anche dalla proposta italo-belga Fortuna, con l’ideazione, la regia e la coreografia di Piergiorgio Milano: due acrobati e danzatori si muovono su una struttura vertiginosa, evocando le condizioni estreme della navigazione in barca a vela, un naufragio al contrario, in cui riemergono dagli abissi.
Il teatro ceco di Loutkoviště (pupazzi) di Waxwing Theatre e Art Prometheus, in scena il 21 luglio, ci porta poi al Progetto Famiglia, una parte del festival destinata a grandi e piccoli e che si pone l’obiettivo di educare il pubblico di domani. In questo caso si tratta di teatro di figura, e più precisamente di un’installazione interattiva, senza attori, e con una “macchina inventa storie” che richiamerà la partecipazione del pubblico. Al contempo, in questa sezione ritroviamo gli spettacoli di circo, ecco quindi il 20 luglio Uno spettacolo di Circo all’inCirca, ispirato al lavoro di Hervé Tullet, che vede in scena i giovanissimi artisti del gruppo, per un viaggio interattivo tra forme, colori e ritmi, che invita gli spettatori a farsi stupire in un crescendo di acrobazie, musica e allegria. Poi, il 21 luglio, Danger, della Compagnia Due, è uno spettacolo clownesco che arriva dalla Svizzera, fatto di tanto umorismo e senza parole. Infine, la proposta polacca In viaggio con Bazylek, in scena in prima nazionale il 27 luglio, con la raffinata Sinfonia Varsovia Wind Quintet e la voce narrante di Malina Sarnowska, ci farà conoscere un buffo drago, Bazylek, protagonista di tante leggende di Varsavia, che fa amicizia facilmente con i musicisti e il pubblico, e che vuole rievocare i ricordi dei suoi numerosi viaggi intorno al mondo. Il repertorio musicale che accompagna la narrazione va da Dvořák a Rossini e a Bizet. Musicale anche la proposta di Pizz’n’Zipp, ovvero di Eleonora Savini e Federica Vecchio, DiVerdiamoci, che il 28 luglio coinvolgerà i più piccoli in uno strano viaggio nel tempo, fino alla casa di un Giuseppe Verdi in crisi, per convincerlo del sicuro successo futuro e anticipandogli le melodie di alcune sue arie a venire.
E così passiamo alla musica di Mittelfest 2024. Per la world music, torna a Mittelfest il 24 luglio in Piazza Duomo la band Džambo Agušev Orchestra con Brasses for masses: una baldoria di ottoni e percussioni che si rifà ai balli sfrenati dei matrimoni balcanici. Il giorno prima, il gruppo Balkalar, il 23 luglio, travolgerà con altissima energia il pubblico di Mittelfest, portando ritmi e melodie balcaniche, canzoni tradizionali macedoni, serbe, croate e bosniache e arrangiamenti che faranno venire voglia di ballare. Così come la produzione Mittelfest Kernconfusion, che il 25 luglio irrompe con ritmi hip-hop e melodie affilate, per un viaggio attraverso l’universo elettrico di quattro giovani musicisti della Carinzia. Tutti e tre i concerti faranno a Cividale la loro prima nazionale.
Pelagos di Katerina Papadopoulou e gli Aegean Arc il 21 luglio ci porta invece in Grecia, in un itinerario musicale dalle Cicladi al Dodecaneso, da Creta a Cipro, dal Peloponneso all’Italia meridionale, unendo alle note storie narrate nelle canzoni tradizionali.
Per la musica classica e non solo, arrivano variegate suggestioni dalla Polonia, a iniziare da Mindbowing, del trio The ThreeX, per la prima volta in Italia, che il 28 luglio, con due violini e un pianoforte stravolge ogni aspettativa, esplodendo in un vortice di danza, circo e pantomima, miscelando Mozart e rock’n’roll e tango, colonne sonore e tormentoni pop. Il 27 luglio, Quartetto per la fine del tempo di Olivier Messiaen, per violino, clarinetto, violoncello, pianoforte, coprodotto da Mittelfest con l’Associazione musicale Sergio Gaggia, è una delle più celebri opere di musica cameristica del ventesimo secolo. Composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz, appunto nell’attuale Polonia, dove Messiaen era internato. Il 25 luglio, con Nutshell, in prima nazionale, il quintetto di fiati della celebre Sinfonia Varsovia unisce opere di compositori polacchi e non solo, come in un guscio di noce: da Rossini a Dvořák, da Bizet alla compositrice polacca Grażyna Bacewicz, fino allo storico direttore d’orchestra Krzysztof Penderecki.
Ancora, il 25 luglio, per la collaborazione riconfermata con il pluripremiato pianista Alexander Gadjiev, ambasciatore di GO! 2025 e artista residente a Mittelfest, in Romantico disordine ascolteremo pianisti da ogni angolo del mondo, precedentemente guidati in una sua masterclass, per attraversare atmosfere romantiche e Sturm und drang. Il 23 luglio, il conservatorio Tartini di Trieste, con Antennae/Liturgia, porta a Mittelfest la celebre compositrice serba Aleksandra Vrebalov, per un concerto mistico in prima esecuzione italiana con cantori bizantini, coro, fiati e archi, ispirato alla Vergine Eleusa del XV secolo. Evento di cooperazione culturale Italia – Serbia: Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, Facoltà di Musica – Università delle Arti di Belgrado, Accademia delle Arti di Novi Sad e Coro St. Jovan Damaskin, Coro della Chiesa Serbo-Ortodossa di San Spiridione di Trieste, Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.
Il 24 luglio, infine, il conservatorio Jacopo Tomadini di Udine propone Gianni Schicchi, un classico pucciniano: un’opera comica che racconta di un coro di borghesi arricchiti, altezzosi verso il volgo da cui provengono, che finiscono raggirati e derisi dal genio popolare del protagonista.
Mittelfest ospiterà inoltre i 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung e molti eventi collaterali. Ricordiamo il Premio Adelaide Ristori (19 luglio), i “Kaffee” con gli artisti. E poi workshop, proiezioni di cortometraggi al tramonto con Mittelimmagine, inoltre eventi di promozione con Promoturismo FVG. Quest’anno Mittelfest sarà sede inoltre del Forum di Associazione Mitteleuropa con la Repubblica Ceca paese ospite.
MITTELYOUNG 16 – 18 luglio, il festival under 30 della Mitteleuropa, è uno dei tratti più originali che Mittelfest porta nel panorama dei festival italiani ed europei: alla sua quarta edizione è un appuntamento atteso e maturo, per vedere una generazione in scena e al contempo per dare sostegno produttivo ai giovani.
9 sono gli spettacoli di artisti under 30 approdati a Mittelyoung 2024: 2 di musica, 2 di teatro, 2 di danza e 3 di circo, a convogliare giovani artisti da Belgio, Italia, Paesi Bassi, Romania, Serbia e Svizzera a Cividale del Friuli, dopo una open call che ha visto arrivare 250 candidature da tutta Europa. I curatores under 30 – Teresa Bisoni, Alice Bozzetti, Letizia Buchini, Elisabetta Diledone, Alessio Fabris, Zoe Ferfoglia, Aziz Fersi, Agnese Foglietta, Sofia Fraziano, Stefany Gallai, Andrea Garivalis, Samuele Gos, Jan Kalc, Christina Lancione, Antônio Frederico Lasalvia, Mattia Lautieri, Kevi Malaj, Gabriele Marcon, Alessia Marinig, Sofia Mauro, Alessandro Miscoria, Roberta Nardone, Lorenzo Nascig, Angelica Pellizzari, Luna Peressutti, Emma Pertoldi, Noemi Pividori, Iaele Pizzulin, Elena Rainis, Laia Rodoreda, Laura Sfetez, Sara Shullani, Andrea Sotirovski, Paolo Tonezzer, Giulia Verona, Sara Vuerich – che hanno selezionato i nove spettacoli, annunceranno il 19 luglio i tre vincitori che si esibiscono di nuovo a Mittelfest il 20, 21 e 22 luglio.
Novità del 2024 è poi una giuria di esperti, chiamata a valutare e valorizzare le migliori e più interessanti proposte tra le nove di Mittelyoung. I giurati per il 2024 sono tre professionisti di esperienza come Alberto Bevilacqua, Veronika Brvar e Roberto Canziani.
Programma: quest’anno con una nuova collocazione, nei giorni che precedono Mittelfest, Mittelyoung inizierà il 16 luglio con tre spettacoli. Apre De Origine, spettacolo italiano di musica, che vede Vittorio Gravagna alla chitarra elettrica, Giovanni Nardiello alla batteria, e la voce di Noemi Fiorucci, per uno stile inafferrabile, che affonda le radici nel minimalismo, nell’elettronica e si inoltra in un’esplorazione timbrica e melodica raffinata e coraggiosa. A seguire il circo di Son tutte palle, della compagnia ancora italiana Chalibares, di e con Alice Lombardi e Andres Schlein, che ci porta nel salotto di due vecchi anziani, assuefatti alla tv, tanto da farne una proiezione delle loro vite, ma con risvolti tragicomici. Chiude la prima giornata uno spettacolo di danza dalla Romania, MANual, del gruppo Platform 13, che è un attacco diretto a come si rappresenta la mascolinità, e insieme è un manifesto, un collage di citazioni, una collezione di luoghi comuni. I cinque corpi di Dorin Eremia, Sergiu Diță, Dennis Ilie, George Pleșca, Anca Stoica si muovono nello spazio diretti da Sergiu Diță, per esplorare stereotipi di un genere e la sua messa in crisi.
Il 17 luglio si inizia con la danza di Home, spettacolo olandese diretto ed eseguito da Bai Li Wiegmans, un film e un assolo di danza per raccontare lo straordinario viaggio di una cinese adottata. La seconda giornata continua con lo spettacolo di circo Santa & Glitter, che unisce artisti di Svizzera, Germania, Messico e Argentina, di e con Ana Maria Alcocer e Caro Wuttke, Una diva della disco anni ‘80 e una queen santificata emergono da una pila di biancheria e invitano il pubblico nel loro bizzarro salotto e ci accompagneranno in uno show MTV da sogno, tra il glam e il trash. Infine dalla Serbia arriva Lonesome Balkan, liberamente ispirato a The Lonesome West di Martin McDonagh, spettacolo teatrale di umorismo nero, con Milan Bobić Luka Antonijević, Marija Stefanović, dove i fratelli Vladimir e Kosta combattono, all’infinito e per le cose più banali, fino a perdere fiducia in ciò che li circonda.
Il 18 luglio ecco lo spettacolo di circo belga-tedesco Renè, di e con Xenia Bannuscher e Dries Vanwalle, due artisti che si inseguono in scena, da un piccolo, elementare movimento della testa, fino alla meccanica complessa di un’acrobazia, per dimostrare la gioia della variazione in ciò che potrebbe sembrare uguale. A seguire una proposta italiana ci riporta al teatro con Twisted world, dal manifesto di Elliot Rodger, un progetto del duo artistico Ucci Ucci. In scena Gabriele Graham Gasco e Giovanni Conti ritornano al 2014 in California, dove Elliot Rodger, ventidue anni, uccide sei persone e ne ferisce quattordici. Lo spettacolo raccoglie gli eventi significativi della sua vita, dall’infanzia fino al giorno del massacro. Mittelyoung 2024 chiude con la musica rumena dei Marquis Noir, Patricia Marchiș al sassofono, Tim Thieme alle tastiere, Cristian Cioloca alla chitarra, David Vshayn al basso, Sebastian Arvai alla batteria, in un concerto che combina musica, circo e teatro, video mapping, coreografia e fashion design; energia e calma, armonia e disordine, passione e tecnicismo.
Accanto a questi due festival nazionali il calendario di Mittelfest si diffonde dal primo aprile al 31 dicembre con Mittelland, di cui si darà via via comunicazione.
Mittelfest, inoltre, è anche la sua terra e la sua città, Cividale del Friuli, patrimonio mondiale dell’Unesco: una rete di pubblico, artisti, ospiti, cittadini e un network di hotel, ristoranti e caffè, in una delle terre più rinomate d’Italia per la storia e i sapori. Un punto di riferimento enogastronomico internazionale attorniato dai paesaggi unici delle Valli del Natisone e del Torre terre perfette per un turismo slow.
Foto: Luca A. d’Agostino