Il Parlamento Europeo patrocina la 24 ore dell’Afds Udine
La seconda edizione dell’evento unico in Italia al via il 13 giugno
Flora: “È un riconoscimento di grandissimo prestigio per l’impegno dei nostri 50mila volontari e soprattutto dei giovani donatori protagonisti di questa maratona”
Anche il Parlamento Europeo ha concesso il suo alto patrocinio per la maratona di 24 ore di dono del sangue organizzata dall’Afds provinciale di Udine, che prenderà avvio il 13 giugno, in occasione della Giornata mondiale del donatore.
“Dopo quello della Regione, del Consiglio regionale e dell’Asufc – commenta il presidente Roberto Flora – è ora giunto anche l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, che ci riempie di orgoglio perché è un riconoscimento di grandissimo prestigio per l’impegno di tutti i nostri 50mila volontari e soprattutto dei giovani donatori protagonisti di questa maratona”.
L’obiettivo è quello di raggiungere, nell’arco appunto di 24 ore ininterrotte, le 250 donazioni. Dopo l’apertura delle iscrizioni, la disponibilità è stata davvero travolgente e in pochi giorni sono stati riempiti gli appuntamenti, comprese le riserve in caso un donatore non venga riconosciuto idoneo durante l’esame medico.
Alla prima edizione, nel giugno 2023, avevano partecipato 221 donatori, di cui 125 under 28 anni, giunti all’ospedale di Udine da tutte le 198 sezioni presenti dai monti al mare. Al termine delle 24 ore erano stati raccolti 116,4 litri di sangue. L’iniziativa, però, ha avuto anche una valenza scientifica, potendo valutare gli effetti della donazione anche al di fuori degli orari tradizionali, che rimangono legati al mattino. Dopo quella prima esperienza, infatti, il centro trasfusionale di Udine è stato attivato in diverse occasioni anche in orario pomeridiano, così da agevolare molti volontari che per motivi di lavoro hanno difficoltà ad accedere.
A esattamente due settimane dal fischio di inizio, quindi, in casa Afds e tra lo staff medico e infermieristico fervono gli ultimi preparativi con rinnovato entusiasmo grazie al sostegno morale giunto dalla più alta istituzione dell’Unione Europea, che nel marzo scorso aveva già ospitato una delegazione del direttivo provinciale, proprio per presentare il modello friulano di dono del sangue.