Imprese /ricerca: presentato “Booster for life Science FVG – Trl Advancement”
L’iniziativa promossa dal Cluster Scienze della Vita con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per finanziare con 10.040.000 euro progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore delle Scienze della Vita che potranno ottenere singolarmente un contributo da 200.000 a 500.000 euro.
L’intervento ha lo scopo di sostenere progetti di ricerca finalizzati all’innalzamento del livello di maturità tecnologica (TRL) di prodotti e servizi in fase di sviluppo, supportando sia la validazione di idee sia lo sviluppo di tecnologie innovative, e di consentire l’avvicinamento delle soluzioni all’ingresso a mercato.
L’avviso è stato presentato questa mattina a Udine, Palazzo Antonini Belgrado, da: Franco Scolari, Direttore Generale del Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, Luciana Grimani, Titolare di posizione organizzativa ricerca, sviluppo e innovazione, Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e da Stefano De Monte, Cluster Manager Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia.
Un avviso riservato al settore Scienze della Vita – L’avviso BOOSTER FOR LIFE SCIENCE FVG – TRL ADVANCEMENT vuole essere uno stimolo diretto all’avanzamento tecnologico e alla competitività di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, che prevedano il raggiungimento di un livello di maturità tecnologica elevato, ovvero un TRL 6, 7 o 8. I progetti candidati devono essere afferenti alle traiettorie di sviluppo della S4, ovvero al settore delle Scienze della Vita: Soluzioni e sistemi biomedicali innovativi, come lo sviluppo integrato di dispositivi medici; Soluzioni e sistemi di active & assisted living per il supporto alla fragilità; Sistemi e soluzioni per il mantenimento della salute e il supporto alla cura, quali nutraceutici, integratori alimentari, alimenti funzionali, nutrizione medica e cosmetica funzionale; Soluzioni e sistemi per terapie innovative, come lo sviluppo integrato di farmaci e biofarmaci (biotech) per una medicina personalizzata e sostenibile.
Target – L’avviso è aperto a attori del campo imprenditoriale ed accademico: PMI e grandi imprese, startup innovative, spin-off, università, organismi di ricerca. Possono presentare domanda di contributo sia soggetti insediati in Friuli Venezia Giulia sia soggetti non insediati che si impegnano a costituire la sede o l’unità operativa sul territorio regionale prima dell’avvio del progetto.
Come presentare domanda – La domanda può essere presentata ed inoltrata esclusivamente per via telematica tramite la piattaforma al link: https://call4fvg.clusterscienzedellavitafvg.it/. La procedura valutativa si svolge a sportello e prevede una prima fase di valutazione amministrativa di ammissibilità e una seconda di valutazione tecnica da parte di un esperto individuato dalla Regione.
I tempi – É prevista l’apertura di uno sportello con cadenza trimestrale fino ad esaurimento delle risorse stanziate, a partire dal 1 luglio 2024, fino al 2 febbraio 2026.
Le risorse – Lo stanziamento complessivo dell’avviso è rilevante ed è pari a 10.040.000 euro con un finanziamento di intensità via via maggiore per i progetti in grado di dimostrare scalabilità e di raggiungere TRL più alti: 200.000 euro per i progetti che prevedono di arrivare a un TRL 6, 400.000 euro per quelli TRL 7 e 500.000 euro per quelli TRL 8.
Attestazione del TRL atteso dal progetto presentato – Ciascun richiedente deve allegare alla domanda una relazione asseverata che attesti e motivi il TRL di partenza del progetto sulla base delle attività realizzate con le ricerche pregresse ed il TRL da raggiungere sulla base delle attività progettuali previste. Tale documento deve essere emesso da un ente/soggetto qualificato in possesso della certificazione, accreditata secondo la norma italiana UNI 11814:2021, di Manager dell’innovazione o Specialista dell’innovazione, oppure da un incubatore certificato di start-up innovative iscritto alla sezione speciale del registro delle imprese ai sensi del decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 22 dicembre 2016.
Le spese ammissibili – L’avviso permette di indicare come ammissibili le spese relative alla realizzazione dei progetti e sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda e nell’arco di durata del progetto di: personale impiegato nel progetto sul territorio regionale; strumenti e attrezzature strettamente correlati alla realizzazione del progetto; prestazioni e servizi, servizi di consulenza qualificata; beni immateriali; realizzazione di prototipi; materiali di consumo; spese generali.
Il contesto – Il settore delle Scienze della Vita è un ambito interdisciplinare (comprendente le conoscenze e i metodi di campi specializzati come biologia, chimica, biochimica, ingegneria e medicina), cui afferiscono imprese, centri di ricerca, startup, enti pubblici e privati, che sta assumendo un ruolo fondamentale nella nostra società e che è sempre più strategico anche per il Friuli Venezia Giulia. Per questo motivo l’amministrazione regionale ha inteso potenziare il Cluster delle Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia, di cui il Polo Tecnologico Alto Adriatico “Andrea Galvani” è l’ente gestore, affidando ad esso il ruolo di organismo di coordinamento e la gestione delle iniziative previste dalla LR 22/2022. Tali misure prevedono infatti una serie di interventi finalizzati al supporto di startup innovative e al sostegno di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione attraverso finanziamenti a favore di imprese, università, organismi di ricerca e altri soggetti che operano nel sistema socio-sanitario regionale. Tra gli obiettivi attribuiti al Cluster SDV vi è inoltre la messa a sistema delle competenze e la valorizzazione della rete dei numerosi stakeholder pubblici e privati – istituzioni, università, centri di ricerca, imprese, startup, spin-off, investitori – con il preciso scopo di stimolare il comparto e giungere ad una sempre maggiore integrazione tra ricerca, innovazione e impresa, seguendo il modello di “ecosistema delle Scienze della Vita”.